E' stata approvata nel pomeriggio, in Commissione, a seguito di una seduta lunghissima, la legge regionale firmata dal Consigliere delegato Camillo D'Alessandro che riorganizza il sistema pubblico locale dei trasporti.
Una legge - ha sottolineato D'Alessandro - che introduce, tra l'altro, importanti agevolazioni. E in particolare, "1 milione di euro verrà garantito per esentare dal pagamento degli abbonamenti i ragazzi con un reddito familiare entro 15000 Euro Isee; 500 mila euro serviranno invece ad abbattere del 50% il costo del trasporto pubblico per gli inoccupati/disoccupati che partecipano a progetti di formazione, riqualificazione, inserimento nel mondo del lavoro".
Nei prossimi anni - la promessa del Consigliere regionale democrat - "aumenteremo le risorse e, così, anche gli utenti che potranno godere delle agevolazioni, ma potremmo farlo mano mano che aggiustiamo i conti sfasciati - ha inteso ribadire - tagliando sprechi, eliminando gli autobus che viaggiano vuoti: risparmi che utilizzeremo per aiutare oggi gli studenti, in futuro pensionati con reddito minimo e categorie con maggiori difficoltà".
Insomma, "dopo la nascita di Tua e la razionalizzazione delle corse degli autobus sul territorio, ora passiamo alla terza fase della riforma mirata a rilanciare, potenziare e incentivare il trasporto pubblico regionale", ha ribadito D'Alessandro.
In trincea le opposizioni, con centrodestra e Movimento 5 Stelle che non hanno mancato di criticare, pure aspramente, la legge portata in Commissione e che, ora, verrà discussa in Consiglio regionale. Per il paventato aumento delle tariffe, in particolare, che potrebbero schizzare in su del 15%.
"Una battaglia durissima quella di oggi in commissione per contrastare il progetto di legge sul trasporto pubblico locale presentato da Camillo D’Alessandro col fine di aumentare le tariffe e ridurre le corse", le parole dei consiglieri pentastellati Riccardo Mercante e Gianluca Ranieri. "Un provvedimento inaccettabile da parte di un Governo regionale che non si fa alcuno scrupolo quando si tratta di mettere mano alle tasche dei cittadini abruzzesi o quando si tratta di ridurre prestazioni o servizi essenziali".
M5S ritiene la legge "fortemente ingiusta" e penalizzante, piuttosto, il traporto pubblico locale. "E' inaccettabile, innanzitutto, la possibilità di prevedere un aumento fino al 15% delle tariffe in un periodo di crisi economica ed occupazionale che non ha precedenti. Ed altrettanto inaccettabile è la riduzione delle tratte soprattutto quando tale riduzione va a colpire aree interne o svantaggiate, rendendo praticamente impossibile per i residenti ogni possibilità di spostamento", hanno proseguito Mercante e Ranieri.
Proprio per questo, i pentastellati hanno presentato due emendamenti, entrambi approvati, che, dicono, "miglioreranno in maniera decisiva la legge. Il primo consentirà di dare avvio alla lotta contro l’evasione tariffaria, una vera e propria piaga del trasporto pubblico che comporta per la nostra Regione la perdita ogni anno del 20% degli introiti, circa 6 milioni di euro. Una cifra enorme che finisce col gravare ancora una volta sui cittadini che potrebbero usufruire di servizi migliori ed a prezzi più bassi. Il secondo emendamento permetterà, invece, di porre un freno al taglio indiscriminato delle tratte, prevedendo che nella rimodulazione delle stesse si debba comunque tenere conto della grandezza del bacino di utenza e delle condizioni orografiche delle aree interessate. Modifiche fondamentali – hanno concluso Mercante e Ranieri – che andranno ad incidere in maniera decisiva sul trasporto pubblico locale migliorandolo a servizio dei cittadini. Un risultato che ci da grande soddisfazione e che ci ripaga senza alcun dubbio di tutto il lavoro e l’impegno profuso per l’Abruzzo".