Un ordine del giorno contro il ddl Boschi di riforma costituzionale.
A presentarlo sono i consiglieri comunali dell'Aquila Giustino Masciocco (capogruppo di Sel) e Enrico Perilli (capogruppo di Rifondazione comunista).
"Abbiamo presentato un ordine del giorno, che verrà discusso a breve in Consiglio comunale" scrivono i due consiglieri "volto a esprimere contrarietà alla riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi. Una riforma che stravolge la nostra Costituzione, e i suoi principi, in senso autoritario".
"L'iniziativa" prosegue la nota "rientra in una campagna nazionale, nell'ambito della quale il documento da noi sottoscritto viene presentato in tutti i Comuni italiani e alla quale aderiamo, unitamente ad altre componenti della sinistra".
"Ringraziamo" concludono Masciocco e Perilli "gli esponenti dell'associazione "Possibile" che hanno promosso l'iniziativa a livello locale e che portano avanti una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema".
L’Aquila Possibile: “Nostra mozione in Consiglio comunale, ora si approvi”
"Grazie ai consiglieri Masciocco e Perilli che ne hanno fatto un odg e lo hanno presentato, d’altra parte avevamo scritto apertamente a tutti i consiglieri comunali. Ora ci aspettiamo che tutti coloro che si dichiarano contrari alle Riforme di questo governo la votino, affinché anche questa Amministrazione comunale si dichiari contraria, come è successo già per esempio per quella di Pisa".
Ad affermarlo, in una nota, è il comitato territoriale L'Aquila Possibile.
"Ricordiamo –prosegue la nota- che con Italicum e riforma costituzionale, da una parte, si offrirà un potere praticamente assoluto al partito o alla lista che, con il 40% dei voti, conquisterà il 55% dei seggi alla Camera con una maggioranza che determinerà la composizione di Corte costituzionale, Consiglio superiore della magistratura e l'elezione dello stesso Presidente della Repubblica; dall'altra si comprimerà ulteriormente il diritto alla sovranità popolare dei cittadini modificando e mortificando gli istituti costituzionali di democrazia diretta, alzando le soglie per il loro esercizio (da 500.000 a 800.000 firme per i referendum abrogativi e da 50.000 a 150.000 per le leggi di iniziativa popolare)".
Possibile conclude annunciando che a breve "anche a L’Aquila nascerà il Comitato a supporto del No al referendum costituzionale; esortiamo, pertanto, tutte le forze politiche, sociali e civiche realmente interessate a dare insieme battaglia politica sulla riforma".