Martedì, 19 Gennaio 2016 12:31

'Sel' attacca D'Alfonso: "Errore politico sganciarsi da referendum". Ma sostiene ancora la maggioranza

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"La scelta del Presidente D’Alfonso di sganciare l’Abruzzo dalla cordata delle 10 regioni che chiedevano un referendum sulle trivellazioni in mare è un errore politico e strategico che condanniamo con forza. Contemporaneamente troviamo irrispettoso il non aver sottoposto la questione al Consiglio Regionale, unico organismo democratico deputato".

Non si tratta di un comunicato stampa firmato dalle forze di opposizione al governo D'Alfonso, né di una nota sottoscritta da movimenti e comitati che si battono contro le trivellazioni in Adriatico. A scriverlo è 'Sel', partito che sostiene la maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale e che esprime, tra l'altro, il sottosegretario alla Presidenza Mario Mazzocca, già assessore all'ambiente, prima che gli venisse revocato l'incarico per favorire l'ingresso in Giunta del centrista Andrea Gerosolimo. 

"Il Sottosegretario Mazzocca - si legge nella nota di 'Sel' - ha espresso in tutte le sedi istituzionali il proprio dissenso rispetto alla scelta circa la 'cessazione dell’oggetto del contendere'". Eppure, era seduto accanto a D'Alfonso - ieri mattina - nel corso della conferenza stampa tenuta dal Governatore per disegnare un bilancio dei primi 18 mesi di governo. E di Ombrina mare, o di ferro come ama definirla D'Alfonso, si è parlato, a lungo. 

"Un risultato di straordinaria importanza è stato raggiunto", spiega 'Sel'. "Ombrina Mare non si farà. Stessa sorte è riservata a tutti i progetti a distanza dalla costa inferiore alle dodici miglia. Il governo è stato costretto a fare marcia indietro grazie alla mobilitazione popolare e alla iniziativa referendaria promossa dalle Regioni, alla quale 'Sel' ha dato un contributo molto rilevante. A tale proposito giova ricordare che il Manifesto di Termoli, assunto poi dalla Conferenza delle Regioni, è stato scritto a quattro mani da Aldo Berlinguer e Mario Mazzocca, delegati regionali all’ambiente di Basilicata e Abruzzo".

Risolta la questione Ombrina, però, la giunta regionale ha deciso di abbandonare la battaglia referendaria intrapresa con le altre 9 regioni italiane. "Questa spiacevole situazione innescata dal Presidente D’Alfonso - riconosce 'Sel' - si aggiunge alle tante criticità rilevate dal nostro partito rispetto alle politiche regionali e sarà inserita nei temi della verifica di governo che Sel Abruzzo terrà nelle prossime settimane come già annunciato da tempo".

Da tempo appunto, dalla decisione 'unilaterale' di D'Alfonso di far fuori Mazzocca dalla Giunta regionale e di affidargli l'incarico di sottosegretario, per accontentare Gerosolimo e Abruzzo Civico. "Sel Abruzzo chiamerà a discutere delle questioni ambientali e della vicenda sopra citata le tante associazioni e movimenti ambientalisti che hanno animato la battaglia contro Ombrina Mare e le trivellazioni in Adriatico. 'Sel' continuerà la sua battaglia, contro il governo Renzi, per una svolta profonda della sua politica energetica, ancora fondata sull’utilizzo massiccio dei combustibili fossili senza alcun investimento importante sulle rinnovabili, uniche fonti energetiche che permetterebbero all’Italia di far fronte agli impegni sottoscritti alla conferenza mondiale sul clima di Parigi".

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