Giovedì, 06 Agosto 2015 12:29

L'Aquila: licenziamento per 60 lavoratori del call center Globe Network

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Il giorno 22 luglio, Globe Network - call center aquilano che occupa 237 lavoratori - ha aperto la procedura di licenziamento per 60 dipendenti.

"In un territorio già duramente provato dalla crisi generale in corso, e da altre specifiche vertenze nel Settore, che stanno cancellando centinaia di posti di lavoro", denuncia la Slc Cgil. "Il 05 Agosto scorso, nella sede della Provincia de L'Aquila, alla presenza di Confindustria, è stato firmato, dalla sola Organizzazione Sindacale Uilcom-Uil, un Accordo che consentirà all'Azienda di procedere ai licenziamenti annunciati. La Slc Cgil, la Fistel Cisl e la Ugl Telecomunicazioni, hanno chiesto che nella discussione fosse coinvolto il committente di Globe Network, il gruppo H3G, per comprendere l'effettiva portata dei problemi occupazionali dichiarati, oltre che per costruire reali possibilità di permanenza sul territorio dell'Azienda, a fronte di seri impegni sul fronte industriale e occupazionale".

Nulla di tutto questo è stato realmente discusso. Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Ugl Telecomunicazioni, inoltre, hanno posto all'Azienda, ma anche a Confindustria e alla Provincia, una serissima questione di coerenza. "Ad oggi, in Azienda, i lavoratori, pur avendolo maturato contrattualmente, non hanno potuto fruire di un monte ore di ferie e 'riduzione orario di lavoro' residuo pari a 35243.735 ore, che, se abbattuto, consentendone la fruizione a lavoratrici e lavoratori, avrebbe potuto contribuire a diminuire il numero degli esuberi, e affrontare in maniera meno traumatica la situazione. Peraltro, vi è anche un obbligo di Legge, ad usufruire di ferie e permessi, prima dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali. Questa richiesta non è stata presa minimamente in considerazione né dall'azienda, nè tanto meno da Confindustria o dalla Uilcom e dalle sue RSU. Lascia perplessi che, a soli 12 giorni dall'apertura della procedura, si firmi, il 5 agosto, un accordo che prevede l'utilizzo dei contratti di solidarietà solo dal 1 Ottobre 2015".

L'accordo sottoscritto da una sola organizzazione sindacale presenta anche vizi sostanziali e di forma, "poiché, prima della convocazione presso la sede della Provincia dell'Aquila, avrebbe dovuto esservi una discussione in sede sindacale, che, ove non avesse condotto ad un Accordo, avrebbe potuto proseguire, appunto nella sede della Provincia. Pertanto, essendo mancata totalmente, la fase di discussione sindacale, che la Legge prevede possa durare fino a 45 giorni, chiediamo alla Provincia di ritirare la propria firma dall'Accordo. La Provincia, dovrebbe esercitare un ruolo di mediazione positiva tra le parti, e non il ruolo di mero spettatore di una vicenda".

La nota della Uilcom-Uil

Il 22 luglio Globe Network, call center aquilano che occupa 237 lavoratori e che opera in outsourcing per l'unico committente H3G (Operatore telefonico "3") , ha aperto la procedura di licenziamento per 60 persone.

Secondo la procedura aperta dall'azienda ciò è dovuto alla crisi economica congiunturale, riduzione delle attività (visto che H3G ha reinternalizzato unilateralmente alcune lavorazioni che cubavano un importante introito) e forme di concorrenza distorta da parte dei competitors che non utilizzano i contratti di lavoro subordinati.

Il 5 agosto scorso nella sede della Provincia dell'Aquila, alla presenza di Confindustria, è stato firmato, dall' organizzazione sindacale Uilcom-Uil insieme a tutte le Rsu elette dai lavoratori e presenti in azienda, un accordo che non consentirà all'azienda di procedere ai licenziamenti annunciati, ufficialmente ribadito anche all'amministratore delegato di Globe Ntw.

Ad annuniare la notizia è il segretario generale della Uilcom-Uil L'Aquila, Piero Francazio.

"Grazie a Uilcom-Uil e, soprattutto, al grande lavoro svolto da tutte le Rsu presenti in azienda e che lavorano nell'azienda - siega il sindacalista in una nota - è stato impedito che 60 lavoratori del call center aquilano venissero mandati a casa secondo i criteri della legge 223/91, un accordo che prevede l'applicazione del contratto di solidarietà di tipo B per due anni a partire dal primo ottobre prossimo nel quale le Rsu hanno ottenuto che al lavoratore venga destinata l'integrazione spettante all'azienda e garantita la maturazione completa del Tfr e di tutti gli istituti di legge, oltre ad anticipare le integrazioni salariali".

"Ricordiamo anche - osserva Francazio - che nell'assemblea fatta insieme a Slc-Cgil e altre organizzazioni sindacali, il 29 luglio scorso era stato comunicato e condiviso, con tutti i lavoratori, il percorso da dover intraprendere per far fronte alla dichiarazione degli esuberi, ma in sede provinciale dopo ampia discussione sindacale, Slc-Cgil insieme agli altri sindacati, si è defilata dalla trattativa preferendo cavalcare i 'se', 'ma' e i 'forse ministeriali' che avrebbero portato non solo ai 60 licenziamenti ma a conseguenze ben più gravi anche in vista della riforma sugli ammortizzatori sociali".

"Alla Slc-Cgil, che non ha rappresentatività nell'azienda - afferma il segretario Uilcom-Uil - chiediamo di evitare false dichiarazioni delle quali però dovrà prendersene le responsabilità anche davanti ai lavoratori. Ci dispiace se Scl-Cgil adesso dimostra di pagare lo scotto di non aver firmato, ma per noi gli accordi, per natura, sono fatti per salvaguardare i posti di lavoro. Ringraziamo la Provincia - conclude Piero Francazio - per aver esercitato una mediazione positiva tra le parti".

Ultima modifica il Venerdì, 07 Agosto 2015 12:46

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