Se ci fosse una candidatura 'terza', fuori dagli schemi delineati, Forza Italia sarebbe pronta a prenderla in considerazione.
Ad aprire alla possibilità di un nome 'altro' che possa trarre d'impiccio il centrodestra è stato Luca Ricciuti che, ieri sera, è intervenuto per i forzisti ad un incontro con le forze civiche e partitiche d'area; intorno al tavolo, il segretario provinciale di 'Noi con Salvini' Emanuele Imprudente, la coordinatrice abruzzese di 'Rivoluzione cristiana' Annamaria Bonanni, l'ex manager Asl Giancarlo Silveri col suo movimento 'Riscatto Popolare', il coordinatore provinciale del 'Nuovo Centro Destra' Massimo Verrecchia, referenti di 'Udc' e 'L'Aquila futura', movimento civico che fa riferimento a Roberto e Salvatore Santangelo; assenti gli esponenti locali di 'Fratelli d'Italia' e, in particolare, Pierluigi Biondi, "per motivi di lavoro" così è stato spiegato.
Una presa di posizione inattesa, quella di Ricciuti; 'Forza Italia', infatti, ha avanzato la candidatura di Guido Liris, capogruppo in Consiglio comunale e vice presidente regionale, formalizzando la decisione lunedì scorso, a margine della riunione del coordinamento comunale.
Due giorni, ed ecco la 'mossa' dell'ex consigliere regionale che ha spiazzato le altre forze di centrodestra.
A quanto si è potuto apprendere da fonti vicine al partito, Ricciuti - in realtà - avrebbe provato a mescolare le carte in tavola, anche per tentare di rendere manifeste le posizioni di chi, come 'Rivoluzione cristiana', ha avanzato la proposta di una candidatura 'fuori dai partiti', e abbiamo svelato - qualche giorno fa - che si starebbe pensando alla commercialista aquilana Annalisa Di Stefano.
C'è chi giura, però, che il forzista sia stato piuttosto chiaro nell'aprire ad una ipotesi 'altra', magari di profilo tecnico.
Al momento, comunque, sul tavolo restano le candidature (più o meno) formalizzate: quella di Guido Liris, appunto, sostenuto da 'Forza Italia', e quelle di Luigi D'Eramo per i salviniani, Pierluigi Biondi con 'Fratelli d'Italia' e Giancarlo Silveri col movimento 'Riscatto popolare'; ancora in campo, tutti convinti che vada trovata l'unità del centrodestra eppure fermi sulle posizioni cristallizzate nel tempo, e che non trovano sintesi nella definizione di un metodo condiviso per la scelta del candidato. Tutti decisi, almeno a parole, ad andare sino in fondo, a candidarsi anche in 'solitaria' se il metodo, infine, non si dovesse trovare.