Aggiornamento 14:30 Sono arrivati, nella sala del Consiglio provinciale, Antonio Del Corvo e Massimo Cialente. Il documento di convenzione firmato. L'accardo prevede il ritorno al lavoro di 98 cassaintegrati di Abruzzo Engineering: 50 di loro al Comune dell'Aquila e 48 al Genio Civile. "Il sindaco e Paolo Aielli hanno recepito piccole modifiche che hanno reso possibile l'accordo", ha detto Del Corvo. "E' solo un primo passo, l'impegno proseguirà per assicurare la tutela dei lavoratori anche in futuro. Il vero problema del cratere è la paralisi del Genio civile. Speriamo che i lavoratori di Abruzzo Engineering possano aiutarci. E, a dicembre, l'auspicio è di non arrivare alla firma all'ultimo minuto".
"Ringrazio Paolo Aielli e Antonio Del Corvo. Ringrazio anche il sindacato", la prime parole del sindaco Cialente. "La verità è che abbiamo sottoscritto un atto che ci fa assumere una grossa responsabilità. La firma richiederà, per metterci al sicuro, anche un atto del governo. Noi abbiamo fatto una scelta necessaria:l'imperativo è la ricostruzione della città. Siamo in una fase emergenziale drammatica, le pratiche hanno invaso il Genio civile che non riesce a smaltirle. Ora c'è bisogno di una grande responsabilità dei lavoratori, da cui dipende il destino della ricostruzione. E' chiaro che abbiamo la copertura del Cipe per un anno. Poi, dovremo ragionare sul futuro di Abruzzo Engineering, che potrebbe giocare un ruolo decisivo nel progetto di Smart City. Le parole d'ordine devono essere occupazione e ricostruzione".
Aggiornamento 14:15 Sembra che Cialente, Del Corvo e Aielli abbiano trovato un accordo quadro per risolvere la questione dei lavoratori di Abruzzo Engineering. I lavoratori sono in attesa di risposte nella sala del Consiglio provinciale. Torneranno a lavoro il 6 maggio.
Aggiornamento delle 13:30 Si è conclusa la riunione dei lavoratori di Abruzzo Engineering con Antonio Del Corvo alla presenza dei capogruppo in consiglio provinciale. Il presidente della Provincia ha giustificato i motivi per cui non ha ancora firmato la convenzione stipulato il 7 marzo da Paolo Aielli, titolare dell'Ufficio speciale della ricostruzione, che avrebbe permesso a 98 lavoratori dei 187 in cassa integrazione in deroga di tornare al lavoro con i soldi stanziati dalla delibera Cipe del 21 dicembre 2012. Parliamo dei 5,4 milioni di euro stanziati per le attività del Comune dell'Aquila e degli uffici del Genio civile della Provincia. Nella stesura della delibera, i titolari degli uffici speciali avevano espressamente indicato i lavoratori di Abruzzo Engineering per svolgere i lavori del Genio Civile. Il nome della società consortile a partecipazione pubblica, poi, nella stesura definitiva della delibera, è scomparso. Volontà di Gianni Chiodi, dicono alcuni lavoratori.
"Della delibera del 21 dicembre - ha detto Del Corvo - la Provincia è stata totalmente esclusa. Ancora ad oggi non riceviamo la delibera che, in verità, non è stata neanche pubblicata sul sito del Cipe. E voi sapete che la mancata pubblicità rende l'atto nullo".
"Il problema della mancata firma - ha sottolineato il presidente della Provincia - non è affatto dovuto ad un cavillo burocratico. Il nostro ufficio tecnico non ha dato parere positivo alla convenzione. Dunque, una mia firma non servirebbe assolutamente a nulla. L'atto non sarebbe comunque valido".
Una soluzione ci sarebbe, ha concluso Del Corvo: "potremmo dividere la convenzione. Visto che l'80% dei lavoratori dovrebbe finire al Comune, e solo il 20% ai nostri uffici del Genio civile, e visto che il Comune dell'Aquila spinge per la firma, potrebbero firmare una convenzione con Aielli per i loro lavoratori. Non intendiamo certo impedirlo. Per quel che ci riguarda, abbiamo un progetto a tre anni che speriamo lunedi avrà il parere positivo degli uffici tecnici. Allora, potremmo firmare anche noi una convenzione per il 20% dei lavoratori".
Una soluzione che ha scatenato la rabbia dei lavoratori. Non sfugge, infatti, che ci sia una precisa volontà politica dietro le parole di Antonio Del Corvo. Che vuole sfidare Massimo Cialente e Paolo Aielli. Finge di dimenticare, il presidente, che la Provincia a differenza del Comune detiene il 10% delle quote societarie di Abruzzo Engineering. Finge di dimenticare che non si può certo dividere in due lo stanziamento del Cipe. Sarebbe quanto mai complicato. E fugge, così, dalle responsabilità dell'ente che presiede. La società è in liquidazione da quattro anni, da allora i soci non si sono mai incontrati per trovare una soluzione. Inoltre, la provincia non ha partecipato agli ultimi tre consigli dei soci. Incomprensibile, in una situazione tanto complicata. E poi davvero l'ente provinciale non ha ancora preso visione della delibera Cipe?
