Mercoledì, 08 Giugno 2016 15:26

Tua, D'Alfonso nomina Dezio nel cda della società regionale dei trasporti

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Una nomina destinata a far discutere.

Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, ha nominato in seno al consiglio di amministrazione (cda) della Società unica abruzzese di trasporto (Tua) Spa Guido Dezio, fedelissimo del governatore fin dai tempi in cui quest'ultimo era sindaco di Pescara. La società fonde in un unico soggetto Arpa, Sangritana e Gtm.

Dezio si unisce agli altri quattro membri del cda: Luciano D'Amico, che è anche presidente, Evelina D'Avolio, Rodolfo De Laurentiis e Giovanni Di Vito.

Dezio è da anni sodale di D'Alfonso. Dal 2006 dirigente del Comune di Pescara - dopo aver vinto un concorso che scatenò un'inchiesta penale che si risolse con una sua condanna e una successiva assoluzione in Appello - balzò nuovamente agli onori delle cronache per l'arresto nel 2008, nell'ambito dell'inchiesta denominata "Housework" su presunte tangenti negli appalti pubblici al Comune di Pescara. Per la stessa inchiesta, scattarono le manette anche per lo stesso D'Alfonso, all'epoca sindaco della città adriatica.

Come per la vicenda del concorso, anche Housework si è definitivamente conclusa lo scorso anno, in Appello, con un'assoluzione per Dezio, D'Alfonso e gli altri imputati [leggi l'articolo].

Come questo giornale ha raccontato due anni fa [leggi gli articoli], dopo il terremoto del 2009 all'Aquila Dezio ha lavorato per un anno e mezzo come consulente nel Consorzio Stabile 99, dentro il quale trovavano spazio alcune delle imprese più importanti della messa in sicurezza e della ricostruzione post-sisma: la ravennate Acmar (titolare assieme ad Edilfrair ed Edimo del mega appalto dei sottoservizi in centro storico), la Cormas del costruttore aquilano Massimiliano Nurzia e la De Cesaris, dei pescaresi Massimo e Angelo De Cesaris, anch'essi coinvolti nel processo Housework e anch'essi assolti in primo e secondo grado.

Insomma, una sorta di ritorno in campo - stavolta in quello della dirigenza pubblica regionale - per Dezio, nonostante avesse dichiarato, all'indomani dell'elezione a governatore di D'Alfonso, di non voler continuare a seguire l'uomo con il quale aveva lavorato con fedeltà per anni: "Gli ho detto che seguirlo significa lavorare tantissime ore al giorno, spostarsi freneticamente, trascurare la famiglia e avere una tempra forte così come una resistenza fuori dal comune - aveva raccontato Dezio in un'intervista rilasciata a primadanoi.it nel giugno 2014 - al solo pensiero di dover fare oggi tutto questo mi rendo conto che non sarei affatto in grado. La mia vita è cambiata e sono cambiato anche io. Dunque gli ho detto: Luciano rimango a Pescara a fare il dirigente e a lavorare per il Comune". Evidentemente, ha cambiato idea (com'è legittimo che sia), accettando la proposta del presidente.

Chi non l'ha presa bene è invece l'opposizione di centrodestra. In una nota, i consiglieri regionali forzisti Mauro Febbo ed Emilio Iampieri si sono scagliati contro la nomina: "Il rinnovamento sempre invocato dal presidente D'Alfonso resta ancora un miraggio tanto più nella politica dei trasporti dove invece delle rivoluzioni per migliorare i servizi e ridurre i costi assistiamo ormai quotidianamente a un processo di pesanti penalizzazioni e proliferazione di ruoli e spese", hanno dichiarato.

"Non solo si aumenta il prezzo dei biglietti – hanno sottolineato Iampieri e Febbo - non solo si riducono le corse, non solo si preferisce nominare un direttore generale e un direttore del personale pescati all’esterno quando c'è una pletora di dirigenti che potevano ricoprire tali ruoli, il presidente D'Alfonso preferisce un folto consiglio di amministrazione dove colloca guarda caso un suo fedelissimo. Del resto se è vero che nulla di quanto era stato promesso si sta concretizzando, dopo la nascita di Tua a D'Alfonso va riconosciuto che degli amici non si è mai dimenticato".

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Giugno 2016 16:12

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