Si è tenuto oggi pomeriggio, all’interno dell’Auditorium del Parco, l’incontro con l'autrice Francesca Valente, vincitrice del premio Campiello 2022 per la categoria opera prima.
L'incontro è stato organizzato dalla Fondazione Bruno Ballone ed inserito all'interno del cartellone del festival dei Cantrieri dell'immaginario.
Il libro premiato si intitola “Altro nulla da segnalare” e, come l’autrice ha spiegato ai microfoni di News-Town, muove i suoi passi partendo dai rapportini e dal materiale documentario, risalenti all’inizio degli anni Ottanta, redatti dagli infermieri del neonato reparto psichiatrico dell’ospedale Mauriziano di Torino, nato in seno alla legge 180, la così detta legge Basaglia.
Da questi quadernoni, contenti note del personale sanitario, l’autrice ha saputo brillantemente saccheggiare una collezione di storie trasformandole in un'esemplare opera narrativa, riconosciuta da autorevoli giurie.
Francesca Valente ha ricevuto questo prezioso “patrimonio di umanità” dallo psichiatra Luciano Sorrentino, il quale aveva lavorato nel reparto del Mauriziano dal 1980 e il 1984.
L'autrice descrive la consegna di questi documenti come una sorta di passaggio del testimone, una missione affidatagli con lo scopo di non lasciare che le vite di quelle donne e di quegli uomini venissero sommerse dalla storia.
In questo libro, della casa editrice Einaudi, infatti sono raccolte storie impossibili, storie di realtà che raccontano tutto, anche ciò che spesso viene nascosto.
La Valente nella sua opera ha voluto racchiudere elementi di un’umanità fuori dallo spazio e dal tempo, in grado di toccare la sensibilità di ognuno, o almeno questo è ciò che si augura l’autrice.
Oltre a questo riconoscimento la scrittrice Torinese vanta anche la vittoria del premio Calvino, ovvero il celebre premio per scrittori esordienti.