Venerdì, 01 Febbraio 2019 22:11

Regionali, le interviste. Di Stefano (FI): "La priorità è ridurre le tasse"

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“Le elezioni regionali rappresentano un test importante a livello nazionale: la presenza di Silvio Berlusconi qui a L’Aquila ha avuto una valenza importante, testimoniando come Forza Italia, in città, sia molto radicata, più che altrove; in questo senso, la scissione dei mesi scorsi è un accadimento quasi normale, succede in tutti i partiti”.

E’ schietta Anna Lisa Di Stefano, candidata alle regionali del 10 febbraio nella lista provinciale di Forza Italia, nel rivendicare il ruolo e il peso del partito aquilano a livelli nazionale – “lo dimostra la venuta di Berlusconi otto anni dopo l'ultima volta, e così del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani: non solo, dovremo avere la disponibilità di Guido Bertolaso per la chiusura della campagna elettorale” – e nel derubricare ad incidente di percorso la scissione maturata in seno agli azzurri.

Una scissione che si è intrecciata, in qualche modo, con la decisione del sindaco del capoluogo Pierluigi Biondi di ‘defenestrare’ Di Stefano, assessore ‘tecnico’ al bilancio fino all’inizio del dicembre scorso. “Partendo dalle mie competenze professionali, dalla mia specializzazione in ambito tributario, l’obiettivo condiviso col sindaco, all’epoca, era la riduzione delle tasse sebbene la situazione di bilancio non fosse affatto semplice. Nonostante ciò, avevamo avviato un processo virtuoso, con una sorta di ‘virtuosismo’ nella ripartizione delle spese: d’altra parte, la legge consente di poter fare risparmi di imposta soltanto se ci sono coperture che stavamo rinvenendo col recupero dell’evasione, con l’incremento della base imponibile grazie alle abitazioni che stanno tornando man mano agibili”. Insomma, pur non entrando nel merito della rottura con Biondi, Di Stefano rivendica di aver avviato un percorso per la riduzione delle tasse, “l’unico modo per innescare un meccanismo virtuoso. minori tasse significa maggiori consumi e, dunque, maggiore produzione”.

E’ una delle priorità del suo programma, dovesse essere eletta in Regione. “La componente dell’addizionale regionale che si paga sul consumo energetico è abbastanza rilevante: ebbene, uno dei miei obiettivi è ridurla. Si registra un fenomeno pesante in Italia a livello sociale, la così detta povertà energetica che riguarda, in particolare, una platea di ultra 65enni che, con le loro pensioni, non riescono a pagare le bollette alla fine del mese. Dunque, la Regione potrebbe dare il suo contributo specialmente per quella platea di soggetti che risiedono nelle aree montane, laddove il consumo energetico è più impattante”.

Altro argomento nell’agenda di Anna Lisa Di Stefano è il turismo: “uno studio della Cassa depositi e prestiti sull’economia italiana, pubblicato due anni fa, spiega che la vera industria del paese Italia è proprio il turismo. Un aneddoto: nel 2017, negli Emirati Arabi è stata commissionata la ‘ricostruzione’ della città di Venezia; amici che sono stati da quelle parti mi dicono che hanno effettivamente riprodotto la città accogliendo migliaia di turisti l’anno. Detto questo, noi abbiamo gli originali e, dunque, si dovrà riuscire a creare un brand Abruzzo dentro il brand del made in Italy da sostenere con maggiore forza e incisività. Come si fa? La Regione dovrebbe sostenere le aziende, gli operatori turistici nell’intercettare gli strumenti messi a disposizione dal Governo: aiutare gli operatori turistici a creare il brand, dunque, e trovare poi supporto a livello nazionale. La Regione ha questa responsabilità: ci sono precise strategie operative che si possono seguire”.

Dunque, Di Stefano torna sulla esperienza da candidata, alla prima prova del voto. “Sono in politica per caso, ero stata chiamata in Giunta come assessore tecnico. Sono alla prima candidatura in assoluto. Con una difficoltà ulteriore: da assessore al bilancio, un lavoro duro, che si fa chiusi in una stanza, non ho avuto la visibilità di altri assessori. Tuttavia, sto vivendo una esperienza molto positiva: per me, la candidatura è già un successo, un premio al lavoro svolto, un riconoscimento della gente. Mi sento già vincente, mi basterebbe già questo. Certo è che avere l’opportunità di poter continuare a fare il mio lavoro, con serietà e determinazione, con l’unico condizionamento dell’interesse dei miei elettori, sarebbe motivo di grandissimo orgoglio”.

Ultima modifica il Mercoledì, 06 Febbraio 2019 17:47

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