"Queste sono le linee lungo le quali passerà lo sviluppo e la crescita del nostro territorio e la possibilità per i giovani, gli studenti, la imprese, i comuni, le Università, di veder realizzati i propri progetti di vita".
Con queste parole, il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha aperto questa mattina nella Sala Flaiano dell'Aurum di Pescara, l'evento-presentazione del POR-FESR Abruzzo 2014-2020.
L'Europa ha messo a disposizione dell'Abruzzo, per i prossimi 6 anni, la somma di 231 milioni di euro, approvando il progetto della programmazione presentata dalla Regione Abruzzo. "E' necessario superare le incertezze che hanno caratterizzato il precedente periodo di programmazione &ndash ha aggiunto D'Alfonso - evitando di cadere nell'errore della finanza da rubinetto, che non produce ricchezza diffusa e crescita: questo è il salto di qualità che noi vorremmo augurare all'Abruzzo".
Citando San Giovanni da Capestrano, D'Alfonso si è detto convinto che l'Europa migliore è quella che si costruisce con le regole, la cultura, la motivazione. "Dobbiamo prendere esempio dalla forza dagli insegnamenti di questo grande Santo che ha pagato con la sua vita e dare luogo ad uno scatto di energia di vitalità di tutti gli elementi vitali, le imprese, i giovani, i liberi professionisti, le realtà associative, le Università. Dobbiamo fare in modo che non ci sia la polverizzazione degli investimenti, ma concentrare tutti i nostri sforzi su progetti di qualità che producano ricchezza e crescita diffusa".
Insomma, quella che propone D'Alfonso è una inversione di tendenza rispetto al passato, anche in considerazione del fatto che i bilanci regionali non consentono di agire con la stessa discrezionalità dei finanziamenti del passato: "Accanto alle risorse del POR FERS l'Abruzzo, sommando tutte le possibilità di risorse che ci riguardano derivanti da finanza comunitaria e nazionale dispone, per i prossimi 6 anni, di un miliardo e 724 milioni di euro. Questa è l'Europa migliore che ci interessa: quella che ci insegna la cultura della priorità e della programmazione, capace di caratterizzare attraverso il POR FERS, la nostra vita dei prossimi 6 anni".