L'Aquila in minoranza in seno alla nascente Camera di Commercio del Gran Sasso, nella quale sono confluiti i vecchi enti camerali del capoluogo e di Teramo.
E meno male, verrebbe da dire, che da Teramo erano arrivate fortissime resistenze alla fusione, per il timore che L'Aquila potesse fagocitare l'Ente: al contrario, Teramo - oltre alla presidenza con Antonella Ballone e la sede operativa della Camera di Commercio, ha portato a casa anche 3 consiglieri su 5; a L'Aquila resta la sede di rappresentanza e la vice presidenza che, a meno di sorprese, andrà all'imprenditore Gianni Frattale.
Ieri pomeriggio è avvenuta l'elezione della nuova giunta: l'assemblea dei soci ha eletto con sei voti Daniele Erasmi, presidente della Confesercenti Abruzzo, che avrà la delega al commercio, il presidente di Confcommercio Teramo Giammarco Giovannelli, con sette voti, che avrà la delega al turismo, e l'altro teramano Roberto Battaglia, presidente della Cia L’Aquila-Teramo, con tre preferenze, cui è andata la delega all'agricoltura. Per L’Aquila sono entrati nell’esecutivo con tre preferenze Agostino Del Re, direttore Cna della provincia dell’Aquila, che avrà la delega all'artigianato e, come detto, Gianni Frattale, già presidente dell’Ance della provincia dell’Aquila, con cinque voti, che dovrebbe ricevere la carica di vice presidente oltre alla delega all'industria.
Su questa candidatura, in particolare, l'Ance non è stata in grado di individuare una soluzione unitaria, con Frattale che ha dovuto misurarsi con un altro ex presidente dei costruttori, Ettore Barrattelli, che ha ottenuto tre preferenze. Potrebbe trattarsi di un antipasto di ciò che potrebbe succedere nella prossima primavera, allorquando scadrà il mandato dell'attuale guida dell'Ance provinciale, Adolfo Cicchetti.
E' anche da queste 'partite' che si misura il peso di un territorio, della sua classe dirigente diffusa, la capacità di fare squadra: di nuovo, per L'Aquila è suonato un rumoroso campanello d'allarme. Altro che scippi.