Mercoledì, 23 Novembre 2016 14:09

Forza Italia, Carfagna a L'Aquila per il No. Tempesta: "Tentativo di colpo di Stato"

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Arriverà Mara Carfagna a L'Aquila, per sostenere le ragioni del No al referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo; con lei, l'onorevole Antonio Martusciello. Appuntamento fissato per domenica 27 novembre, alle 18, all'Auditorium Ance.

Ad annunciarlo è il comitato cittadino di Forza Italia: "Sosteniamo il No convintamente, al livello nazionale e locale", ha sottolineato il capogruppo forzista in Consiglio comunale, Guido Quintino Liris. "L'evento di domenica prossima però, tra gli altri che stiamo organizzando, serve anche a mostrare alla città che il nostro partito non ha soltanto idee da offrire, ma risorse, uomini e progetti".

"Diciamo No ad una riforma pasticciata - ha aggiunto - che non porta i tagli promessi, e non lo certifichiamo noi ma la Ragioneria dello Stato che ha stimato in 50 milioni di euro circa l'effettivo risparmio generale che deriverebbe dal ddl Renzi-Boschi, 89cents l'anno a cittadino per intenderci, e non offre soluzioni per il superamento del bicameralismo, restringendo - per di più - gli spazi di democrazia". Se il problema è il bicameralismo, "si poteva mantenere soltanto una Camera", se si voleva risparmiare, invece, "sarebbe bastato dimezzare lo stipendio dei parlamentari".

La luna di miele di Renzi col paese è finita, ha ribadito il capogruppo di Forza Italia, "e ci avviamo ad una fase politica che, speriamo, possa superare i personalismi".

Un messaggio che vale anche per le amministrative della primavera 2017, evidentemente. "Forza Italia è il partito della gente, e torna finalmente tra la gente", le parole del coordinatore comunale Stefano Morelli. "In città, c'è voglia di centrodestra, di rinnovamento, lo percepiamo sempre più chiaramente: in questo senso, il referendum è la prima tappa per la costruzione di un'alternativa credibile a livello nazionale e locale, ovviamente, con l'obiettivo di riprenderci L'Aquila con una coalizione civico-partitica che sia il più ampia possibile".

Dunque, l'appello "a tutte le forze che, dentro e fuori il Consiglio comunale, stanno combattendo questa amministrazione: ci si ritrovi intorno ad un programma chiaro e concreto - l'invito di Morelli - capace di dare certezze e prospettive alla città". A partire da una "deregulation della ricostruzione": "Con noi, le procedure saranno più snelle e veloci, così da dare risposta anche alle difficoltà che vivono tecnici e progettisti, troppo spesso additati come unici colpevoli dei ritardi, senza che l'amministrazione comunale faccia mai mea culpa. Anzi, c'è l'esercizio di un controllo che definirei sinistrorso", l'affondo del coordinatore comunale forzista.

Intorno al tavolo, anche l'ex sindaco dell'Aquila Biagio Tempesta, presidente del comitato aquilano per il No di Forza Italia. "Ho accettato l'invito con grande entusiasmo: d'altra parte, questa è la battaglia delle battaglie", ha sottolineato. "Siamo chiamati a votare la riforma della Costituzione approvata nel 1948, votata dal Parlamento di allora, il Parlamento della libertà e della ricostruzione del Paese dalle macerie del dopoguerra. La Carta costituzionale è stata il frutto del lavoro congiunto delle diverse anime politiche che erano rappresentate nella suprema assise, quella laica, quella cattolica, liberale, comunista e socialista. Oggi, si tenta di apportare una modifica rilevante alla Costituzione, voluta dal Governo e che non è mai stata oggetto di un dibattito vero, in seno al Parlamento: ricordate la sostituzione di dieci rappresentanti della sinistra in Commissione affari costituzionali? Siamo innanzi, insomma, ad una riforma imposta da una parte politica - ha aggiunto Tempesta - e che viene avversata da tutti gli altri partiti, persino da una parte del Partito Democratico".

Tempesta non ha paura a definire la riforma un vero e proprio tentativo di "colpo di stato", usa queste parole, "in combinato con la legge elettorale che elide gli spazi di democrazia per i cittadini". E' per questo che Forza Italia, "dal presidente Silvio Berlusconi ai circoli territoriali", è impegnata nella campagna referendaria, "una battaglia di libertà per tutelare quello che resta della democrazia in Italia".

Se dovesse vincere il No, il 4 dicembre prossimo, "dovrà essere il Parlamento a mettere mano ad una riforma della Costituzione comunque necessaria" ha riconosciuto Tempesta. Ma non si può forzare la mano così, "non ce l'ha chiesto nessuno di approntare la riforma in tempi brevi e, come ha ribadito anche il governatore pugliese del Pd, Michele Emiliano, non c'era alcun motivo per votare così velocemente".

Come detto, però, per Forza Italia il referendum è soltanto un primo passo, per tornare a governare il Paese e la città dell'Aquila, la prossima primavera. E dopo il 4 dicembre - "i tempi saranno dettati anche dall'opportunità politica" ha chiarito Morelli - verrà organizzato il sondaggio telefonico annunciato già qualche mese fa, ai nostri microfoni, dal coordinatore comunale, "che sarà ad esclusivo uso interno al partito" tuttavia, "per avere indicazioni utili sulla scelta del candidato che metteremo a disposizione della città e chi vorrà stare in coalizione".

Ultima modifica il Mercoledì, 23 Novembre 2016 15:41

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