E' uno degli artisti più apprezzati nel panorama musicale barocco.
Enrico Onofri, Maestro violinista ravennate, stimato direttore d'orchestra, si è esibito a L'Aquila, all'Auditorium del Parco, nell'ambito della ventesima edizione de 'I Concerti di Euterpe', rassegna di musica antica ideata e promossa dall’Associazione Musicale Le Cantrici di Euterpe, quest’anno realizzata in collaborazione con la Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”.
"Per me, non è la prima volta all'Aquila", ha raccontato il Maestro ai microfoni di NewsTown. "Ho suonato qui un paio di volte, l'ultima volta parecchi anni fa in realtà, e sempre per la Società Barattelli, con il mio gruppo precedente, 'Il Giardino Armonico'".
La Rassegna è stata dedicata, quest'anno, alla musica barocca eseguita con strumenti filologicamente ricostruiti ed esecuzioni storicamente informate. "Mio padre è pittore, mia madre antiquaria - ha spiegato Onofri, parlando della sua passione per questo panorama musicale - e quindi sono nato in un ambiente artistico che mi ha agevolato. In realtà, da piccolo non volevo fare il musicista: poi, abbastanza tardi in realtà, ho trovato in soffitta un violino che mio papà aveva comprato anni prima, per utilizzarlo come modello per le nature morte. Ho iniziato a studiarlo e, tra le prime cose che ho ascoltato, c'erano dei vinili che mio padre ascoltava mentre dipingeva: le Quattro stagioni di Vivaldi e un disco di organo di Helmut Walcha, bellissimo, che ancora ricordo. Insomma, l'imprinting con la musica barocca è stato immediato. Di lì a poco, mi sono interessato al repertorio, ho cominciato a suonare il flauto dolce, primo approccio con la musica antica, e già a 16 anni ho iniziato a suonare il violino barocco. A quel punto, la porta si è aperta da sola".