Martedì, 26 Aprile 2016 12:36

Regione Abruzzo, Letizia Marinelli denuncia mobbing su rapporto parità di genere nelle aziende

di 

Si avvicina la data di scadenza del rapporto biennale sulla situazione del personale nelle aziende pubbliche e private che occupino più di 100 dipendenti - la data di scadenza è fissata per il prossimo 30 aprile - ma la consigliera di parità di genere della Regione Abruzzo, Letizia Marinelli, denuncia le difficoltà nel raccogliere i dati da trasmettere per la compilazione del rapporto.

E' quanto emerge in una nota della dipendente regionale, balzate alle cronache più di due anni fa per una notte trascorsa a Roma con l'ex presidente della Regione, Gianni Chiodi.

Nel rapporto di cui parla Letizia Marinelli devono essere infatti riportate lo stato delle assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei passaggi di qualifica, nonché fenomeni di mobilità, o ancora pensionamenti, prepensionamenti e licenziamenti.

Lo scopo (predisposto dall'art. 46 del Codice delle pari opportunità) è legato alla necessità di consentire un monitoraggio costante sulla situazione del personale, distinto ovviamente per genere, che evidenzi situazioni di segregazioni orizzontali e verticali subite, come statisticamente provato, dalle donne.

Sono obbligate ogni due anni alla compilazione del rapporto tutte le aziende pubbliche e private, che devono inviare il rapporto alla consigliera di parità regionale e alle rappresentanze sindacali aziendali. Letizia Marinelli, però, denuncia implicitamente un'attività di mobbing nei propri confronti, da parte della struttura regionale, probabilmente dovuta all'episodio con l'ex governatore Chiodi, che l'ha vista suo malgrado protagonista.

Questo è il testo della mail che ha inviato la consigliera di parità alle aziende, denunciando come non le sia possibile ricevere i dati che l'aziende sono obbligate a trasmettere, in quanto non provvista neanche di protocollo informatico (posta certificata), nonostante i ricorsi al Tar:

lettera letizia marinelli

"Ci sarebbe da chiedere come mai avviene tutto questo - si legge nella nota amareggiata di Marinelli - si comprende facilmente come malgrado l'esistenza di una normativa adeguata in tema di parità la situazione delle donne continua a non subire cambiamenti: sia nel divario retributivo, sia nella segregazione orizzontale e verticale, sia nel gap uomo donna dei livelli di disoccupazione".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi