Venerdì, 14 Giugno 2013 18:02

Le ragioni della mia astensione: intervista ad Enza Blundo

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Sono ore molto difficili per la senatrice Enza Blundo. La “cittadina” aquilana è finita nel vortice delle polemiche per aver deciso di seguire l’indicazione del Movimento 5 Stelle che ha imposto l’astensione sugli emendamenti al decreto emergenze. Tra le pagine dei social network, in particolare, la Blundo è stata oggetto di decise critiche da parte di alcuni concittadini infuriati. Non si è risparmiato neanche il sindaco, Massimo Cialente: “Grande Blundo, si astiene su emendamenti decisivi per il cratere - ha scritto su Facebook - Da quanto tempo vi dico che è inutile e soprattutto pericolosa? Un grazie di cuore a chi l'ha votata conoscendola, peraltro”.

Nella serata di ieri, poi, la riunione di fuoco tra i senatori grillini sulla possibile espulsione della “cittadina” Adele Gambaro, che in una intervista aveva espresso pesanti critiche alla leadership di Beppe Grillo. Affermazioni che hanno fatto immediatamente aprire un "processo" politico nei confronti della dissidente destinato a concludersi, a quanto pare, con l'espulsione.

L'abbiamo raggiunta al telefono per capire cosa è accaduto in Senato e i motivi della sua astensione.

"Intanto vorrei chiarire che in Commissione avevo dato parere favorevole a tutti gli emendamenti proposti dalla senatrice Pezzopane. In aula, poi, abbiamo deciso come gruppo di dare un segnale preciso che riguarda non solo L’Aquila ma anche altri territori, da Piombino all’Emilia. Volevamo denunciare che non troviamo giusta la modalità con cui si stanno trattando le emergenze che hanno colpito il paese. Di fatto, la maggioranza Pd-Pdl sta concertando delle modalità per trovare fondi per la ricostruzione: non dimentichiamo che la Pezzopane fa parte della maggioranza, è evidente che sia stata ricevuta con favore in Commissione bilancio quando ha presentato l’emendamento da 1miliardo e 200 milioni. Ricorderete, però, che la richiesta era di 1miliardo l’anno per dieci anni. Su l'altro fronte c’è Berlusconi che conta di fare il benefattore. Ditemi voi se questo è il vero bene dei cittadini. Sapevamo che la nostra astensione non avrebbe in alcun modo impedito la possibilità di ricevere il miliardo, voleva essere un segnale che come gruppo abbiamo inteso dare alla maggioranza".

Avrà immaginato che al diffondersi della notizia della sua astensione a L’Aquila in molti l’avrebbero criticata.

"Certamente. Per questo avevo espresso i miei dubbi al gruppo: ho detto che non ero del tutto concorde con la decisione proprio per la paura che avevo della cattiva comunicazione che si sarebbe fatta intorno a questa vicenda. Viste le ultime polemiche che hanno coinvolto il Movimento, però, era necessario seguire gli indirizzi dati e dimostrarsi uniti al momento del voto".

Al di là delle polemiche, da aquilana prima ancora che da senatrice, come valuta gli emendamenti votati in Senato?

"Non vedo come considerare un successo il voto favorevole agli emendamenti presentati dalla Pezzopane. Vorrei capire, piuttosto, come mai non hanno fatto e detto nulla quando ci è stata negata la Cassa depositi e prestiti. L’Emilia Romagna, una delle regioni ai primi posti nell’assegnazione dei fondi europei, ha ottenuto 12 miliardi di Cassa. L’Abruzzo, al contrario, non ha avuto nulla ed è agli ultimi posti in termini di fondi ottenuti da Bruxelles. Rendiamoci conto di chi sta facendo davvero dei danni al nostro territorio. Purtroppo, la disinformazione e l’uso strumentale dell’informazione ottiene, nelle masse, determinati risultati. Non possiamo farci nulla. In quanti hanno intervistato Cialente e Pezzopane e non hanno intervistato me? Come si diffondono in città informazioni non veritiere o quanto meno incomplete? Noi continuiamo comunque a lavorare con onestà e impegno, ci faremo carico di una serie inchiesta su quanto successo a L’Aquila, anche per capire perché si stanno tutelando solo alcuni cittadini e non tutti. Questo sta accadendo: si stanno tutelando solo pochi cittadini. Vogliamo sapere, in maniera chiara, a chi verranno assegnati i fondi che arriveranno e perché".

La sua battaglia in Senato come continuerà nei prossimi mesi?

"Non abbiamo mai smesso di lavorare. Ho già presentato richiesta di una commissione d’inchiesta e una interrogazione parlamentare. Per questo Decreto emergenze, ho proposto sette emendamenti (tra cui una proposta di modifica per ottenere 1 miliardo l’anno per il cratere) e ben due ordini del giorno. E’ molto grave, per fare solo un esempio, che sia stata considerata irricevibile la mia proposta che richiedeva la rimozione prioritaria delle macerie contenenti amianto. Si sta decidendo di posporre la salute dei cittadini ad altri interessi".

Nella serata di ieri c’è stata una riunione assai turbolenta tra i senatori del Movimento 5 Stelle. Alcuni giornali hanno raccontato che lei ha abbandonato la sala in anticipo, piuttosto arrabbiata.

"Non sono andata via arrabbiata, piuttosto ero molto triste per quello che sapevo stava accadendo a L’Aquila alla notizia della mia astensione e per il dispiacere che provo per la collega Adele Gambaro, che considero validissima. Mi spiace sia finita al centro di queste polemiche. Ritengo abbia commesso un errore di modalità: invece di parlare ai giornali, avrebbe dovuto discutere con Beppe e con noi tutti. Non credo, però, meriti l’espulsione".

Sui social network il vostro capogruppo alla Camera, Riccardo Nuti, ha lanciato stamane un allarme sulla presunta compravendita di alcuni parlamentari. Cosa sta accadendo davvero?

"Non lo so, francamente non so come risponderle. Non la riterrei una operazione politica giusta, e sono sicura non riguardi in alcun modo la vicenda che vede coinvolta Adele. Non so se alla Camera qualcuno dei ragazzi sia stato avvicinato da deputati della maggioranza, in Senato non credo stia accadendo nulla del genere. Di certo non sta accadendo con Adele".

E’ preoccupata per il futuro del Movimento?

"C’è da fare ancora molta strada, c’è da migliorarsi e credo che i piccoli errori che abbiamo comesso sono comunque positivi per capire, per andare avanti e migliorare, per crescere insieme come gruppo. Nessuno è in mala fede, la cosa importante è questa. Poi spero ci sarà maggior condivisione sulle nostre proposte da parte di altri partiti che detengono il potere e dovrebbero pensare al bene dei cittadini più che a inutili battaglie interne. Noi siamo all’opposizione per cui, a volte, siamo costretti a lanciare delle comunicazioni forti. I nostri emendamenti non passeranno mai se non vengono considerati e votati. Se la maggioranza sta lavorando nel bene, il Movimento non potrà fare alcun danno. Se noi vogliamo lavorare bene, però, la maggioranza può impedircelo".  

Ultima modifica il Venerdì, 14 Giugno 2013 18:38

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