Sul lotto C della Variante Sud il Comune dell'Aquila prende tempo.
Il consiglio comunale ha approvato all'unanimità una mozione bipartisan, firmata anche da Cialente (che però al momento del voto aveva già lasciato l'aula), che impegna sindaco e giunta ad avviare, insieme alla Regione, un dibattito pubblico per discutere dell'opera, ribadendo, nel frattempo, “la netta contrarietà” a tutte le ipotesi progettuali proposte dall'Anas, compresa quella già approdata in conferenza dei servizi.
La mozione - la cui versione definitiva è stata smussata rispetto a quella circolata in un primo momento - in sostanza non fa altro che recepire la decisione del Comitato Via della Regione, che la scorsa settimana, caso senza precedenti, ha disposto la realizzazione di un'inchiesta pubblica. Decisione che i comitati contrari al progetto Anas hanno accolto come una vittoria e un implicito recepimento di alcune delle osservazioni da essi stessi avanzate.
Il confronto che Comune e Regione dovranno attivare con i territori, è scritto nella mozione, dovrà essere il più possibile inclusivo, andando a coinvolgere tutti i soggetti e i portatori di interesse, dagli operatori ecomomici ai comitati; dovrà svolgersi in tempi certi e secondo metodologie codificate, per evitare forme assembleari permanenti ma inconcludenti; e dovrà, infine, avvalersi delle competenze di soggetti terzi e indipendenti, che valuteranno la fattibilità dell'opera.
Solo al termine di questo processo “ saranno adottate le definitive decisioni”. L'ultima parola spetterà alla Regione. D'Alfonso si è detto disponibile a condurre in tempi rapidi l'inchiesta pubblica precisando però che a decidere, in ultima istanza, sarà lui.
I comitati parlano di “nuova importante vittoria” e di “epocale cambio di marcia”, anche se la mozione non sposa – e nemmeno menziona - l'ipotesi progettuale alternativa da essi proposta, che prevede, al posto della costruzione di un nuova infrastruttura, una messa in sicurezza della s.s. 17 mediante un allargamento della carreggiata e la realizzazione di sottopassi e complanari in prossimità delle frazioni.
Progetto che non convince i due attori più importanti di questa partita, vale a dire le comunità di Onna e S. Gregorio. Vincenzo Angelone, presidente della Pro Loco di Onna, in un'intervista pubblicata dal Messaggero, ribadisce: “Noi non siamo mai stati contrari all'allargamento della Statale 17 ma rileviamo alcune criticità che non so se siano state risolte. A Onna ci sono 5 nuclei familiari, con le rispettive abitazioni che insistono sulla statale e hanno attualmente un accesso a raso dalla stessa. Una volta allargata la strada e poste le barriere come rientreranno a casa loro?”.
Anche Cialente, nel suo intervento, ha ribadito la propria contrarietà alla proposta dei comitati, pur ammettendo la necessità di intavolare, con i cittadini e con i vari portatori di interesse, un confronto più aperto e trasparente rispetto a quello che c'è stato finora: “Quest'opera” ha detto Cialente “si chiama Variante Sud perché, come dice il nome stesso, è una strada alternativa alla statale 17, diventata ormai una strada urbana. Il progetto dei comitati è una cosa diversa e comunque comporterà altri tipi di problemi. La Variante resta un'infrastruttura necessaria. Se non si dovesse fare, L'Aquila rimarrebbe ancora di più isolata e tagliata fuori dai collegamenti con Pescara, visto che quando sarà realizzata la Teramo mare per andare a Pescara nord dall'Aquila ci vorrà un'ora”.
La nota dei comitati
Nuova importante vittoria dei comitati riuniti, delle associazioni e dei gruppi civici che da mesi si oppongono in modo costruttivo all’ipotesi di tracciato Anas prescelto quale lotto C di variante Sud.
Dopo il risultato epocale, unico in Abruzzo, ottenuto presso il Comitato VIA che ha indetto l’inchiesta pubblica, i comitati e le associazioni plaudono l’importante risultato ottenuto oggi presso il Consiglio Comunale dell’Aquila che all’unanimità ha votato la mozione depositata dai consiglieri comunali Perilli e Masciocco e sottoscritta da numerosi consiglieri di maggioranza e opposizione che, in sostanza, ribadisce la netta contrarietà a tutte le ipotesi di variante sinora proposte dall’Anas e promuove venga costruito un reale processo partecipativo che conduca a un’effettiva co-progettazione del tracciato con le comunità locali, attraverso metodi codificati di partecipazione.
Si segna oggi, pertanto, un epocale cambio di marcia nelle aule del Consiglio Comunale dell’Aquila. I consiglieri di maggioranza e opposizione decidono all’unanimità di superare le vecchie logiche dell’emergenza impositive e contrarie a ogni normativa comunitaria che richiedono invece, per questo genere di opere infrastrutturali così importanti, un reale coinvolgimento delle comunità locali attraverso un’attenta valutazione di impatto sociale e ambientale, supportate da una valutazione ambientale strategica che sappia analizzare l’opera calandola nel contesto economico, culturale e sociale specifico dei territori coinvolti dall’intervento, rispondendo realmente, attraverso una pianificazione integrata e negoziata, ai fabbisogni delle popolazioni locali nel rispetto e nella tutela dell’ambiente e dei siti di interesse archeologico e storico-culturale.
I comitati, pertanto, invitano il Sindaco Massimo Cialente a rispettare la volontà espressa all’unanimità dal Consiglio Comunale dell’Aquila, perché questa sia correttamente rappresentata nei prossimi tavoli tecnici con il Cipe, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione e l’Anas. Più nel dettaglio si chiede che il processo partecipativo sia di fatto regolamentato come indicato dai protocolli internazionali, e prescritto dalle normative vigenti (vedi giudizio del Comitato VIA regionale del 7 Giugno 2016) e guidato da attenta valutazione ambientale e sociale come giustamente sottolineato e messo a verbale durante il dibattito consiliare, dal Consigliere di maggioranza Enrico Perilli.
Italia Nostra – Sez. L’Aquila; Salviamo la Piana e Comito civico Barisciano e frazioni; Archeoclub L’Aquila; Panta Rei; Centro di educazione ambientale Torre del Cornone -ILEX-; Appennino Ecosistema; Comitato No Biomasse, Terra dei Figli –Monticchio-; La Fiaccola –Vincenzo Masci (Montichio)-; Comitato Salviamo Marinaro di Fossa; Tracturo3000; gruppo civico Un’Altra Regione.