Giovedì, 03 Febbraio 2022 12:28

L'Aquila: gestione bagni pubblici e aree taxi in Commissione Vigilanza

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Si è tenuta stamane la Commissione di 'Garanzia e controllo' convocata dal presidente Giustino Masciocco su richiesta del capogruppo di Italia viva Paolo Romano: all'ordine del giorno la gestione dei bagni pubblici comunali, in particolare dei servizi igienici presenti in piazza Palazzo e nell’area antistante il Circolo Tennis di viale Ovidio, e la collocazione degli stalli per i tassisti in zona ovest.

"Per entrambe le problematiche si tratta di servizi essenziali da rendere alla cittadinanza, di garanzie dei livelli occupazionali presenti e di visione sia del terminal della zona ovest che del centro storico cittadino, sempre citato e mai studiato nel suo insieme", ha tenuto a sottolineare Romano.

Iniziamo dalla gestione dei bagni pubblici, un servizio di interesse collettivo che ricopre una grande evidenza ai fini del decoro cittadino. Va chiarito che ci sono 9 dipendenti, di cui 6 disabili, che da anni sono impiegati nel servizio per conto della Cooperativa Sociale Soledaria che, di proroga in proroga, di pochi mesi in pochi mesi, risulta affidataria in via diretta dal 2014. Ora, il 7 gennaio scorso è scaduta definitivamente l'ultima proroga e, dunque, la cooperativa è stata costretta a licenziare i lavoratori. D'altra parte, pare che la Cooperativa non sia intenzionata a proseguire nel servizio: per questo, la Soledaria pare non essere interessata a unal'assessore Vito Colonna, audito in Commissione, ha lasciato intendere che nelle prossime ore contatterà la presidente della Soledaria. La verità è che non ci sono prospettive immediate: la precarietà delle proroghe si intreccia, infatti, con i mancati lavori di messa in sicurezza da effettuare per la sistemazione dei locali in Piazza Palazzo e in viale Ovidio.

Su questo, siamo all'anno zero: il dirigente Dino Tarquini ha messo in evidenza le difficoltà dell'intervento in Piazza Palazzo, su locali che non sono idonei come bagni pubblici, e non solo per le difficoltà d'accesso che diventano una vera e propria barriera architettonica per i disabili. Anche i bagni pubblici in viale Ovidio, a dire il vero, non sono pienamente accessibili: tuttavia, quei locali potrebbero essere riaperti con tempi più celeri, così da mettere a disposizione della città un servizio imprescindibile - bisogna ricordare che l’esigenza della presenza di bagni pubblici in centro storico è stata formalmente sollevata dai residenti e commercianti nella seduta straordinaria e aperta di Consiglio comunale alla voce 'decoro e vivibilità' del centro storico - e consentire di riassumere i lavoratori assicurandogli la continuità lavorativa in attesa che venga finalmente pubblicato un bando d'affidamento che possa tenere conto della così detta 'clausola sociale'.

Per ciò che attiene alla progettazione di bagni pubblici finalmente funzionali a servizio del centro storico, siamo ancora alle ipotesi: non c'è ancora nulla di concreto. 

"La riattivazione dei due bagni pubblici in centro è una priorità per un duplice motivo: il decoro e la vivibilità a supporto di residenti, commercianti e avventori oltre che una risposta ai lavoratori che da anni sono impegnati per il servizio", il commento del capogruppo di Italia viva a margine dei lavori; "la commissione è stata abbastanza fumosa nelle risposte offerte dalla maggioranza ma sicuramente ha avuto il merito di aver mosso qualche ingranaggio arrugginito. Permane la mancanza delle garanzie di continuità lavorativa per le risorse umane lì impegnate; l’affidamento alla cooperativa aggiudicataria è di fatto scaduto il 7 gennaio, creando giocoforza il licenziamento dei nove dipendenti. Il guaio più grosso da scongiurare adesso è quello di rendere inattuabile la clausola sociale a causa dell’immobilismo dell’Amministrazione".

