"Attendo fiducioso". E' questo il commento, diplomatico e laconico, del titolare dell'Ufficio speciale per la ricostruzione del cratere sismico abruzzese (Usrc), Paolo Esposito.
Il contratto del numero uno dell'ufficio speciale dei 56 comuni del cratere è scaduto il 31 dicembre scorso, e da allora c'è una vacatio amministrativa che aspetta di essere colmata. L'Ursc, di fatto, è fermo, soffrendo la mancanza del potere di firma del suo titolare, con tutte le lacune conseguenti per le pratiche della ricostruzione. Ci sarebbe una nota della presidenza del Consiglio dei ministri in cui si annuncia in preparazione il rinnovo del contratto per Esposito, ma ad oggi nulla è stato rinnovato.
Il suo mandato era scaduto il 1 dicembre scorso. Dopo tre anni - i due uffici speciali per L'Aquila e per il cratere furono istituiti nel 2012 dalla Legge Barca - era stato prorogato solo fino al 31 dicembre, con sorpresa dello stesso dirigente pubblico abruzzese, già dirigente di Aventis Pharma e del quotidiano Il Messaggero.
Sono diversi i rumors che si rincorrono sul rinnovo della sua nomina. Da un lato, Esposito non si scuce, mentre i nuovi due coordinatori delle aree omogenee del cratere, Francesco Di Paolo e Sandro Ciacchi, si dicono anch'essi fiduciosi, e caldeggerebbero il rinnovo del manager chietino. Dall'altro, risulta difficile pensare che il ministero dell'Economia possa impiegare così tanto tempo a scrivere e pubbicare il decreto di nomina. Inoltre, sembra piuttosto bizzarra una proroga di soli venti giorni, fino alla fine dell'anno appena terminato.
Esposito, che dal 1 gennaio scorso non ha più attivi i contatti telefonici e telematici professionali legati al suo ruolo di titolare dell'Usrc, "attende fiducioso". Chissà che a Roma stiano scrivendo davvero il decreto di nomina o che, come già accaduto per il suo collega Paolo Aielli all'Usra, l'anno appena iniziato riserverà al cratere sismico abruzzese un nuovo, inedito, referente governativo.