"A Roccaraso non sanno quello che fanno, la storia del Gran Sasso dal punto di vista culturale è differente e va considerata". Sono queste le parole pronunciate ieri dal presidente del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, Domenico Nicoletti, nella giornata di apertura del Festival della Montagna dell'Aquila [leggi l'articolo].
Un'affermazione ascoltata anche da Francesco Di Donato, sindaco di Roccaraso (L'Aquila) e presente all'incontro di ieri nell'Auditorium del Parco. Il primo cittadino del comune montano ha inviato così una nota durissima contro Nicoletti e le sue parole: "Roccaraso è da tempo un consolidato modello di benchmark turistico che tutti dovrebbero guardare co grande attenzione, compresi quelli che hanno le responsabilità gestionali del Gran Sasso", inizia il comunicato, riportato dal quotidiano teleaesse.it.
"Quest'anno - continua Di Donato - ci presenteremo all'apertura della nuova stagione sciistica invernale con due nuova cabinovie a dieci posti, col più grande impianto italiano di innevamento programmato, con un tasso di sicurezza delle piste che è aumentato ulteriormente. Questi sono i fatti di Roccaraso, che con un comprensorio che offre più di 100 chilometri di piste interamente collegati rappresenta il bacino sciistico più grande ed attrezzato dell'Appennino e l'unica vera alternativa alle stazioni alpine". (m. fo.)
La nota completa di Francesco Di Donato
Roccaraso è da tempo un consolidato modello di benchmark turistico che tutti dovrebbero guardare co grande attenzione, compresi quelli che hanno le responsabilità gestionali del Gran Sasso.
Le parole al vento che ho sentito al Festival della Montagna non aiutano la crescita del turismo abruzzese e soprattutto mi aiutano a capire come mai da anni i progetti di sviluppo del comprensorio aquilano restano sempre avvitati in dibattiti sterili ed infiniti.
Quest'anno ci presenteremo all'apertura della nuova stagione sciistica invernale con due nuove cabinovie a dieci posti, col più grande impianto italiano di innevamento programmato, con un tasso di sicurezza delle piste che è aumentato ulteriormente. Questi sono i fatti di Roccaraso, che con un comprensorio che offre più di 100 chilometri di piste interamente collegati rappresenta il bacino sciistico più grande ed attrezzato dell'Appennino e l'unica vera alternativa alle stazioni alpine.
E' giunta l'ora che tutte le istituzioni, a cominciare dalla Regione, dedichino al nostro comprensorio le stesse risorse che sono state destinate al Gran Sasso in tutti questi anni. Chi parla di turismo senza competenze e utilizzando solo i soldi dei contribuenti, può venire a vedere come a Roccaraso noi e i nostri operatori da anni progettiamo uno sviluppo della nostra stazione che è moderno, sostenibile dal punto di vista ambientale, abbatte le barriere architettoniche, è virtuoso dal punto di vista economico e che anche quest'anno darà dei riscontri straordinari in termini di presenze.