Venerdì, 10 Ottobre 2014 17:49

Venerdì 10 ottobre

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E' iniziato stamane il processo d'appello ai 7 scienziati componenti la Commissione Grandi rischi che, riunita a L'Aquila il 31 marzo 2009, fornì 'false rassicurazioni' ai cittadini sullo sciame sismico in atto, poi seguito dalla terribile scossa del 6 aprile. Per questo, i membri della commissione sono stati condannati in primo grado a 6 anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni. Agli imputati si contesta la morte di 29 persone e il ferimento di altre quattro. Si tratta di personaggi molto noti nel mondo scientifico italiano: Franco Barberi, all’epoca presidente vicario della Commissione grandi rischi, Bernardo De Bernardinis, già vicecapo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del Progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova e Mauro Dolce, direttore ufficio rischio sismico di Protezione civile.

Nella foto, i parenti e i familiari delle vittime all'ingresso della Corte d'Appello. 

E' iniziato stamane il processo d'appello ai 7 scienziati componenti la Commissione Grandi rischi che, riunita a L'Aquila il 31 marzo 2009, fornì 'false rassicurazioni' ai cittadini sullo sciame sismico in atto, poi seguito dalla terribile scossa del 6 aprile. Per questo, i membri della commissione sono stati condannati in primo grado a 6 anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni. Agli imputati si contesta la morte di 29 persone e il ferimento di altre quattro. Si tratta di personaggi molto noti nel mondo scientifico italiano: Franco Barberi, all’epoca presidente vicario della Commissione grandi rischi, Bernardo De Bernardinis, già vicecapo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del Progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova e Mauro Dolce, direttore ufficio rischio sismico di Protezione civile.

Nella foto, i parenti e i familiari delle vittime all'ingresso della Corte d'Appello. 

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