Sabato, 28 Febbraio 2015 00:10

Bilancio, salta la discussione in Giunta in attesa di risposte dal governo

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Discussione rimandata.

La Giunta comunale avrebbe dovuto dibattere ieri la bozza di bilancio istruita dall'assessore Lelio De Santis. Invece, si è preferito rinviare a settimana prossima. E' De Santis a confermarlo a NewsTown. "Bisogna fare le cose per bene", ha spiegato. "L'argomento è all'attenzione della Giunta da tempo: per approvare formalmente il bilancio, però, c'è bisogno di tutti gli atti propedeutici che alcuni settori - pur sollecitati - non hanno ancora presentato, in particolare il settore della ricostruzione privata e della ricostruzione pubblica. Come noto, il bilancio è un collage che dipende dagli atti prodotti da tutti i settori".

Non si tratta soltanto di questo, evidentemente. L'Assessore al bilancio attende di capire se il Governo riuscirà a garantire almeno una parte dei fondi tagliati al Comune dell'Aquila: risorse necessarie alla copertura delle spese che l'ente continua a sostenere per i maggiori oneri legati al post terremoto. L'esecutivo guidato da Matteo Renzi ha deciso di decurtare di 7.5milioni il fondo straordinario garantito l'anno passato. Non solo. Potrebbe aprirsi un buco di quasi 3milioni se non verrà risolta la questione del pagamento della Tasi al 50% per il 2014 sulle abitazioni rese inagibili dal sisma. Contando anche il taglio del fondo di solidarietà, l'ammanco oscilla tra i 12 e i 13milioni di euro, ad essere ottimisti. Senza considerare che il Governo ha chiuso i rubinetti anche per la manutenzione straordinaria del progetto Case.

"So che ci saranno degli incontri, in questi giorni, per discutere dei tagli imposti al Comune dell'Aquila", sottolinea De Santis. "La sottosegretaria De Micheli ha promesso di occuparsi della vicenda. Bisognerà sposare però la volontà politica con le esigenze della Ragioneria di Stato. Un conto è l'intenzione, un altro è calarla dentro i provvedimenti che si discutono in Parlamento".

Le misure attese dal Comune dell'Aquila non sono state introdotte nel Milleproroghe, "sapevamo che non sarebbe stato possibile" ha spiegato l'assessore. Si spera vengano inserite in altri provvedimenti di prossima discussione, "ma non sappiamo ancora in quali e quando".

La richiesta al Governo è di reperire 6 o 7milioni di euro, per coprire almeno in parte il buco di bilancio. "Stiamo lavorando, però, ad una bozza di bilancio che prescinde dalle decisioni che verranno assunte a Roma", riconosce De Santis. "L'approvazione non può dipendere solo e soltanto da eventuali provvedimenti dell'esecutivo. Dobbiamo garantire la vita amministrativa, in un modo o nell'altro".

Inutile nasconderlo, la situazione è difficilissima. Anche l'esecutivo riuscisse a reperire le risorse richieste, si prefigurerebbe un 'bilancio' indigesto per gli aquilani. Senza l'intervento del Governo, sarebbero davvero 'lacrime e sangue'. "La situazione è delicata e non per nostri limiti gestionali. In due anni, abbiamo ridotto le spese al minimo, financo quelle di rappresentanza. Il problema vero è che nel giro di poche settimane, ad un bilancio ridotto all'osso, sono venute meno risorse certe. Troveremo il modo per approntare comunque il bilancio, riducendo le attività quasi a zero con il rischio, però, che si riducano servizi essenziali".

Non solo. Sarà necessario ritoccare al rialzo le tariffe: Tari, Tasi ed Imu. D'altra parte, i freddi numeri disegnano scenari foschi: il Comune dell'Aquila ha bisogno di 28milioni di euro l'anno per coprire le necessità straordinarie di spesa dovute al terremoto. Nel 2012, il Governo ha garantito un contributo straordinario pari a 30 milioni, sceso l'anno dopo a 26 milioni, e a 24.5 l'anno passato. Quest'anno, il Parlamento ha assegnato solo 17 milioni, 7.5 milioni in meno del 2014, 10.5 milioni in meno rispetto alle esigenze certificate.

"Se non verranno assicurate ulteriori risorse, non potendo chiudere bottega, è chiaro che le tariffe andranno riviste", ha ribadito De Santis. "Diventa un obbligo, pur nel rispetto del principio di equità".

Nessun rischio default, però. Almeno per ora, assicura l'Assessore. "L'intenzione è di arrivare all'approvazione del bilancio nel più breve tempo possibile, compatibilmente con le risposte che attendiamo dal Governo e con l'istruzione di tutta la documentazione necessaria che abbiamo chiesto agli uffici. Tenendo conto, inoltre, delle esigenze che pone il nuovo sistema contabile: da quest'anno, infatti, oltre al 'normale' bilancio, dovremo presentare anche un bilancio ricognitivo. Un iter complesso, anche da questo punto di vista".

Insomma, i tempi sono destinati ad allungarsi. E difficilmente si riuscirà ad approvare il bilancio in Consiglio comunale entro il 31 marzo, come auspicato dal sindaco Massimo Cialente.

 

Ultima modifica il Sabato, 28 Febbraio 2015 18:50

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