"Una conferenza stampa necessaria, a seguito dell'approvazione del bilancio di previsione del Comune dell'Aquila, per sviluppare un ragionamento con la città su cosa si cela dietro il voto al documento di programmazione economico-finanziaria".
A convocarla, i consiglieri comunali del gruppo 'Noi con Salvini', il capogruppo Emanuele Imprudente, Daniele Ferella e Luigi D'Eramo. "C'è un dato palese, che il centrosinistra cerca di soffocare: la maggioranza è in stato di crisi", ha sottolineato D'Eramo. "E non si tratta di una crisi dovuta al tiro alla fune con il Governo, per ottenere i fondi a ristoro della maggiori spese e delle minori entrate; non si tratta di una crisi dovuta ai drammatici tagli apportati nel documento di programmazione finanziaria, e neppure all'aumento della Tari del 20%; si tratta, al contrario, di una crisi che scaturisce dalla irresponsabilità amministrativa e istituzionale del Partito Democratico".
Stando ai consiglieri di centrodestra, la discussione sul bilancio ha fatto emergere "le guerre intestine, le liti, la pianificazione carrieristica delle donne e degli uomini che rappresentano la classe dirigente Pd". Non è credibile - ha ribadito D'Eramo - che il Governo non abbia trovato i fondi per garantire la chiusura del bilancio, "16 milioni sono una cifra, di fatto, non computabile in termini percentuali nel bilancio dello Stato", e non è sopportabile "l'umiliazione riservata agli uffici comunali, che non sono stati creduti sulla valutazione delle effettive necessità dell'Ente".
Dietro al tiro alla fune degli ultimi mesi, ci sarebbe una precisa volontà politica del governo Renzi "che ha messo in stato di difficoltà la classe dirigente che governa la città". Per quale motivo? "Perché tra meno di 8 mesi inizierà la campagna elettorale e mai nella storia della sinistra cittadina si era verificata una spaccatura così profonda come quella che si manifesta, oggi, in seno al Partito Democratico". Alle prese - ha aggiunto D'Eramo - con una serie di domande cui trovare risposte: "Lolli sarà il candidato sindaco del centrosinistra? D'Alfonso intende farsi eleggere da capolista alla Camera? E così fosse, che ne sarebbe del posto che, ad oggi, sarebbe garantito a Pezzopane? Pietrucci può emergere come candidato di sintesi tra i giovani democrat e l'attuale classe dirigente? E quale sarà il destino di Cialente?".
In questo senso, i 'salviniani' sono convinti che D'Alfonso stia esercitando una "azione forte per mettere le mani su L'Aquila, tra le ultime città che ancora non controlla pienamente". E' l'uomo forte di Renzi, oramai, "che ha sfiduciato l'amministrazione Cialente e la 'vecchia' triade'". E "non è certo un caso che Cialente abbia evitato di partecipare all'incontro con Paola De Micheli, ieri a L'Aquila per presenziare al dibattito di apertura di 'Officina L'Aquila'".
"Il Partito Democratico - l'affondo di Luigi D'Eramo - si è trasformato da partito a vocazione di centrosinistra, a un carrierificio politico che si occupa, oramai, di spartire posti e poltrone tra i soliti noti. Questo stanno subendo gli aquilani, e vogliamo denunciarlo chiaramente".
I 'salviniani' non le mandano certo a dire neppure ad alcuni membri dell'opposizione: "In Consiglio comunale, c'è una opposizione e una minoranza: noi, siamo opposizione e portiamo avanti la costruzione di una alternativa credibile; altri sono minoranza, sulla carta siedono innanzi alla maggioranza ma, nei momenti salienti, di fatto, rappresentano una stampella per il centrosinistra". Esplicito il riferimento al consigliere Pierluigi Properzi, alle passate amministrative candidato sindaco con Forza Italia che, in questi anni, nei momenti importanti, è sempre mancato al momento del voto. "Chi vuole rappresentare un certo civismo - ha detto D'Eramo - non è la soluzione a tutti i mali". E Properzi non sarebbe l'unica 'stampella' della maggioranza: "Non è un mistero - ha riconosciuto Emanuele Imprudente - che in momenti critici della esperienza amministrativa, la maggioranza abbia dialogato pesantemente con parte dell'opposizione; non è un mistero che, in questi anni, e in alcune situazioni, qualcuno abbia retto la battuta all'amministrazione".