In questi minuti, il presidente Del Corvo è in riunione con Paolo Aielli e Massimo Cialene nella sede di via Monte Cagno. Scelta che ha fatto infuriare i lavoratori presidente e la rappresentanza sindacale: Rita Innocenzi della Cgil, che sta seguendo la vicenda, ha intimato al presidente di tornare in consiglio per rendere noti gli esiti dell'incontro. Nel frattempo, i lavoratori hanno occupato simbolicamente il Consiglio. Restano in attesa.
Aggiornamento del 1 maggio, festa dei lavoratori Erano un centinaio. Un sit-in simbolico alle porte del Genio civile della provincia dell’Aquila, in mattinata, e poi nel pomeriggio l’occupazione del Consiglio provinciale. I lavoratori di Abruzzo Engineering hanno voluto lanciare così il loro grido di allarme, a qualche ora dalla festa dei lavoratori. E un risultato lo hanno ottenuto: stamane, alle 11:00, si terrà un incontro con i capogruppo in Provincia, alla presenza del presidente Antonio Del Corvo. Il destino di 187 lavoratori dipende da una sua firma.
I dipendenti di Abruzzo Engineering, società partecipata per il 60% dalla Regione, per il 10% dalla Provincia dell’Aquila e per il 30% dalla Selex Service Management, sono in cassa integrazione in deroga dal 21 dicembre 2012. Questo perché era prevista la ripresa almeno temporanea dell’attività lavorativa, grazie ai fondi della delibera Cipe numero 135 del dicembre 2012, a supporto al Comune dell’Aquila e al Genio civile. Supporto alla ricostruzione. E’ evidente che se non dovessero tornare al lavoro, i lavoratori perderebbero il diritto alla cassa integrazione con la logica conseguenza dell’avvio di una procedura di licenziamento collettivo.
Inspiegabile, se è vero che stiamo parlando di professionisti già formati e che hanno svolto attività nell’ambito della ricostruzione. Con il Genio civile paralizzato, invaso da migliaia di pratiche inevase, con gli uffici speciali bloccati in attesa dell’arrivo dei vincitori del concorsone, con la nomina di consulenti e super esperti che dovrebbero aiutare a superare l’impasse, perché non fare affidamento su questi lavoratori? Perché permettere il licenziamento di 187 persone?
Se lo è chiesto la Cgil, che ha avviato un tavolo per l’immediata attivazione di un percorso teso a ripristinare, almeno temporaneamente, il supporto di Abruzzo Engineering al Comune e al Genio civile. Il 7 marzo scorso, è stato dato mandato a Paolo Aielli, titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, di predisporre gli atti e le procedure utili alla soluzione del problema. Dopo settimane di discussioni e incontri, si è finalmente giunti all’accordo per assicurare a 98 lavoratori, da maggio a dicembre 2013, di tornare al lavoro, pagati con le risorse del Cipe.
Tutto risolto, insomma. Così sembrava. Invece, il presidente della provincia Antonio Del Corvo non ha ancora firmato la convenzione. Cavilli burocratici, sembrerebbe. Di qui, la protesta dei lavoratori che rischiano la procedura di licenziamento immediato con la perdita, tra l’altro, della cassa integrazione in deroga e, per di più, retroattivamente dal 1 gennaio.
Staremo a vedere cosa succederà nell'incontro di oggi. Sarà interessante capire cosa nasconde la mancata firma di Del Corvo. Sono davvero solo problemi di natura burocratica ad impedire la convenzione? O forse ci sono ragioni politiche? Non si può non tener conto del fatto che i quattro presidenti della province abruzzesi, il 24 aprile scorso, hanno richiesto un incontro all’assessore regionale Giuliante per riconsegnargli le deleghe dei Geni civili provinciali.
Vogliamo presentarvi alcuni dei lavoratori di Abruzzo Engineering per ricordare la drammatica crisi che vive il nostro territorio. Senza occupazione, non si può immaginare alcuna ricostruzione.
Le foto sono di Daniela Bacchetta.
Dino Rosone, geometra. Ha prestato lavoro, dopo il terremoto, presso il Genio civile provinciale per 6 mesi. Successivamente è stato assegnato all'Ufficio della ricostruzione, settore opere pubbliche del Comune, fino a dicembre 2012.
Livio Beomonte Zobel, geometra. Ha lavorato sei mesi per la Commissione tecnica per la verifica dei documenti per l'assegnazione del Progetto C.A.S.E. Successivamente all'Ufficio della ricostruzione del Comune, al controllo e verifica dei cantieri.
Paolo Baglione, geometra. Dopo il terremoto, ha lavorato per il ministero dei Beni culturali al censimento e alla georeferenziazione degli edifici vincolati. Successivamente, è stato assegnato all'Ufficio della ricostruzione per i sopralluoghi nei cantieri. Infine, all'Ufficio opere pubbliche e ricostruzione.
Anna Cerquone, architetto. Ha lavorato per il Comune, nel settore emergenza sisma e ricostruzione, occupandosi del Data base delle domande di richiesta dei contributi. Successivamente, è stata impiegata per le verifiche e i controlli dei cantieri.
Ettore Fischione e Pierluigi Paolelli: gli unici operai che si occupavano della manutenzione degli alloggi del Progetto C.A.S.E. e dei M.A.P.
Augusto Silvestri, architetto. Ha lavorato nel settore emergenza sisma e ricostruzione del Comune dell'Aquila, occupandosi delle istruttorie di conformità urbanistica delle pratiche di riparazione e ricostruzione degli edifici danneggiati.