Lunedì, 16 Gennaio 2017 22:02

Elezioni, Albano su vertice segreto Pd: "Non è stata presa alcuna decisione"

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"Non è stata presa alcuna decisione".

Parola di Stefano Albano, segretario cittadino del Partito Democratico, che risponde così alle polemiche scatenate dalla notizia di una riunione 'segreta' tra i vertici democrat, tenuta venerdì scorso, che avrebbe dato il via libera alla candidatura a sindaco di Pierpaolo Pietrucci. "Capisco che i giornalisti siano interessati al balletto sui nomi piuttosto che alla discussione, seria, che stiamo portando avanti da mesi, in seno al partito e alla maggioranza; capisco, altresì, che rimbalzino sui quotidiani ricostruzioni più o meno fantasiose. Tuttavia, la verità è che non è stata assunta alcuna decisione: per quel che attiene al Partito Democratico, condivideremo le scelte in seno agli organismi, che sto convocando periodicamente; tra una riunione e l'altra, è normale che si tengano degli incontri - dentro e fuori il partito - per ascoltare le diverse opinioni. Ma posso assicurare che non c'è ancora nulla di deciso".

Sta di fatto che la notizia del vertice, e così i dettagli della discussione, sono filtrati alla stampa e hanno prodotto uno scossone nel centrosinistra. "Mi dispiacerebbe se dovesse emergere che, contestuamente all'impegno di molti - concentrati in un sforzo molto faticoso per la costruzione di una coalizione progressista - altri stiano giocando partite personali, nel tentativo di buttarla in caciara e invitare all'anarchia rispetto alle regole di partito; sarebbe molto grave, soprattutto se venisse da dirigenti illustri, di lungo corso, che hanno molta più esperienza di me e che non darebbero certo il buon esempio, così fosse".

Più chiaro di così.

Albano sottolinea come la segreteria cittadina stia mantenendo la rotta stabilita nei mesi scorsi: "Per noi, è prioritario costruire una coalizione ampia di centrosinistra che esprima un progetto per la città: le modalità di scelta del candidato verranno in seguito".

Dunque, già domani è fissata una riunione del gruppo dirigente e mercoledì è fissato, invece, un vertice di coalizione, "o almeno del perimetro largo che stiamo tentando di delineare", e che si lavora per allargare oltre le forze che, sino ad oggi, hanno sostenuto la Giunta Cialente; "stiamo coinvolgendo altre forze, civiche e partitiche, che non hanno governato con noi, in questi anni, ma che ci hanno testimoniato la volontà di costruire una via aquilana per una coalizione civico progressista, in controtendenza col panorama nazionale, e cito tra le altre Territorio Collettivo. Sarà il tavolo di coalizione - ribadisce Albano - a determinare il meccanismo di selezione del candidato sindaco".

Insomma, "la posizione del Pd è chiara" rivendica il segretario, e lo è da tempo: "per prima cosa, vogliamo definire il perimetro della coalizione, poi verranno decisi i passaggi che seguiranno; la nostra proposta, in questo senso, è di celebrare primarie vere, di coalizione, e anche su questo non ci siamo mossi di un passo dalla posizione assunta nei mesi scorsi: siamo convinti che le primarie possano rappresentare un valore aggiunto ma il Partito Democratico - ci tengo a ribadirlo - non deciderà da solo".

Si sposti la discussione dal dibattito sui nomi ai contenuti, l'invito di Albano: "Mi spiace che le ricostruzioni giornalistiche lascino passare il messaggio, falso e sbagliato, di un gruppo dirigente impegnato a decidere se il candidato sindaco debba essere alto o basso, giovane o vecchio, moro o biondo; al contrario, siamo concentrati sui nodi strategici da sciogliere per il futuro della città".

Alla riunione di coalizione fissata per mercoledì, il Partito Democratico arriverà con una prima proposta di impianto "programmatico e valoriale", che "non può certo essere sufficiente ma che, anzi, vorremmo sviluppare e declinare con le forze di centrosinistra". Due le premesse: "Innanzitutto, pensiamo che L'Aquila sia entrata in una fase nuova", sottolinea Albano; "gli anni del post-sisma, ci hanno impegnato nella battaglia per il diritto alla ricostruzione, che è passata necessariamente dall'ottenimento di norme, risorse e, di conseguenza, tempi certi. Ora, la stagione dell'incertezza e delle battaglie si è chiusa. Se ne apre un'altra, potenzialmente straordinaria, che dovrà essere quella del progetto, di un progetto per L'Aquila: finalmente, abbiamo gli strumenti per affrontare la pianificazione della ricostruzione sociale ed economica, meglio di come si è fatto fino ad oggi". La seconda premessa attiene alla necessità di dar corpo ad una coalizione larga, ancorata a sinistra: "In questi anni, le forze di maggioranza hanno ben governato, e l'esperienza di governo merita di essere confermata; tuttavia, è esplosa una terribile questione sociale che necessita di una risposta che dovrà essere, innanzitutto, valoriale e che non possiamo immaginare se non ancorata ad una alleanza civico progressista".

