I lavoratori della AFM - municipalizzata del Comune dell'Aquila - comparto farmacie, si sono riuniti in assemblea per discutere della situazione aziendale con particolare riferimento alla "incapacità gestionale dell'amministratore unico Giorgio Masciocchi". A renderlo noto, con una nota, il sindacato Ugl.
"Nonostante lo svolgimento - si legge nel comunicato - di numerosi incontri con i rappresentanti dei lavoratori, ad oggi la maggior parte degli accordi non sono stati rispettati. La sensazione che si percepisce è che gli incontri con i Sindacati siano solo di facciata ma che in realtà le decisioni vengano prese altrove".
L'Ugl denuncia in particolare la gestione fallimentare della farmacia 24 ore (Pettino): "Voluta fortemente dal Sindaco, ha evidenziato criticità economiche tanto da portare lo stesso Sindaco a rivedere la stessa con orario sino alle 22,00". Inoltre lo stato di agitazione è stato annunciato anche per la chiusura per sei mesi del deposito farmaci interno, "con grave danno economico per l’azienda".
"Spropositato - continua il sindacato - uso dello straordinario voluto dall’azienda, nonostante i sindacati insistano per la stabilizzazione di personale a tempo determinato vista la carenza di organico. Locali inagibili della sede della Afm spa e della farmacia di Santanza ancora ospitata in una baracca a distanza di sei anni dal sisma".
"Alla luce di quanto esposto, l’assemblea dei lavoratori ha dato mandato alla Segreteria Provinciale della UGL ed alle RSU della Cisl, Ugl e Cgil di indire immediato stato di agitazione ai sensi e per gli effetti della Legge 146 del 1990 che comporta la convocazione del Prefetto per esperire un tentativo di conciliazione".
"In caso di esito negativo - si conclude - i lavoratori sono pronti allo sciopero".