Giovedì, 09 Ottobre 2014 10:30

Giovedì 9 ottobre

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Una foto aerea, scattata poco dopo il disastro, che mostra l'entità della frana e l'effetto sul bacino artificiale. Stiamo parlando del cosiddetto "disastro del Vajont", avvenuto il 9 ottobre 1963 nel bacino idroelettrico nella valle alpina del Vajont, tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. La caduta di una frana, quella sera, causò un'onda alta 200 metri, artefice di una delle maggiori tragedie italiane del dopoguerra: interi borghi invasi dall'acqua e 1917 vittime. La sciagura del Vajont, disse qualcuno, era già stata scritta.

Ci fu infatti un processo controverso e ricco di sorprese, negli anni a seguire, che ebbe come sede anche il Tribunale dell'Aquila. Lo scorso anno, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'evento, ve lo abbiamo raccontato attraverso gli occhi e le parole del giornalista aquilano Walter Capezzali, che seguì le udienze per il quotidiano Il Mattino [qui l'articolo]. Un processo storico, in cui quarant’anni prima della Sentenza della Grandi Rischi dell’Aquila, venne affrontato il problema della prevedibilità o meno di eventi catastrofici e dell’imputabilità di scienziati e tecnici. (m. fo.)

Una foto aerea, scattata poco dopo il disastro, che mostra l'entità della frana e l'effetto sul bacino artificiale. Stiamo parlando del cosiddetto "disastro del Vajont", avvenuto il 9 ottobre 1963 nel bacino idroelettrico nella valle alpina del Vajont, tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. La caduta di una frana, quella sera, causò un'onda alta 200 metri, artefice di una delle maggiori tragedie italiane del dopoguerra: interi borghi invasi dall'acqua e 1917 vittime. La sciagura del Vajont, disse qualcuno, era già stata scritta.

Ci fu infatti un processo controverso e ricco di sorprese, negli anni a seguire, che ebbe come sede anche il Tribunale dell'Aquila. Lo scorso anno, in occasione del cinquantesimo anniversario dell'evento, ve lo abbiamo raccontato attraverso gli occhi e le parole del giornalista aquilano Walter Capezzali, che seguì le udienze per il quotidiano Il Mattino [qui l'articolo]. Un processo storico, in cui quarant’anni prima della Sentenza della Grandi Rischi dell’Aquila, venne affrontato il problema della prevedibilità o meno di eventi catastrofici e dell’imputabilità di scienziati e tecnici. (m. fo.)

Ultima modifica il Giovedì, 09 Ottobre 2014 10:49
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