Dal gruppo consiliare di minoranza del consiglio comunale di Castel del Monte (L'Aquila), composto da Daniele Petricola, Ilaria Favro e Dante Aloisi, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:
"Dagli esordi di questo mandato, al di là dei proclami di rito sulla collaborazione, la maggioranza guidata da Luciano Mucciante, ha sempre scelto di amministrare in autonomia, nonostante un risultato elettorale che li ha visti prevalere per una manciata di voti".
"In un paese afflitto da importanti problematiche comuni alla stragrande maggioranza dei centri dell’entroterra aquilano, a farla da padrone è un modo di amministrare decisionista quanto dispotico, poco attento ai consigli dei cittadini e della controparte, che quando provano a dire la loro vengono additati come denigratori, faziosi e demagoghi. L’ultimo esempio riguarda la gestione del ricovero per anziani comunale".
"Sono ormai passati quasi due mesi, dal momento in cui la maggioranza, ha deciso di adottare un nuovo regolamento per la gestione della Casa di Riposo “Suor Orientina Germano”, con la motivazione di ridurre i costi di servizio".
"In particolare il nuovo regolamento modifica in modo radicale il funzionamento della lavanderia, prevedendo l’esternalizzazione di molta parte del servizio, con il rischio di determinare forme di disservizio per gli ospiti della struttura nonché una futura riduzione del personale attualmente impiegato".
"Il gruppo consiliare di minoranza, forte dell’avversione degli ospiti e dei loro familiari al provvedimento, ha cercato a più riprese di sensibilizzare la maggioranza a discuterne apertamente nel merito, attraverso un’assemblea pubblica, al fine di trovare soluzioni alternative e più condivisibili".
"In particolare ad oggi non risultano evidenti le motivazioni per le quali Sindaco e maggioranza hanno operato questa scelta, non si capisce in base a quale piano finanziario (tra l’altro dichiarato inesistente dalla stessa maggioranza) è stato previsto un risparmio sul servizio, ma soprattutto non si comprende il perché si vuole attuare tale modifica a tutti i costi, in barba all’opinione contraria di chi il regolamento lo subisce".
“Riteniamo che non si possa in nessun modo amministrare un paese, senza coinvolgere nelle scelte che lo interessano, chi rappresenta il 50% dei cittadini ed in particolare, come in questo caso, una delle parti più indifese della popolazione. Vigileremo ed agiremo affinché venga rispettata la volontà degli ospiti della Casa dell’Anziano e dei loro familiari.”