In questo quadro, si colloca la bozza di programma che il Partito Democratico porterà a discussione con le altre forze di centrosinistra. A partire dalla questione sociale, appunto, "col rinnovato sostegno alle categorie più svantaggiate e la lotta alla disoccupazione che dovrà  passare dalla difesa dei posti di lavoro, e penso alla vicenda del call center che ha visto il partito mobilitarsi a tutti i livelli, e soprattutto da politiche di sviluppo capaci di crearne di nuovi". In questo senso, è centrale lo strumento del 4% dei fondi per la ricostruzione destinati allo sviluppo economico: "Una parte è già stata pianificata, tanto ancora c'è da fare però, immaginare e costruire: parliamo di uno strumento straordinario, che attiene al futuro, all'Aquila di domani: vi sono concentrati gli 'attrezzi' per ridisegnare la città, e penso al bando 'Fare Centro', e per determinare le politiche di sviluppo".

Politiche industriali, ovviamente, "seppure sia necessario allargare il concetto di attività produttiva classicamente intesa: la cultura ad esempio, in città è potenzialmente un'industria capace di creare occupazione e dare impulso all'economia; il turismo, poi, con il nodo dello sviluppo del Gran Sasso: siamo convintamente sulle posizioni assunte un anno fa, al momento della firma sul documento condiviso con le forze di sinistra che va nella direzione di uno sviluppo infrastrutturale che tenga conto, tuttavia, delle norme e del patrimonio naturalistico e paesaggistico da preservare".

C'è il tema, poi, della città intesa come polo d'innovazione: "Abbiamo eccellenze su cui investire con maggiore forza, e penso all'INFN, al GSSI, all'Università ovviamente, con la sfida da vincere affinché L'Aquila torni ad essere davvero una città vocata all'alta formazione e alla ricerca: cosa possono fare le istituzioni, in questo senso?".

Un ragionamento che andrà collocato dentro una cornice che sia valoriale e metodologica: "Valoriale, da inviduare nell'importante lavoro svolto dalla maggioranza sul documento preliminare al Prg - basato sul consumo di suolo zero, sulla centralità dei beni comuni con la riqualificazione delle aree urbane e il recupero degli spazi pubblici - e che potrà generare un'altra discussione, immaginando un piano di infrastrutturazione sociale: in altre parole, non dobbiamo limitarci a decidere quali servizi erogare ma anche dove, e con quali modalità; metodologica, immaginando un'amministrazione più inclusiva: il tema della partecipazione è centrale. Dunque, rilanciamo Ctp e Urban center ma andiamo anche oltre, predisponendo tavoli specifici che affrontino i nodi da governare con le migliori professionalità e intelligenze, tenendo dentro i processi decisionali il tessuto dell'associazionismo, di grande pregio e valore".

Ci sono altre due questioni che il Pd cittadino sottoporrà alle forze di coalizione: l'idea di città territorio che, per troppo tempo, è rimasta soltanto uno slogan "e che si declina con politiche integrate di sviluppo e con battaglie che abbiano il confine del cratere". E qui, sta il ruolo dell'Aquila capoluogo di Regione: "c'è un tema regionale, che delinea una vocazione specifica per ogni territorio: in questo disegno complessivo, L'Aquila dovrà dire la sua, mostrando la capacità di esprimere il proprio ruolo, la sua vocazione amministrativa, culturale e identitaria; non solo, andranno affrontate questioni strutturali, e il tema della velocizzazione del collegamento con Pescara è dirimente, in questo senso. Sul punto, si è trovata un'intesa coi comitati, con la richiesta ad Anas di valutare un progetto di adeguamenteo del tracciato attuale".

Si tratta di un primo ragionamento, come detto, "importante però, perché tiene in conto le tante cose fatte in questi anni e ha l'ambizione di guardare oltre i prossimi cinque anni di amministrazione. Chiediamo alle forze di coalizione di esprimersi: il balletto sui nomi è discussione sterile, qui c'è da governare una città".

Ultima modifica il Martedì, 17 Gennaio 2017 10:50

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