Trasformare le delegazioni del Comune dell'Aquila in veri e propri Uffici per le relazioni con il pubblico (Urp), in grado di offrire una gamma di servizi ampia e a 360 gradi ai cittadini delle frazioni della città-territorio.
È la proposta che lancia Pierluigi Biondi, a una settimana dall'affollato evento pubblico “Benvenuto, presente” in cui ha presentato il suo progetto politico e durante il quale si è confrontato con esperti e tecnici su temi come inclusione, identità, ricostruzione e crescita. “Ad Arischia, Bagno e Roio le sedi sono ancora localizzate in container, esattamente come otto anni fa: una situazione inaccettabile, sia per i dipendenti sia per l'utenza", spiega Biondi.
"Oltretutto i servizi offerti sono limitati al settore dell'anagrafe e dello stato civile - aggiunge - circostanza grazie alla quale è stato giustificato un drastico ridimensionamento dei giorni di apertura al pubblico a partire dal prossimo 1° aprile, con Arischia, Bagno, Camarda e Roio aperte un unico giorno a settimana, Preturo e Sassa due e la sola Paganica dal lunedì al venerdì”.
Di qui la proposta: "Trasformare le delegazioni in Urp delocalizzati sul territorio comunale e aumentare i giorni di apertura, incrementando anche le apparecchiature per il rilascio delle carte di identità elettroniche almeno nelle frazioni più popolose, inoltrando esplicita richiesta al ministero dell'Interno in virtù dell'estensione del territorio comunale".
"Naturalmente sarebbe indispensabile formare il personale e dotarlo dei necessari strumenti informatici per il collegamento con i vari settori comunali - dice ancora - dando nuove competenze e nuovi stimoli ai dipendenti pubblici, troppo spesso costretti a replicare per decenni le stesse procedure. Immagino le delegazioni come veri e propri sportelli per ricevere assistenza e informazioni su pratiche, tributi e qualsiasi tipo di necessità di cui potrebbero aver bisogno i cittadini - sottolinea - una sorta di presidio istituzionale grazie ai quali la macchina amministrativa si dimostrerebbe più vicina e attenta alle esigenze di quei cittadini che oggi vivono in una condizione quasi di isolamento, se non vogliamo parlare di abbandono, rispetto al resto del tessuto urbano”.
Un vantaggio anche per le categorie più deboli che non dovrebbero essere più costrette a recarsi in città e vagare da un ufficio all'altro per risolvere le diverse questioni che quotidianamente le interessano: “considerata la localizzazione caotica dei vari uffici comunali dobbiamo fare in modo che sia il Comune ad andare incontro al cittadino, soprattutto in quelle realtà meno fortunate dal punto di vista della logistica. Sarebbe un vantaggio anche per chi non ha possibilità di spostarsi facilmente con i mezzi privati e che fa fatica a muoversi con quelli pubblici", conclude Biondi.