E' probabile l'abbiate incrociata, in questi anni.
Heide Friederichs, tedesca di Rottweil, è oramai una presenza fissa dell'estate aquilana: da sei anni, infatti, presta servizio volontario alla Casa della Cultura di Onna, facendo da 'cicerone' ai turisti che visitano il borgo distrutto dal terremoto del 6 aprile 2009.
Heide frequenta la nostra città da tanti anni, da quando, consigliere comunale a Rottweil, municipalità gemellata con L'Aquila da 27 anni, ha iniziato a partecipare al Corteo della Perdonanza che, ogni anno, ospita una delegazione della città tedesca composta dal sindaco, dai consiglieri comunali e dai membri dell'associazione 'Amici dell'Aquila': "sono stata consigliere comunale della mia città per 21 anni - racconta Friederichs a newstown - ed ho sempre partecipato al corteo; dopo il terremoto del 2009, con l'associazione abbiamo iniziato a partecipare alla fiaccolata in ricordo delle vittime. Il mio legale con L'Aquila è solidissimo".
Heide, germanista, formatasi presso l'Università di Freiburg e Köln, è stata insegnante di liceo: "ora sono in pensione da 15 anni, per cui mi dedico completamente al volontariato con realtà come Amnesty International o l'asssociazione vittime del nazionalsocialismo".
"Conosco L'Aquila come una citta grandiosa", racconta Heide; "quando l'ho vista distrutta ho sentito un profondo dolore. Ho sperato con quelli che ormai sono i miei amici dell'Aquila che la ricostruzione procedesse il più velocemente possibile. Ogni anno ho percepito un piccolo passo in avanti. Questa estate ho visto la situazione molto migliorata: molti palazzi sono stati ricostruiti in centro storico, ho visto corso Vittorio Emanuele piena di gente che passeggiava, guardando le vetrine dei negozi che hanno riaperto. La Basilica di Collemaggio è tornata all'antico splendore, così come la Chiesa delle Anime Sante e San Silvestro. Gli appartamenti abitati, però, mi sembrano ancora pochi. Il Museo Munda alle 99 Cannelle è meraviglioso. Molti anni fa in città c'erano spesso concerti e spettacoli teatrali: spero che anche i luoghi dove tenerli siano presto restituiti alla città. Sono certa che L‘Aquila tornerà ad essere una città d‘arte come e forse più bella di prima".
Com'è nato il tuo legame con Onna e con la Casa della Cultura? "La storia delle 17 vittime del massacro della Deutsche Wehrmacht ad Onna, nel 1944, è stata il motivo che ha coinvolto il nostro Governo nella ricostruzione del borgo. Non solo. Semplici cittadini, per diversi mesi, si sono fatti ambasciatori della causa di Onna nelle loro città, anch'io lo sono stata a Rottweil, raccogliendo i fondi per realizzare la Casa della Cultura dove, da 6 anni, tutte le estati faccio volontariato. Conosco bene il piccolo ma bellissimo museo e tutto il paese, che con mio grande rammarico ancora non è stato ricostruito.
In questi anni hai avuto occasione di conoscere le persone dell'Aquila e di Onna: hai stretto qualche amicizia? "Certo! Dopo anni di presenza a Onna, Paganica e L‘Aquila ora ho tante e buone amicizie: i membri dell‘associazione "Humanitas", molto importante per me, quelli dell'associazione "Amici di Rottweil", la nostra interprete; ho davvero tanti amici a Paganica e soprattutto ad Onna, dove ho trovato una grande famiglia con tanti nipoti".
Trascorri ogni anno all‘Aquila circa 10 giorni: che cosa hai fatto quest'estate oltre a partecipare al Corteo e a fare la tua attività di volontariato presso la Casa della Cultura? "Quest'anno con gli amici di Rottweil ho organizzato uno scambio culturale tra un coro della nostra città e uno dell'Aquila che ha previsto un concerto anche alla chiesa di San Pietro ad Onna. Inoltre, ho accompagnato una nostra orchestra giovanile, "Windphonics", che ha tenuto gratuitamente dei concerti all'Aquila e nel territorio. E poi, mi piace sempre abbandonarmi alla vita della città che, per me, è oramai un secondo luogo natio".