Sabato, 01 Ottobre 2016 16:23

Elezioni 2017, Forza Italia: salgono le quotazioni di Carla Mannetti

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Forza Italia inizia a muovere le proprie truppe per tentare di riconquistare il Comune dell'Aquila dopo dieci anni di governo di centrosinistra.

Dopo l'incontro di qualche giorno fa tra Giorgio De Matteis e il senatore Fabrizio Di Stefano - nel quale, come ha raccontato Lili Mandara nel suo blog, si sono iniziate a gettare le basi per una candidatura di Carla Mannetti - ieri, all'Aquila, si è svolta, in un'abitazione privata, quella di Guido Liris, lontano da occhi indiscreti, una nuova riunione, alla quale hanno partecipato tutti i principali esponenti locali del partito e anche qualche big nazionale.

Tra i presenti infatti c'erano: i consiglieri comunali Guido Liris, Vito Colonna e Roberto Tinari; gli ex consiglieri comunali Corrado Sciomenta e Luigi Di Luzio; il coordinatore comunale Stefano Morelli; il sindaco di Navelli Paolo Federico; il consigliere regionale Emilio Iampieri; la senatrice Paola Pelino; l'ex presidente del consiglio regionale, attuale coordinatore regionale del partito, Nazario Pagano.

Non c'erano né la Mannetti né, anche se era atteso, Fabrizio Di Stefano. Il senatore teatino ha dato forfait all'ultimo ma sembra che la sua assenza non sia stata dovuta alla presenza di Pagano. Com'è noto i due, in passato, non hanno avuto rapporti idilliaci ma chi li conosce bene giura che negli ultimi tempi sia tornato il sereno.

Nella riunione si è parlato della situazione aquilana - sia della ricostruzione che degli scenari politici - e di come quelle dell'anno prossimo siano elezioni alle quali tutti, nel partito - dai vertici nazionali, a iniziare da Silvio Berlusconi, a quelli regionali - tengono tantissimo.

L'Aquila è pur sempre un capoluogo di regione ed è una città sulla quale il Cavaliere, nel dopo terremoto, puntò molto per ottenere consenso e rilanciare un'immagine che, per via del quadro macroeconomico dell'epoca, delle frizioni con gli alleati di allora e di alcuni scandali legati alla sua vita privata, si stava appannando.

Che Berlusconi rivendichi la gestione dell'emergenza post sisma aquilana come uno dei suoi principali successi politici si è visto anche in questi giorni nei servizi che le reti Mediaset hanno dedicato all'ex premier in occasione del suo ottantesimo compleanno. Non ce n'è stato uno che non abbia parlato del miracolo aquilano.  

Tornando alla riunione di ieri sera, non è emersa nessuna novità sostanziale rispetto a un paio di mesi fa, quando il coordinatore comunale di Forza Italia, Stefano Morelli, aveva spiegato, in un'intervista a NewsTown, quale sarebbe stata la strategia di avvicinamento del partito all'appuntamento elettorale del prossimo anno. Strategia fondata su alcuni punti fermi: programma; coalizione allargata; sondaggio di opinione (di quelli che piacciono tanto al Capo) per testare il gradimento elettorale dei papabili candidati; no primarie, come nella tradizione del centrodestra.

“La partita è ancora tutta da giocare” dicono gli azzurri. La rosa di nomi che verrà sottoposta all'atteso sondaggio Ghisleri è tutt'altro che blindata. L'intento è quello di arrivare a una candidatura il più possibile condivisa, in grado di ricompattare tutto il centrodestra in una coalizione a trazione forzista e tenere dentro, però, tutti, dagli ex democristiani ai salviniani.

“Non abbiamo preclusioni nei confronti di nessuno” afferma un autorevole esponente del partito “né rispetto a eventuali candidati di altri partiti né rispetto a candidati provenienti dalla società civile. Al momento, però, fare dei nomi è prematuro”.

Da giorni, però, di nomi ne circolano con insistenza due: quello di Luca Ricciuti e, come detto in apertura, quello della dirigente regionale ex An Carla Mannetti.

Le quotazioni di quest'ultima sarebbero in aumento, anche perché Ricciuti avrebbe già detto di no. La Mannetti, invece, avrebbe il profilo giusto: fa politica da tanto tempo; venendo da An, sarebbe una candidata in grado di risvegliare il voto di appartenenza dell'elettorato di destra (anche se ultimamente ha ceduto a qualche lusinga dalfonsiana); soprattutto, è molto amica sia di Nazario Pagano che di Giorgio De Matteis ed è stata molto legata, in passato, anche a Fabrizio Di Stefano, con il quale, però, come racconta sempre Lili Mandara, non si parla da due anni.

Al momento è questa l'unica tessera del puzzle ancora da sistemare, il particolare che fa essere prudenti i vertici forzisti circa una candidatura della dirigente regionale, che altrimenti sarebbe quasi scontata. Ma in politica, si sa, le vecchie ruggini si dimenticano in fretta. Il tempo per ricucire i rapporti tra Carla Mannetti e Fabrizio Di Stefano c'è tutto.

Ultima modifica il Domenica, 02 Ottobre 2016 22:43

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