"Non avrei mai immaginato di correre alle regionali. Pur sentendo forte la necessità di fare qualcosa per i luoghi in cui vivo, non avevo preso in considerazione la possibilità di farlo. A convincermi è stata la candidatura di Giovanni Legnini".
Emanuela Iorio è uno dei tanti candidati di questa tornata elettorale su cui ha pesato in maniera determinante quello che ormai si può definire il Fattore L..
L'ex vice presidente del Csm è riuscito a tirare dentro la sua squadra e la sua coalizione civico-sociale molte persone che, pur facendo politica da tanti anni all'interno del centrosinistra, avevano perso un po' di motivazione, di senso di appartenenza a una visione.
La Iorio, medico pediatra, ex assessore nella giunta Cialente e ora consigliera comunale di opposizione, corre nella lista Legnini Presidente, in tandem con Americo Di Benedetto: "Oltre a Legnini, ha pesato molto, nella mia decisione, anche la presenza di Americo, carissimo amico di cui apprezzo molto l'onestà intellettuale e il saper essere al di sopra delle parti, il saper operare anche quando non c'è univocità di vedute. Ma la mia non è una candidatura di servizio" precisa "Mi candido perché voglio essere eletta".
Due anni fa, del resto, fu lei la candidata più votata del centrosinistra, con quasi mille preferenze. Da allora, però, sono successe molte cose: dopo mesi di dissidi e incompresioni, lei e Di Benedetto hanno lasciato il Pd, partito a cui erano iscritti e per cui si erano candidati, per aderire al Passo Possibile, che da lista civica nata per le amministrative è divenuta nel frattempo un'associazione.
"Ho abbandonato il Pd perché non mi trovavo più in linea con una struttura che non era più in grado di rispondere alle necessità delle persone ma anche alle richieste provenienti dall'interno. Non faccio un j'accuse contro i dirigenti ma contro una struttura che non si è resa conto della direzione in cui stava andando. Date queste premesse, e considerato l'atteggiamento di totale chiusura dimostrata dal centrodestra aquilano, che ha sempre rifiutato ogni offerta di collaborazione dell'opposizione, fatta sempre per il bene della città, avrei potuto anche abbandonare la politica attiva. Ma ho pensato che le persone che mi avevano dato fiducia andassero ripagate con un impegno ancora maggiore".
Insieme a Di Benedetto, la Iorio ha visitato, in queste settimane, soprattutto i piccoli paesi delle aree interne: "Le persone, nonostante le grandi difficoltà che vivono quotidianamente, in primis la mancanza di servizi, da quelli sanitari alle poste, confidano ancora nella politica dell'impegno e dell'ascolto. Fare della facile retorica nei giorni immediatamente precedenti le elezioni, cercare di accaparrarsi il voto con delle promesse elettorali significa vendere illusioni. Legnini non ha mai detto, in questa campagna elettorale, 'Risolverò tutti problemi', al contrario di quanto fece il centrodestra aquilano nel 2017. E abbiamo visto poi con quali risultati".
"I politici" afferma la Iorio "vanno visti e giudicati non solo per ciò che dicono ma anche per la vita che conducono, per quello che sono riusciti a fare nella loro vita, con il proprio lavoro, qualunque esso sia".
Ambiente, lavoro e sanità: sono questi i tre temi che stanno più a cuore all'ex assessore. "Sono tre temi strettamente legati tra loro. Il mio impegno, anche per il lavoro che svolgo, riguarda soprattutto la sanità. Il commissariamento della regione ha comportato tanti problemi nell'attività quotidiana dei medici. L'Abruzzo aveva ricevuto dalla destra un'eredità pesantissima. Dobbiamo rimettere in atto tutte le forze per riavvicinare il centrosinistra alla gente e risolvere i problemi della sanità, soprattutto quelli che interessano i bambini, i disabili e gli anziani; anche i problemi apparentemente più piccoli, perché hanno ripercussioni importanti sulla società".