Lunedì, 16 Settembre 2013 12:34

Progetto Case: i proprietari non pagheranno affitto, solo quota 'condominiale'

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Non si placano le polemiche scatenate dalla ventilata possibilità che si richieda il pagamento di un affitto negli alloggi del Progetto Case. Dopo l'annuncio dei nuovi criteri di assegnazione, il sindaco Massimo Cialente ha pubblicato su Facebook la proposta di delibera che, con l'assessore alla popolazione Fabio Pelini, intende portare in Giunta, per poi sottoporla all'approvazione del Consiglio Comunale. 

Citando l'art. 53 della Costituzione (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”), il Sindaco ha annunciato una revisione definita “necessaria, giusta e trasparente” dei criteri per il pagamento dell'affitto nei Progetti CASE, e anche nei MAP e nei fitti concordati.

Il punto nodale intorno al quale si articola la proposta di Cialente e Pelini è la differenziazione del pagamento in base al valore ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), un indicatore che tiene conto di reddito, patrimonio (mobiliare e immobiliare) e delle caratteristiche di un nucleo familiare (per numerosità e tipologia). Chi ha fatto domanda almeno una volta nella vita per una borsa di studio universitaria lo conosce bene: l'ISEE va presentato per il calcolo dell'ISEEU (indicatore simile ma riferibile allo studente universitario).

“Un cassintegrato che prende 751,00 euro al mese, se ha un figlio, ha un ISEE di appena 5312,75 euro. Un pensionato al minimo con 495, 43 euro al mese , solo, ha un ISEE di 6440 euro. Con 1500 euro di reddito al mese, moglie e marito hanno un ISEE di 16.019,11 euro. E così via. Chi vuole avere un quadro completo, può andare, come ho fatto io, ad un Sindacato e farsi dare lo schema”, sottolinea Cialente.

Per quanto riguarda il tariffario, il riferimento diventerebbe la stipula dei patti territoriali, accordo sul prezzario tra l'Unione dei Piccoli Proprietari (UPPI) e il sindacato degli inquilini, che regolano il mercato in base a parametri fortemente diversificati. Sulla base dei patti, il Sindaco propone dunque una riduzione basandosi sulle tabelle degli indicatori ISEE:

ISEE inferiore a 7.000 euro: 25 euro/mese di affitto;
ISEE fra 7000 e 9000: 50 euro/mese;
ISEE fra 9000 e 12000: 100 euro/mese;
ISEE tra 11000 e 13000: 200 euro/mese;
ISEE superiore a 13000: affitto mensile secondo i patti territoriali.
 
Non solo. Cialente ha lanciato anche un appello agli inquilini che occupano gli alloggi saltuariamente: “Da adesso in poi, chiederemo anche l'intervento della Guardia di finanza. Chi non ha bisogno dell'appartamento lo restituisca. Anche perché ora, partendo i controlli, chi non rispetta le regole andrà incontro a pesanti sanzioni”, ha tuonato il primo cittadino.

L'affitto, ha chiarito, non sarà richiesto ai proprietari di casa inagibile che dovranno garantire solo una quota condominiale di compartecipazione alle spese di manutenzione. Valutate in oltre 9milioni di euro. "Queste persone anche prima del terremoto pagavano una quota condominiale, o no? È vero che molti pagano un mutuo su una casa inagibile, ma è pur vero che si ritroveranno un'abitazione di grande valore quando sarà ricostruita".

Il sindaco Cialente ha poi ricordato, sempre su Facebook, che "gli sfollati con case E che sono ricoverati nelle case del fondo o in fitti concordati, pagano regolarmente, sin dal primo giorno di ingresso, il condominio, anche con costi notevoli. Addirittura molti sfollati, a parte, pagano il garage, a prezzi alti".

Nel frattempo, i commenti sul “diario” del Sindaco sono tanti, anche perché il tema è caldo. In un periodo di profonda crisi come questo, gli appartamenti del Progetto CASE sono molto ambiti da giovani coppie e precari, e le domande per un alloggio dopo i nuovi criteri di assegnazione crescono di giorno in giorno. Tanto da costringere l'assessore Pelini ad una nota, per chiarire che "con la nuova delibera sono stati assegnati 52 alloggi, di cui 21 alle nuove coppie, 21 ai cosiddetti casi di fragilità sociali, 3 a famiglie fuori dal Comune, 2 a nuclei monoparentali, uno a un inquilino Ater con casa classificata B o C in aggregato, uno a un nucleo a cui non era stato riconcesso l'alloggio dal proprietario e 3 alloggi a badanti. Il tutto portando avanti l'attività ordinaria, come prevede la delibera". Ad oggi, ha aggiunto l'assessore, è necessario però chiudere i termini di presentazione delle domande per qualche settimana, per dare una risposta a tutti i nuclei in attesa.

 

Ultima modifica il Martedì, 17 Settembre 2013 14:32

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