Accantonato l’anno bisestile? Reduci da un gennaio che sembra durato quanto un’era geologica, ci si aprono davanti orrizzonti di rinnovamento o di nuovi inizi a contatto con l’elemento naturale rinvigorente e fortificante, come un respiro profondo in un’oasi verde. Nel caso foste assaliti da questo dubbio, la risposta e no: non mi sono rifugiata in meditazione con gli ultimi indigeni dell’Amazzonia.
Come il mio ruolo impone, non faccio altro che riportare la proposta salvifica che l’ormai celeberrima azienda Pantone propone per questo 2017: Greenery! A gusti personali, a caldo e con serenità, posso affermare che abbiamo vissuto annate migliori ma se dagli Stati Uniti pensano che una botta di verde possa essere notevolmente d’aiuto per combattere il male di vivere che dolcemente accompagna i nostri risvegli perché mettere limiti?
Greenery dunque è il colore del 2017, un verde acido che prende cangianze dal giallo e che “evoca i primi giorni di primavera, quando il verde della natura rivive e si rinnova”. Non vi sentite già carichi ed empatici col cactus spinoso delle vostre scrivanie? Perché, nel caso non l’avessi ancora detto, dobbiamo avere tutti dei cactus sulle scrivanie, fa figo e punto.
Ah, se potessi ondeggiare su un’altalena, atterrare in maniera leggiadra su un prato e respirare greenery ovunque...
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Una volta tornata al grigio cemento delle strade mi accordo che questo verdino viene ad inserirsi nel nostro mondo fashion proprio come un’essenza superiore, perché stavolta il signor Pantone e i signori stilisti non devono aver discusso molto, oppure lo hanno fatto senza arrivare ad un accordo. Passerelle e vetrine conservano in maniera massiccia il tema dell’elemento naturale con fiori a profusione ma il verde lo rilegano solo ad un funzionale fogliame dei loro tessuti; noi che siamo attenti conoscitori e fruitori, però, prendiamo questi elementi esattamente come un rafforzamento della forza intrinseca di questo verde depurante. Greenery state of mind, insomma.
Se adocchiate qualche verdino – che tanto spicca facilmente – fossi in voi me lo porterei a casa, perché a questo punto ne farei anche un discorso anti-sfiga: a voler pensare al quotidiano, però, primi fra tutti - come detto prima - fiori e ancora fiori e considerando che ce li portiamo ininterrottamente da almeno dodici mesi questo dovrebbe essere compito facile.
Ad essere onesti, il colore al quale puntare assolutamente sarebbe il giallo, ma è chiaro come il verde debba essere conservato nella sfera aulica... Lingerie vedononvedo alternata a capi monospalla potrebbero essere il vostro passepartout per inizire a far rivedere la luce del sole alla vostra pelle, abbinati ai continuativi - pure loro - pantaloni palazzo crop (tagliati alla caviglia). Per resistere all’arietta avvolgetevi da maxi capispalla con maniche cut-out ovvero tagliate ad arte lungo le braccia ad accompagnare i movimenti del corpo. Non lesinate sul bianco per abiti e camicie, preferibilmente con spalle tondeggianti.
Una moda comoda sdoganata ai pezzi prettamente sportivi ammessi anche al di fuori delle quattro mura sudate delle palestre, e tendenza confermata anche dai tacchi delle scarpe quadrati, più o meno alti e i cui confini, ahimè, a volte trasbordano dal limite del tallone. Mi auguro che almeno siano davvero, ma davvero, comodi. Accattatevillo, i saldi invernali sono solo a metà del loro percorso ma sono già sulla via della fagocitazione da parte delle nuove collezioni.
Siamo all’inizio, stay strong e che la forza del greenery sia con voi!!