"Con la costituzione del 'Comitato comunale', inizia una nuova fase per Forza Italia: vogliamo dare, infatti, un segnale di apertura alla città, chiedendo una partecipazione fattiva e concreta".
Parola di Stefano Morelli, coordinatore comunale dei forzisti che si sono ritrovati all'Hotel Castello per presentare un comitato "molto largo, fatto di tanti giovani e di professionalità che vogliono mettersi al servizio della città": componenti di diritto il capogruppo in Consiglio Guido Quintino Liris, il consigliere Roberto Tinari, il sindaco di Navelli Paolo Federico e Luca Ricciuti, indicato da molti come possibile candidato a sindaco. Con loro, una cinquantina di componenti di nomina, nomi più o meno noti del dibattito pubblico cittadino: tra gli altri, Andreina Pellegrini, Fabio Giurina, Roberto Junior Silveri, Filippo Petrocco, Leonardo Scimia, Sabrina Di Cosimo, Domenico Totani, Angela Cocciolone, Daniela Ianni. "Il Comitato si riunirà almeno una volta al mese - ha assicurato Morelli - e si dividerà in tavoli tematici di lavoro per arrivare alla scrittura di un programma elettorale condiviso. Solo dopo, si potrà parlare di nomi".
"Al momento opportuno - ha sottolineato il coordinatore cittadino, senza sbottonarsi - organizzeremo un sondaggio d'opinione per testare il gradimento elettorale dei papabili candidati".
La rosa dei nomi che verrà sottoposta ai cittadini aquilani non è affatto blindata, anzi "l'intento è aprirsi alle altre forze partitiche e civiche d'area". D'altra parte, per Forza Italia "è imprescindibile che il centrodestra si presenti unito, all'appuntamento elettorale", ha aggiunto Guido Quintino Liris. "Non vedo grande senso di responsabilità delle altre forze di centrodestra" ha sottolineato poi, definendo inaccettabile "qualsiasi fuga in avanti: per quanto ci riguarda, siamo pronti piuttosto ad un passo indietro, pur di vincere le elezioni. Mostrarci divisi veicola l'idea che si sia deciso di perdere: al contrario, siamo stanchi di stare l'opposizione anche perché siamo nati come forza di governo e la volontà è di tornare a governare".
Niente primarie, però. O almeno, Forza Italia si mostra piuttosto scettica, e non è una novità: "Non fanno parte del nostro dna - ha tagliato corto il coordinatore cittadino - certo è che se arrivasse una indicazione diversa dal livello nazionale ne prenderemo atto. Se ne può parlare, ma non è di certo l'unico metodo possibile per scegliere il candidato sindaco e, dove sperimentate, qui in Abruzzo, non sono state affatto fortunate, si pensi a Lanciano e Vasto".
Tra il pubblico in sala Biagio Tempesta, l'ultimo sindaco di centrodestra, accolto con un applauso dai simpatizzanti forzisti, che non ha voluto, tuttavia, prendere la parola. Ai microfoni di NewsTown, non ha affatto escluso la possibilità di scendere in campo però, qualora ci fossero "presupposti seri e corretti". Una provocazione? Chissà. Di nomi, come detto, non si è parlato. Di temi, piuttosto. "La situazione in città è tragicomica", ha incalzato Morelli. "Sembra di essere tornati agli ultimi mesi della Giunta guidata da Antonio Centi. L'amministrazione è soporifera sui temi del lavoro, del turismo e sulla ricostruzione, che pure va da sé, manifesta persino la capacità di rallentare i processi. Abbiamo sentito l'assessore Pietro Di Stefano lanciare strali a tecnici e progettisti, mai fare autocritica. In realtà, a seguito del grandioso lavoro di Silvio Berlusconi per la prima emergenza, il centrosinistra non ha mostrato alcuna capacità di gestione dei processi, con il risultato che le frazioni sono ancora all'abbandono e, in centro storico, sul 75% delle volumetrie totali non sono ancora partiti i lavori. Si può e si deve accelerare, eliminando le lentezze che il Comune dell'Aquila sta alimentando".
Dunque, sin da stasera inizierà una fase d'opposizione in Consiglio comunale ancor più dura "oltre che di azione, in città, per spiegare cosa non va e come intendiamo risolvere i problemi". Morelli ha quindi annunciato un intervento, deciso, sul rilancio del Gran Sasso: "Dovesse passare il Piano Strategico così com'è, non si potrebbero più realizzare impianti e la nostra montagna sarebbe destinata a morte certa: basta con l'ideologia di una certa sinistra che sui temi ambientali manifesta ancora un atteggiamento retrogado, noi vogliamo gli impianti sciistici", ha chiarito il coordinatore cittadino di Forza Italia.
Non manca un affondo alla 'triade', a Massimo Cialente, Stefania Pezzopane e Giovanni Lolli che "hanno attraversato tutte le fasi della repubblica: sono stati comunisti e post comunisti, poi democratici, oggi renziani e, perduto il referendum, post renziani. Si scambiano le poltrone, questo ha fatto la triade negli anni. Abbiamo il dovere morale di mandarli a casa". La chiamata è epocale, "e l'enfasi non è una dimostrazione di retorica", il convicimento di Liris. "Siamo chiamati come cittadini aquilani a mobilitarci contro un centrosinitra che, in 10 anni, ha occupato tutti i posti di potere che poteva occupare con i soldi della ricostruzione, dalle banche alle società sportive". E "abbiamo la fortuna di avere le mani libere", ha aggiunto Morelli: "sia i vertici nazionali che regionali, a partire da Silvio Berlusconi, tengono moltissimo alle elezioni aquilane, e ci hanno chiesto di essere parte attiva nei prossimi mesi".
Come a dire che non ci saranno ingerenze, e Liris ha voluto ribadirlo con ancora maggiore chiarezza: "Ogni decisione passerà dal tavolo aquilano, che arrivino da Pescara, Chieti o Teramo, e non permetteremo scambi di favore con altri partiti politici".