Giovedì, 28 Aprile 2016 19:27

D'Alfonso: insulti e volgarità contro l'europarlamentare Cinque Stelle Daniela Aiuto

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"Un susseguirsi di frasi sporche ripulite, con grande sforzo, da qualche citazione più o meno appropriata. Le frasi del presidente D'Alfonso raccontano un animo senza stile e inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale di tale rilievo".

Il Movimento Cinque Stelle attacca il presidente della Regione Abruzzo per alcune frasi scritte dal governatore sul proprio profilo Facebook sul conto dell'europarlamentare pentastellata Daniela Aiuto.

D'Alfonso si è scagliato contro la Aiuto dopo che quest'ultima aveva presentato due interrogazioni alla Commissione europea su "finanziamenti illeciti e presunti illeciti rispettivamente all'Aeroporto d'Abruzzo (quello di Pescara, ndr) e al suo gestore Saga" allo scopo di "chiedere alla Commissione se era a conoscenza del comportamento illecito che ha tenuto la Regione e la società Saga".

Le interrogazioni della Aiuto hanno mandato su tutte le furie il presidente della Regione, che che su Facebook ha preso di mira, senza mai nominarla ma lasciando chiaramente intendere di riferirsi a lei, l'europarlamentare grillina, con un post e una serie di commenti dal contenuto piuttosto offensivo.

Ecco il post pubblicato da D'Alfonso ieri sera:

Giornale di Bordo: sembra che un parlamentare europeo, casualmente eletto, abbia profuso tutte le energie per far chiudere l'Aeroporto d'Abruzzo. Si tratta di organizzare il ricorso ad un antico istituto austroungarico, ..a questo punto. Attivare la "decadenza per nullità del mandato popolare". Gli abruzzesi devono sapere chi fa cosa contro l'Abruzzo!Nelle prossime ore, per tanti giorni, dobbiamo concentrare le evidenze su questa strana esistenza di Parlamentare Europeo.

D'Alfonso ci è andato giù abbastanza pesante:

Come si può arrivare a tanta contorsione mentale?

Panfilo Gentile proporrebbe il confino e farebbe avanzare la proposta della democrazia dei migliori, mai piu' candidati a caso, per evitare gli eletti per caso.

Dante Alighieri creerebbe uno spazio riservato ai "dannosi" nei gironi piu' infuocati.Nel mio paese, Lettomanoppello, "misciacchie" "comunista delle bombe", come amava definirsi, lo avrebbe riempito di parolacce dialettali. Cominciando con il sostenere : "che ce vo sciai, dallu zeru"?.

Quindi il commento che ha fatto indignare i Cinque Stelle, dove D'Alfonso, citando D'Annunzio, propone addirittura di urinare addosso all'europarlamentare:

Devo capire perché Camillo d'Alessandro non me lo ha detto prima: penso che ha voluto risparmiarmi una reazione giustamente volgare. D'Annunzio sarebbe ricorso ad un liquido giallastro incredibilmente espressivo. Più o meno voleva rispondere così "con l'urina", a chi lo ricercava per fare numero in Parlamento, davanti al rischio di perdere il numero legale. Qui non si tratta di aver fatto il numero passivo, ma di aver giocato contro l'Abruzzo!! Altro che il liquido giallastro. Ci vo' Misciacchie di Lettomanoppello e le sue parolacce educative...

"A me è andata meglio" ha commentato, ironicamente, la consigliera regionale del M5S Sara Marcozzi, riferendosi all'episodio, avvenuto nel dicembre scorso, in cui D'Alfonso la spintonò durante una seduta del consiglio nella quale i pentastellati avevano occupato, per protesta, i banchi e le poltrone della giunta.

Il comunicato integrale del Movimento Cinque Stelle Abruzzo

Squalificante. Un susseguirsi di frasi sporche ripulite, con grande sforzo, da qualche citazione più o meno appropriata. Le frasi del presidente D'Alfonso raccontano un animo senza stile e inadeguato a ricoprire un ruolo istituzionale di tale rilievo.

Leggiamo, infatti, dal profilo Facebook del Presidente della Regione Abruzzo un attacco frontale a qualche parlamentare europeo, di cui non ha il coraggio neanche di fare il nome, ma che scatena la sua ira a tal punto da costringerlo a rivelare una natura violenta, volgare e sicuramente inadeguata al ruolo.

Siamo certi che il presidente conosce a menadito il diritto e la procedura penale e quali possano essere le affermazioni giustificanti una querela, offre gli indizi per capire di chi si tratta, ma di fare il nome proprio non se ne parla.

Faccia il nome se ne è capace! Faccia il nome dopo lo sproloquio dei commenti in cui addirittura viene chiamata in causa l'urina e il peggior gesto di disprezzo che si possa attuare nei confronti di una persona.

Lasci stare D'Annunzio. Ci sembra vittima di un delirio di onnipotenza, l'ennesimo. Il Presidente pensa che benedicendo gli avversari politici con un tale gesto questi si ravvedano? Quello che ottiene è solo un effetto respingente, rappresentandosi come qualcuno che non ha più argomenti politici e non riesce a stupire se non ricorrendo ad un linguaggio scurrile, scorretto e non idoneo a chi con l'arte oratoria si è sempre fatto strada.

Noi non sappiamo a chi si rivolgesse il presidente ma un'idea ce la siamo fatta, come gli altri abruzzesi, proprio grazie a quegli indizi che riportano parole che spesso usa anche in consiglio regionale per classificare chi si oppone a lui.

Il presidente non ha altro modo che affrontare l'avversario politico, cita in giudizio quando non può parlare e sputa rospi di questo genere quando non può citare in giudizio, toglie sedie con violenza, perché di fatto, a prescindere dalle accuse mosse, la cosa che fa adirare così tanto D'Alfonso è che ci siano dei portavoce in ogni grado istituzionale che fanno il proprio lavoro, senza temere le sue velate minacce e che non si fermano davanti a nulla perché non hanno interessi propri se non quelli degli abruzzesi.

Si rassereni, se tenta di intimorire qualcuno, fallisce miseramente ogni giorno. Impari a gestire rabbia e istinti, perché non ci fa una gran bella figura davanti ai cittadini.

Ultima modifica il Giovedì, 28 Aprile 2016 19:52

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