Domenica, 24 Gennaio 2016 20:54

Randagismo Rocca di Mezzo: "Senza sanzioni né campagne, solo sperpero di denaro pubblico"

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del Comitato difesa degli animali in relazione alla situazione dei cani randagi nel territorio comunale di Rocca di Mezzo (L'Aquila), e in particolare nella frazione di Rovere.

Nei giorni scorsi l'ex sindaco e ora consigliere di minoranza Emilio Nusca aveva lamentato la presenza di branchi di cani randagi nelle zone del cimitero di Rovere, mentre qualche giorno dopo l'assessore comunale Lucio Benedetti ha annunciato di aver portato a conclusione l'operazione della cattura dei cani (otto, di cui sei adulti) con l'ausilio del servizio veterinario della Asl aquilana.

La lettera completa

In risposta alle notizie emerse sulla conclusione delle catture di cani randagi a Rocca di Mezzo occorre precisare che tale azione, decantata come qualcosa di eroico cui tutti i cittadini civili sono chiamati a partecipare, in realtà è il risultato di una politica fallimentare di repressione e crudeltà nei confronti degli animali ma soprattutto di sperpero delle risorse pubbliche.

I cani che sono stati catturati con l'inganno e il tradimento, in realtà, sono una cucciolata di una cagna padronale mai sterilizzata, cresciuti selvaggi in quanto lasciati a loro stessi come è in uso in tutti i paesi dell'aquilano, anzi miracolosamente sopravvissuti a una vita di stenti, incuria e indifferenza.

Le "operazioni di legge", cui ha fatto riferimento nei giorni scorsi l'assessore comunale Lucio Benedetti, avrebbero richiesto, invece, un controllo sui cani di proprietà con la conseguente applicazione delle sanzioni, la previsione di campagne di sterilizzazione anche in collaborazione con il Servizio Veterinario della Asl che in tal senso è sempre attivo, campagne di sensibilizzazione contro l'abbandono, per l'adozione consapevole e a favore della sterilizzazione e, solo in ultima ratio, la possibilità di ricoverare i cani in strutture adeguate, gestite da volontari animalisti e rispettose  del benessere psico-fisico degli animali.

Invitiamo i cittadini di buon cuore, invece, a visitare la struttura dove i malcapitati andranno a passare il resto dei loro miseri giorni a spese dei contribuenti, ma anche la cittadina di Rocca di Mezzo, che è piena di cani abbandonati e maltrattati in quanto l'Amministrazione Comunale anzichè richiamare i cittadini alle loro responsabilità previste, tra l'altro dalla Legge Regione Abruzzo 47/2013, li esorta a segnalare i cani vaganti come pericolosi killer al fine di procedere con la cattura e la deportazione in uno dei tanti canili sperduti tra le montagne abruzzesi lontani dai cuori e dalle coscienze di tutti.

Comitato difesa animali

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