Sabato, 28 Maggio 2016 06:58

Un punto di vista dalla provincia abruzzese sulla riforma costituzionale

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di Marco Iasci* - Il governo Renzi ha approvato la riforma costituzionale [leggi il testo] su cui si gioca il suo futuro. Ma è davvero questo il punto su cui concentrare la nostra attenzione? Secondo me no. E allora su cosa ci dobbiamo concentrare? Innanzitutto dobbiamo capire perché ci interessa questa riforma.

Io sono tornato a vivere in Abruzzo da poche settimane, dopo aver studiato per anni a Roma e ho intenzione di restare qui a lungo. Dunque il mio intento è esprimere un punto di vista ancorato da qui, basato su ciò che leggo a partire da questa regione, dalla mia provincia che nessuno capisce bene come è stata cancellata o lo sta per essere (saranno cancellate grazie al nuovo art. 114 cost.). E qui emerge un punto, quello principale, secondo la mia lettura, degli articoli della riforma costituzionale. Si tratta del potere. La riforma costituzionale svuota di potere le istituzioni più vicine ai cittadini. Accentra l'autorità pubblica nelle mani dello Stato e del governo, che ha i suoi ministeri a Roma, scippando ai territori la capacità di prendere decisioni. Sarà chiaro a tutti come già il processo di integrazione europea ha eroso sostanzialmente la possibilità per i cittadini di contare qualcosa. Eppure questa riforma spacciata come la soluzione a tutti i mali del Belpaese non fa nient'altro che dare un'accelerazione e chiudere definitivamente questo processo.

Avete presente No Ombrina? Quel movimento vincente che ha distinto la nostra regione, la nostra provincia, i nostri comuni nel resto d'Italia? Ebbene quel movimento, se fosse passata un anno fa questa riforma costituzionale, non sarebbe riuscito a vincere. Non sarebbe stato possibile perché le istituzioni locali, che allora sono state costrette a seguire le indicazioni provenienti dalla mobilitazione dei cittadini, non avrebbero avuto la capacità di rappresentare la scelta espressa dalla popolazione e bloccare l'opera voluta dalle lobby petrolifere. Infatti il governo, con la nuova costituzione, sarà l'unico padrone delle sorti di milioni di cittadini sparsi sul territorio nazionale. Le scelte energetiche, le norme generali a tutela dell'ambiente saranno competenze esclusive dello Stato e non più condivise con le regioni. La salute dei cittadini, la bellezza di vedere paesaggi stupendi e la possibilità di abitare in territori sani non dipenderà più da ciò che scegliamo. Non ci sarà più la possibilità di opporsi alle scelte del governo se l'abbiamo votato ma nello specifico di una decisione che ci riguarda volessimo fargli capire che si sbaglia. Chissà cosa ne pensano gli elettori del PD che si sono opposti a Ombrina Mare.

E la disoccupazione? Quella giovanile? Con la riforma ci sarà crescita economica? Ovviamente no. La programmazione delle politiche attive per l'occupazione e la pianificazione dello sviluppo economico territoriale spetteranno allo Stato, cioè al Governo, mentre le Regioni saranno limitate a promuovere e organizzare praticamente le scelte che provengono da Roma. E così senza un salario minimo ci sarà il dilagare di tirocini gratuiti, offerte di lavoro pagate con voucher o a meno di cinque euro l'ora. Grazie al Jobs Act magari le statistiche sull'occupazione ci faranno credere che la crescita è ripartita, ma se saremo costretti a fare due lavori per guadagnare ciò che appena basta per sopravvivere allora l’unica cosa a crescere sarà di nuovo la nostra pena.

Ma almeno verranno dati i soldi alle Regioni per fare quelle poche cose che gli competeranno? I soldi arriveranno e si avrà autonomia di spesa per le politiche sociali solo se le regioni saranno "meritevoli", ovvero solo se ci sarà un equilibrio tra entrate e spese nel bilancio (nuovo art. 116 cost.). A me, che ho visto questa formula già utilizzata nell'ultima riforma dell'università italiana, si gela il sangue nelle vene. E' in questo modo che si è ampliata la diseguaglianza tra gli atenei del Nord con quelli del Sud, con questi ultimi penalizzati fino al livello di investimento per il diritto allo studio ridotto a un terzo dei primi. Applicato alle Regioni, questo metodo di distribuzione delle risorse significherebbe commissariare le istituzioni di gran parte del Sud Italia. E quindi niente possibilità di istituire il reddito di cittadinanza per le regioni? Ebbene no, l'unica cosa che valeva la pena costituzionalizzare non è nel testo della riforma. Niente reddito, niente democrazia, niente dignità.

E Italicum e modifica del senato non migliorano niente? Giudicate voi. Dico solo che la nuova legge elettorale non garantirà una maggioranza di governo stabile. Infatti i partiti che formeranno la lista vincente potranno continuare a litigare ponendo termine alla legislatura in qualsiasi momento. Quindi le promesse di Matteo Renzi non hanno basi solide. Inoltre il Senato, con membri e poteri ridotti, smette di essere un contrappeso all'autorità del governo nei conflitti con gli interessi delle popolazioni regionali. Mi direte che almeno si riducono i costi della politica. Si, meno di 150 milioni di euro. Ma se pensate ai Panama Papers, cioè all'evasione fiscale di 7.600 miliardi del tutto legale da parte di migliaia di super ricchi, tra cui centinaia di italiani, allora capirete che queste motivazioni sono un abbaglio colossale.

Ma quindi cosa dobbiamo fare affinchè i cittadini non finiscano di perdere quel poco di potere che hanno ancora? Innanzitutto essere comprensibili nella campagna per il No al referendum di ottobre. Dobbiamo evitare di perderci in tecnicismi come vedo fare da parte dei costituzionalisti nei programmi tv e nelle interviste ai quotidiani. Spero che questo approccio, quello di un punto di vista radicato al territorio, nel mio caso radicato alla provincia, radicato all'Abruzzo regione verde d'Europa, aiuti ad andare in questa direzione.

Trasformiamo questo referendum in un processo costituente. Facciamolo a partire dalla base della piramide sociale, e non dalla cima.

*studente di Scienze politiche e attivista abruzzese 

Ultima modifica il Sabato, 28 Maggio 2016 00:42

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