Pioggia di fuoco su Gaza.
L'offensiva di terra di cui si parlava da giorni è iniziata. Da ieri sera, migliaia di uomini delle forze armate israeliane sono impegnati in un massiccio attacco a Gaza. Un'escalation dell'operazione "Protective Edge" che ha fatto in poche ore almeno 11 morti, tra i quali un neonato di cinque mesi. E ha fatto registrare la prima vittima tra i militari israeliani. Secondo il portavoce dei servizi di emergenza palestinesi, Ashraf al-Qudra, in 11 giorni nella Striscia sono state uccise 252 persone, in stragrande maggioranza civili. Quasi 2.000 i feriti.
"Stiamo continuando ora con l'operazione di terra a colpire la rete delle infrastrutture di Hamas (la rete di tunnel tra le frontiere e i nascondigli) in molte zone", ha spiegato il tenente colonnello Peter Lerner, portavoce dell'esercito israeliano. "Stiamo utilizzando fanteria, corpi corazzati, del genio, artiglieria e intelligence insieme al sostegno dell'Aeronautica e della Marina", ha aggiunto. Il senso dell'operazione è stato riassunto dalle forze armate israeliane in un tweet: "Sappiamo che i terroristi sono sotto terra e lì li incontreremo".