Circolazione su strada e fuori strada in montagna. Sono questi i punti caldi della Proposta di Legge n. 251 che domani approderà in Consiglio Regionale per il voto finale. Se approvata la legge consentirà a chiunque, in qualsiasi orario, di circolare liberamente su strade sterrate.
In particolare, il secondo articolo della legge andrebbe a modificare la Legge Regionale n. 3 del 2014 all'articolo n. 45 che disciplina l'accesso dei mezzi motorizzati nei boschi, sui pascoli e sulle piste forestali. Mentre nei boschi e sui pascoli resta proibita la circolazione e la sosta di mezzi meccanici motorizzati ad accezione di alcuni casi particolari, come le esigenze di pubblica incolumità, "sulle strade e piste esistenti comunque carrozzabili - si legge sul verbale della Regione - è sempre consentita la circolazione di mezzi meccanici anche motorizzati e l'eventuale sosta degli stessi sulle aree ricomprese entro 5 metri dalla carreggiata".
La proposta ha suscitato non poche polemiche da parte degli ambientalisti ed esperti del settore. Secondo La Stazione Ornitologica Abruzzese si tratta di "un provvedimento assurdo" che va nella direzione opposta del Piano Regionale Antincendio Boschivi, approvato proprio dal Consiglio Regionale. La legge, inoltre, potrebbe favorire incendiari e bracconieri, considerati "un problema atavico" che determina gravissimi problemi ambientali e di rischio per la pubblica incolumità.
"Già è difficile - scrivono in una nota - prevenire il bracconaggio e gli incendi boschivi, figurarsi se sarà possibile farlo con tale norma. Ad oggi se uno gira su una sterrata chiusa alle 3 di notte è perseguibile (con una multa) e può diventare oggetto di attenzione da parte della Forestale o di altri corpi di sorveglianza. Invece con questa norma chiunque potrà andare dappertutto e viene meno qualsiasi deterrenza per fenomeni odiosi e addirittura distruttivi".
"In Trentino Alto Adige - ricordano - hanno vietato da decenni l'accesso alle strade forestali. L'Abruzzo ci è arrivato nel 2014, dopo che il Piano Antincendio Boschivi del 2011 aveva evidenziato l'urgenza di provvedere ad una regolamentazione dell'accesso alle strade forestali, considerato come un obiettivo prioritario".
"Facciamo appello ai consiglieri regionali - concludono - affinché sia stralciato l'Articolo 2 della Norma votata in consiglio".
All'appello si unisce - oltre che la Federparchi Abruzzo e le Aree Protette Abruzzesi - anche il WWF che fa notare come la votazione si trovi in concomitanza con l'Overshoot day, giorno in cui la domanda annuale dell'umanità di risorse naturali supera quello che la Terra può produrre nell'intero anno.
"Ricordiamo ai consiglieri di quella che si autodefinisce regione verde d'Europa - scrivono in una nota - che la limitazione esistente che consente l'accesso solo a determinate categorie e per specifiche finalità non rappresenta un capriccio degli ambientalisti ma una precisa necessità legata alla tutela di habitat e specie che sarebbero danneggiate direttamente e indirettamente dalla eventuale modifica della norma".
Il riferimento è alla sopracitata Legge n. 3 del 2014 (Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo). La legge disciplina l'accesso dei mezzi motorizzati sulle piste forestali. Si tratta di strade sterrate che spesso si inerpicano in luoghi selvaggi e di estremo valore ambientale e naturalistico. Ovviamente la legge attuale consente sempre l'accesso agli aventi diritto (boscaioli, pastori, agricoltori) e, previa autorizzazione, ad altri soggetti con adeguate motivazioni.
Anche il Ministro dell'ambiente, Gian Luca Galletti ha recentemente sollecitato la Regione Abruzzo perché dia piena attuazione alla legge in questione dal momento che, fa sapere il WWF, sono due anni che si attende ormai da 2 anni, il regolamento attuativo. (sil. sa.)