“La Camera di Commercio Gran Sasso D’Italia svolge un ruolo di sintesi per migliorare le sinergie a favore del territorio e quella di oggi è stata una giornata di riflessione tra addetti ai lavori, in cui è stata scatta una fotografia della situazione Paese/Abruzzo. Oggi la Camera di Commercio rappresenta 155 Comuni tra le province di L’Aquila e Teramo e oltre 88mila imprese, e il nostro ruolo sarà quello di 'facilitatore' per porre sul tavolo regionale e nazionale le migliori soluzioni a favore del territorio”.
Con queste parole Antonella Ballone, presidente della Camera di Commercio Gran Sasso D’Italia, ha aperto il convegno “Abruzzo terra di eccellenze, strategie di rilancio di Turismo e Agroalimentare”, che si è svolto nella sala Ipogea del Consiglio Regionale. “Quella di oggi è stata una giornata pensatoio che ha visto la partecipazione dei massimi rappresentati istituzionali, una chiamata alle armi per definire le strategie per rilanciare Turismo e Agroalimentare, con uno sguardo positivo verso il futuro, perché viviamo un momento di ripresa che ci è favorevole”, ha continuato Antonella Ballone, “in questi due settori ci sono competitor molto forti, e per emergere l’Abruzzo deve fare rete attraverso una cabina di regia, perché è necessario procedere in modo sinergico e presentarsi sui mercati in maniera coesa”.
“Turismo e agroalimentare sono due settori importantissimi per la ripartenza di questo territorio”, ha detto Pierluigi Monceri Direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, gruppo bancario sostenitore dell’evento, “il Pnrr generà su entrambi una generosissima liquidità e Banca Intesa Sanpaolo si impegna ad aggiungere a questi fondi la finanza di sostegno, perché questa opportunità possa consentire di generare effettivamente un volano determinante e favorire una fase di ripartenza importante e duratura. I presupposti per una partenza e un rilancio dell’economia ci sono e si vedono già dei numeri”, ha proseguito Monceri, “nel primo semestre di quest’anno l’Abruzzo ha segnato una crescita del 14% sulle esportazioni rispetto al primo semestre del 2019, quindi un segnale importante. Ci sono due distretti rilevanti, la pasta di Fara e il Montepulciano D’Abruzzo, due tipicità importanti che stanno crescendo in maniera significativa e stanno portando valore. Inoltre l’Abruzzo può contare su 32 prodotti tra Dop e IGP, di cui 19 nel beverage, un patrimonio da spendere e valorizzare al meglio”.
Per Giovanni Legnini, commissario di governo per la ricostruzione, il lavoro di riedificazione dei territori del cratere deve rispondere a tre criteri: sicurezza, sostenibilità e connessione. “La nostra sfida è quella di rendere più attrattivi questi territori anche sotto il profilo turistico, per questo dobbiamo offrire luoghi sicuri con strutture antisismiche, un territorio connesso digitalmente e buoni collegamenti infrastrutturali”, ha continuato Legnini. “Gli strumenti finanziari e la governance sono la via per rendere concreta la strategia di rilancio dell’economia. Non possiamo rischiare di perdere questa importante occasione che ci viene offerta dal Pnrr e dal fondo complementare”.
“Oggi il turista è più esigente e vuole sempre di più novità. La concorrenza è sempre più accesa e questo implica l’opportunità di azioni sistemiche sia a livello nazionale che a livello territoriale per rafforzare ulteriormente il turismo enogastronomico”, ha aggiuntp Roberta Garibaldi, autrice del rapporto annuale sul turismo enogastronomico italiano. “Il nostro paese ha un’offerta molto variegata e ricca da tutti i punti di vista, la filiera agro-alimentare rappresenta un’eccellenza, connotandosi sempre di più per approcci che cercano di minimizzare gli impatti ambientali e, al contempo, massimizzare i benefici per i dipendenti, la comunità e il territorio”, ha continuato Roberta Garibaldi. “Il settore è oggi il più sostenibile in Europa in termini di emissioni nocive, ed ha aumentato l’utilizzo e la produzione di energie rinnovabili. Ha, inoltre, il primato comunitario di giovani e donne in agricoltura (dati Fondazione Symbola)”. Secondo Roberta Garibaldi questo è un ottimo punto di partenza, ma non è sufficiente. “È opportuno che anche tutte le componenti dell’esperienza turistica diventino sostenibili, dalla degustazione al trasporto, passando per la comunicazione. E tutto questo va adeguatamente comunicato al turista prima e durante l’esperienza”.