"La maggioranza di sinistra che governa il Comune di L'Aquila è sempre più allo sbando. Davanti alla incredibilmente e tardiva presa d'atto che per le attività produttive non ricomprese in aggregati abitativi i contributi non potranno essere superiori a 80 mila euro, il Sindaco Cialente dimostra di aver perso del tutto il polso della situazione. Dichiara di essersi fidato, non si capisce bene di chi e perché, scaricando le responsabilità sul legislatore, senza però chiarire come mai l'amministrazione non abbia sollecitato il governo ad intervenire per tempo. Non è da meno l'assessore Di Stefano, per il quale la colpa dei ritardi nella ricostruzione della città sono imputabili solo ai tecnici, senza fare nemmeno un minimo di autocritica sulle responsabilità politiche e gestionali dell'amministrazione comunale".
Lo dichiara Stefano Morelli, coordinatore comunale di Forza Italia.
"Come se non bastasse - aggiunge Morelli - la maggioranza rossa appare impegnata esclusivamente a continuare la guerra di posizionamento al suo interno e tra le componenti del Pd in vista delle prossime elezioni amministrative. In tutto questo marasma c'è solo una certezza: la sinistra ha aumentato le tasse comunali (TARI + 20%) e ha approvato un bilancio fasullo, costruito su una specie di assegno post datato promesso dal Governo. Bene hanno fatto i consiglieri comunali di FI e del centrodestra, nella conferenza stampa di ieri, a sottolineare la paralisi attuale della macchina amministrativa del comune, a denunciare il mancato trasferimento dei fondi da parte dell'esecutivo nazionale e il rischio di una futura inevitabile paralisi- visto che il fabbisogno del Comune è ben superiore ai 16 milioni di euro accordati. Speriamo, ma non ne siamo certi, che l'unica soluzione di Cialente e compagni non sia un nuovo aumento delle imposte comunali a carico dei cittadini".
Liris: "Su nomina Navarra centrosinistra aquilano servo di D'Alfonso"
Anche il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Guido Liris attacca il centrosinistra aquilano sulla vicenda della nomina di Tommaso Navarra a presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
L'atto di nomina di Navarra, nei giorni scorsi, è stata bloccato dall'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone.
"Sulla nomina di Navarra a Presidente del Parco" scrive Liris "la sinistra aquilana si dimostra serva di D'Alfonso: l'indicazione è stata bloccata dall'Anticorruzione di Cantone e non c'è alcuna posizione ufficiale di Cialente e compagni. Il Comune dell'Aquila per quasi il 50% del suo territorio ricade nel Parco: la scelta del Presidente, i dubbi inerenti la legittimità della stessa, l'opportunità/inopportunità di indicare un professionista che già ha avuto incarichi professionali dall'Ente Parco e, in ultimo, la provenienza territoriale (teramano, ancora una volta) sono solo alcune delle tematiche che dovrebbero riguardare da vicino l'amministrazione cittadina, dovrebbero vedere il Sindaco protagonista delle scelte, dovrebbero vedere l'amministrazione della città Capoluogo di Regione centrale nel dibattito in corso".
"In relazione" prosegue Liris "ai fitti carteggi (resi noti dai media, nei quali emergono tutti i dubbi dell'Anac sulla scelta di Navarra) tra Parco Gran Sasso e Autorità Nazionale per l'Anticorruzione non è consentito al Partito Democratico Regionale e, soprattutto, a quello aquilano rimanere in silenzio e nascondere la testa sotto la sabbia: è doverosa una posizione ufficiale! I cittadini aquilani hanno il diritto di conoscere i nomi dei responsabili di scelte a dir poco discutibili".
"Fino a che punto" conclude Liris "potrà mai arrivare questa sudditanza psicologica e amministrativa nei confronti del Presidente D'Alfonso e delle sue scelte? Cosa ne sarà del nostro territorio se l'amministrazione comunale dimostra quotidianamente di essere assente sui temi importanti, di non avere capacità contrattuale su scelte determinanti per il nostro futuro, di essere approssimativa e priva di programmazione?".