Duri con parte dell'opposizione, i consiglieri di centrodestra hanno inteso riconoscere, invece, "che c'è una sinistra radicale responsabile, in città, che sta ponendo gli stessi problemi che denunciamo oggi". Una sorta di "urlo di preoccupazione", ha spiegato Daniele Ferella, che viene da destra come da sinistra, perché "il carrierismo Pd non sfoci dentro l'assise comunale, come accaduto nel corso dell'ultimo Consiglio comunale".
Il rischio possa concretizzarsi anche all'Aquila l'idea di un 'Partito della Nazione', insomma, non preoccupa soltanto la sinistra del Pd, Sinistra Italiana e Rifondazione comunista, ma anche la destra, che prefigura una deriva centrista, già avviata a quanto si è detto, sul modello del partito voluto da Renzi e personificato, in Regione, da Luciano D'Alfonso e dalla sua ampia coalizione che, guarda caso, ha tenuto fuori la sinistra radicale per abbracciare, invece, personalità politiche di chiara ispirazione di centrodestra.
"Leggere della intenzione del sindaco Cialente di candidarsi, l'anno prossimo, con una lista civica di sinistra - ha quindi aggiunto Ferella - chiude il quadro delle trattative in corso. Chiaro che il primo cittadino abbia inteso inviare un messaggio piuttosto chiaro: vuole andare a prendersi i voti di sinistra, non quelli del Pd".
Trattative - ribadiscono i 'salviniani' - che si consumano sulla testa, e nelle tasche, degli aquilani: "Il Commissariamento, in questo senso, non sarebbe una catastrofe: anzi, potrebbe rappresentare l'occasione per tutte le forze politiche di essere finalmente ascoltate".
"In Consiglio - ha sottolineato Ferella - sembra oramai di stare ad una riunione di maggioranza: basti pensare all'intervento del capogruppo Pd che, in venti minuti, non ha detto nulla sul bilancio, nulla sul taglio dei servizi, nulla sull'aumento della Tari del 20%. Provate a chiedere ai commercianti cosa significa, per loro, l'aumento della tassa: per un fruttivendolo che ha un negozio di 35 metri quadri, la decisione di alzare la Tari si traduce in un aumento della tassa di 350 euro l'anno. Chiaro che alcuni commercianti stiano seriamente pensando di andare via, di ricominciare altrove".
Dunque, la sfida lanciata al centrosinistra cittadino, convinto di vincere facilmente le elezioni del 2017: "Non è vero che non abbiamo la forza di contrastarli, il centrodestra è vivo e si sta muovendo, se non vorranno prenderne atto sarà meglio per noi. Noi abbiamo una prospettiva, per questa città, stiamo pensando al futuro e non a riposizionamenti politici".
"Sono anni che siedo in Consiglio comunale e non si è mai verificato quanto accaduto nell'ultima riunione dell'assise", ha concluso Emanuele Imprudente. "Mai i partiti avevano utilizzato l'approvazione del documento di programmazione-finanziario, il più importante per la vita amministrativa dell'Ente, per litigarsi e pianificare futuro e carriere politiche. E' palese come Renzi, per mezzo dell'esecutore e ispiratore D'Alfonso, abbia commissariato Cialente, Pezzopane e Lolli. C'è stata la precisa volontà politica di mettere in ginocchio la città per renderla schiava del volere di chi conta realmente dentro il Pd. Ma L'Aquila non è, e non permetteremo mai che sia, uno strumento in mano a D'Alfonso, che sta condizionando tutte le scelte come nessun altro Presidente di Regione ha mai provato a fare".
A margine della conferenza stampa, la notizia che i consiglieri hanno inteso condividere con i giornalisti presenti: "Stamane, in Commissione ambiente è arrivato il via libera alla istituzione della Commissione d'Inchiesta sulla ricostruzione. Con il senatore Arrigoni, coordinatore provinciale di 'Noi con Salvini', abbiamo lavorato al testo e proposto due emendamenti, entrambi approvati: il primo, estende la commissione d'inchiesta anche al controllo dei finanziamenti arrivati in città dopo che si è chiuso il periodo dell'emergenza; il secondo, ha posto all'attenzione della futura commissione l'affidamento dei lavori di puntellamento, nell'immediato post-terremoto, che erano stati tenuti misteriosamente fuori".