Sulla stessa lunghezza il consigliere comunale Lelio De Santis: "Oggi in Commissione è emersa in tutta la sua drammaticità l'assenza di bagni pubblici in città ed, in particolare, nel centro storico con le conseguenze negative ed inevitabili sul piano del decoro urbano", l'affondo del capogruppo di Cambiare insieme. "Il sevizio pubblico, garantito da una cooperativa sociale nelle due strutture, di piazza Palazzo e di via Ovidio, fino al 7 gennaio di quest'anno, da un mese non è più assicurato e non lo sarà per tanto altro tempo, in attesa di una soluzione temporanea. Infatti, da anni le due strutture dei bagni pubblici sono inadeguate ed hanno bisogno di lavori importanti che l'amministrazione comunale solo in questi giorni ha deciso di programmare. Intanto, la cooperativa sociale è stata costretta a licenziare i lavoratori e, soprattutto, la città è priva di un servizio essenziale a disposizione dei cittadini e dei turisti. L'amministrazione comunale, che sta utilizzando ingenti risorse finanziarie per diversi ed importanti progetti di riqualificazione della città, ha dimenticato o non ha dato la giusta attenzione ad un servizio indispensabile per evitare la indecenza ed il degrado che si producono nei vicoli del centro storico, in particolare, durante le ore notturne", ha aggiunto De Santis. "Questa situazione, d'altra parte, non è un bel biglietto da visita per i visitatori e per i turisti, che si trovano in città e che si sentono non accolti in modo dignitoso. Ora, utilizzando anche i fondi del PNRR, la Giunta comunale intende porre rimedio a questa assenza di un servizio essenziale e c'è da augurarsi che a breve sia riaffidato il servizio".

Passiamo alla collocazione dei tassisti in zona ovest; al momento, si trovano a dover sostare in un'area provvisoria che risulta essere di proprietà dell’Hotel My Suite: dopo mesi, i legittimi proprietari vorrebbero potersene riappropriare a uso dei clienti di hotel, bar e ristorante, mentre i tassisti vorrebbero godere di un’area loro dedicata. Nel consiglio comunale dedicato al PUMS, Romano aveva presentato un emendamento che potesse aiutare a dirimere questa problematica o quantomeno ad occuparsene seriamente; l’emendamento non è stato accettato dalla maggioranza pur riconoscendo la stessa sia i disagi ai lavoratori del servizio taxi che all’utenza che ne usufruisce e chiaramente ai proprietari dell’Hotel My Suite.

Nello specifico l’emendamento prevedeva un’individuazione definitiva e la realizzazione non più procrastinabile dell’area taxi della zona ovest.

Romano aveva proposto tre ipotesi: l’area antistante l’Hotel Amiternum di proprietà della società Ambra Srl, la zona di pertinenza dell’Eni adiacente l’area distributore, l’area comunale accanto all’hotel Amiternum. Anche su questo, però, siamo all'anno zero o quasi: ciò che è emerso stamane è che l'amministrazione aveva stretto un accordo con i precedenti proprietari della struttura ricettiva per mantenere l'area laddove erano posti, da anni, i 5 stalli autorizzati con l'avanzamento, però, del marciapiede e i mezzi che avrebbero dovuto incolonnarsi parallelamente alla strada e non a spina di pesce. Se non fosse che, col cambio di gestione dell'hotel, lì è stato posto il cantiere per la riqualificazione della struttura. 

Dunque, si era trovata una soluzione con i proprietari dell'albergo che avevano acconsentito a far posteggiare i taxi nel parcheggio privato antistante l'ingresso; tuttavia, sono emersi dei malumori per la presenza di un numero di mezzi maggiore rispetto agli accordi intercorsi. Ne è nato anche un confronto con l'attuale proprietà sull'area individuata allorquando saranno terminati i lavori. 

Stamane, ciò che è venuto fuori è che la striscia tra l'hotel e la strada dovrebbe essere di pertinenza del Comune che, se così fosse, potrebbe perseguire il progetto iniziale. Ma non ci sono certezze. "Sui tassisti e le loro peripezie si è detto molto e da troppo tempo: tuttavia è emerso di nuovo l’impegno da parte dell’assessore Mannetti ad individuare un’area per la sosta dei mezzi, previa visione delle particelle individuate sulle quali però ad oggi ancora incredibilmente non è stata fatta una verifica", l'affondo di Romano.

Ultima modifica il Giovedì, 03 Febbraio 2022 21:35

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