Pietro Ichino per il sì, Massimo D'Alema per il no.
Entra nel vivo anche all'Aquila la campagna elettorale per il referendum sulla riforma costituzionale in programma il 4 dicembre.
Il giuslavorista senatore del Pd sarà in città questa sera (martedì 4 ottobre) per partecipare a un dibattito che si terrà alle 20:30 presso la locale sede Ance (Associazione nazionale costruttori), in viale Alcide De Gasperi.
A dialogare con Ichino per esporre le ragioni del sì ci saranno anche la senatrice dem Stefania Pezzopane, il segretario regionale del Pd abruzzese Marco Rapino e Gianluca Cervale, membro della segreteria aquilana e del comitato per il sì.
Quest'ultimo, costituitosi ufficialmente nel maggio scorso, annovera, al proprio interno, oltre alla Pezzopane e a Cervale, anche consiglieri comunali e provinciali (Tonino De Paolis, Fabrizio D'Alessandro), sindaci (Francesco Di Paolo, primo cittadino di Barisciano) e esponenti del partito come l'ex segretario comunale Francesco Iritale, Valentina Raparelli e lo psichiatra Vittorio Sconci.
Ma a mobilitarsi è anche l'altro fronte, quello del no, che sta ingrossando le fila con il passare delle settimane.
Dopo la nascita, in primavera, del comitato Io voto no (espressione dei movimenti civici e ambientalisti e dei partiti a sinistra del Pd) e di quello del centrodestra, la scorsa settimana si è costituito ufficialmente anche il comitato regionale Scelgo No che raggruppa principalmente membri del Pd (all'Aquila ne fanno parte, tra gli altri, l'ex segretario Fabio Ranieri e il consigliere comunale Giorgio Spacca) e che fa capo, a livello nazionale, all'omonimo comitato presieduto da Guido Calvi e il cui rappresentante di spicco è Massimo D'Alema.
Proprio D'Alema sarà all'Aquila il 24 ottobre alle 17, in un incontro che si terrà sempre all'auditorium Ance.
Come detto, i primi a partire erano stati, a marzo, gli aderenti al comitato Io voto no guidato, nelle vesti di referente per il coordinamento comunale e provinciale, da Paolo Della Ventura di Possibile (ex Pd). Di questo ampio schieramento sono entrati a far parte anche Rifondazione comunista (con il consigliere comunale Enrico Perilli e l'assessore Fabio Pelini), Sel (con l'assessore Betty Leone e il consigliere comunale Giustino Masciocco), comitati e associazioni (dai No Triv all'Arci) nonché il vice sindaco dell'Aquila Nicola Trifuoggi.
Fu proprio per iniziativa del comitato che, a marzo, venne approvata, in consiglio comunale, una mozione (a firma Masciocco/Perilli) che bocciava il ddl Boschi, in quanto contenente (così era scritto nel testo del documento) una “deriva autoritaria”, e impegnava “il presidente del Consiglio a farsi promotore di tale posizione espressa dall’assemblea, inviando l’atto ai Presidenti della Camera e del Senato, ai capigruppo parlamentari e all’Anci nazionale”.
Con 15 voti favorevoli, 11 contrari e 2 astensioni, la mozione passò con il sì, tra gli altri, del presidente dell'assembla Carlo Benedetti e dei consiglieri di opposizione (non solo quelli di centrodestra, anche dei civici e di Angelo Mancini). Cialente, in quell'occasione, si astenne ma non è un mistero per nessuno che il primo cittadino dell'Aquila non faccia parte della schiera dei sostenitori della riforma. Posizione, del resto, condivisa da una buona fetta del Pd aquilano, la cui segreteria non è certo filo renziana.
Attivi, per il no, anche i Cinque Stelle - che hanno fatto partire, la scorsa settimana, un tour che li porterà a battere praticamente tutto l'Abruzzo -, il centrodestra – che, con Noi con Salvini, Forza Italia e Fratelli d'Italia, ha dato vita, a maggio, a un comitato regionale per il no che nelle prossime settimane si articolerà anche con propaggini territoriali – e anche gli studenti delle scuole medie e superiori, che proprio oggi terranno a battesimo il neonato comitato Studenti per il no - fondato dai gruppi Unione degli studenti (Uds) e Link - Studenti indipendenti - con un'assemblea cittadina che si terrà nello spazio sociale CaseMatte, all'interno dell'ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.