Lunedì, 05 Dicembre 2016 14:25

D'Alfonso prende atto del voto, Marcozzi lo sfida: "Ora, legge elettorale regionale"

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"Gli italiani si sono espressi contro la riforma costituzionale proposta dal governo Renzi, e di questo bisogna prendere atto".

Parole di Luciano D'Alfonso, affidate ad un post pubblicato su Facebook. "Il premier – con un discorso di altissimo livello – ha comunicato la sua intenzione di rassegnare le dimissioni da capo dell’esecutivo. Ora sarà il Presidente Mattarella a tracciare il percorso istituzionale da seguire. Ho sostenuto con tutte le mie forze il progetto riformatore e l’esperienza di governo di Matteo Renzi, e se potessi tornare indietro lo rifarei persino con maggiori energie - ha voluto sottolineare D'Alfonso -perché sono convinto della bontà di quanto veniva proposto".

Dunque, una carezza a Renzi: "Sostengo ancora di più la sua attività, poiché ogni volta che c’è stato un problema lo abbiamo sempre trovato presente come persona e come istituzione".

Adesso si riparte dai voti espressi a livello nazionale e territoriale - col No che, in Abruzzo, ha stravinto in tutte le province con percentuali oltre il 60% - senza perdere una sola ora di tempo, ha aggiunto il governatore. Che ha poi designato un percorso altro, per sé. Se fino a qualche giorno fa, infatti, D'Alfonso non aveva fatto mistero di voler puntare, con decisione, ad un incarico di Governo, anche se questo poteva significare lasciare l'Emiciclo, ora fissa l'appuntamento "tra 31 mesi, per il giudizio che gli abruzzesi dovranno esprimere sull’operato e sulle decisioni della Giunta regionale".

A dire che D'Alfonso resterà governatore fino alla fine della legislatura, con la possibilità di una seconda candidatura. "Naturalmente - ha concluso - alle elezioni territoriali metteremo in campo il lavoro straordinario di una grande coalizione, nella quale i protagonisti cresceranno a vista d’occhio", ha promesso.

Marcozzi (M5S): "Legge elettorale subito, se D'Alfonso ha coraggio si misuri senza le coalizioni"

"E’ straordinario apprendere dalla stampa come il Presidente D’Alfonso non sia capace di commentare la sconfitta al referendum se non già scommettendo di vincere le prossime elezioni che si terranno tra 31 mesi!".

A dirlo è Sara Marcozzi, apprese le parole del governatore. "Non siamo neanche a metà mandato e lui già pensa ad essere rieletto. Pensare che fino all'altro ieri già si sentiva proiettato verso una candidatura a Roma, addirittura sembrava aver già deciso il ministero da occupare, le tanto amate infrastrutture e invece, a poche ora dal voto, qualcosa è andato storto: gli abruzzesi hanno detto 'Ma anche no!'. E’ chiaro che Renzi ha perso, ha perso il PD in modo netto - ha sottolineato la capogruppo pentastellata in Consiglio regionale - e ha perso ancora di più in Abruzzo. Nella nostra regione il NO segna ben 5 punti percentuali in più della media nazionale. E’ evidente che non sono serviti a nulla i 'sottobraccio' con ministri, i comizi, le chiamate alle armi dei Sindaci piddini, banchetti e promesse, promesse e qualche bugia. Il popolo abruzzese ha scelto di mantenere propri diritti, dignità e sovranità".

Il M5S ha fatto tanto per informare i cittadini sui rischi che l'approvazione della riforma avrebbe comportato, rivendica Marcozzi: "Più di 90 agora in 60 giorni, non al chiuso nei teatri, ma nelle piazze in mezzo alla gente. Gli Italiani e gli abruzzesi non si sono lasciati ingannare dalla propaganda, dalle minaccette, dai ricattini né da una frittura di pesce. La nostra regione ha bisogno di meritocrazia, di un ambiente salubre in cui viviere, di interventi a sostegno del turismo, di credito alle imprese, di reddito di cittadinanza, di una sanità attenta ai bisogni dei cittadini, tutto ciò che dopo oltre due anni di governo D’Alfonso gli abruzzesi non hanno ancora visto. Tutto ciò che con la riforma di Verdini non sarebbe mai arrivato".

"Accogliamo a testa alta la sfida del Presidente D’Alfonso per le prossime elezioni", ha aggiunto Marcozzi: "Faccio notare che la Commissione speciale per la nuova legge elettorale, presieduta da Camillo D'Alessandro, è stata istituita due anni fa senza produrre alcunchè. Se Luciano D’Alfonso non teme confronti, come gli piace tanto ripetere, scriva insieme a noi una legge elettorale equa e rappresentativa della volontà popolare, senza trucchi e senza coalizioni. Se pensa di essere tanto forte, imbattibile e imbattuto, rinunci alle improbabili mega coalizioni da 300 candidati e si confronti ad armi pari con il M5S. Troppo facile schierare otto liste contro una. Se ne ha la forza e il coraggio, si confronti con noi 'uno contro uno'!".

E si faccia ora la nuova legge elettorale, ora che mancano "29" mesi alle elezioni - conclude Marcozzi - "non a ridosso delle stesse e sulla base dei sondaggi o della congiuntura astrale del momento. Il M5S è pronto a governare questo Paese, ed è pronto a governare questa Regione, con un programma di governo e con l'auspicio che il confronto si svolgerà ad armi pari, se tutti ne avranno il coraggio! Ne avrà il coraggio il Presidente D'Alfonso?”.

Ultima modifica il Lunedì, 05 Dicembre 2016 22:41

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