Martedì, 28 Marzo 2017 11:53

Riforma parchi nazionali, Rifondazione comunista: "Quello che non riuscì a Forza Italia ora lo fa il Pd"

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"La controriforma della legge 394 sui parchi e sulle aree protette approvata dal Senato e attualmente in discussione alla commissione ambiente della camera è pericolosa e snatura completamente la funzione dei parchi".

Ad affermarlo, in una nota congiunta, sono Silvano Di Pirro, Enrico Perilli, Marco Fars e Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista - Sinistra Europea.

"Dopo 25 anni dalla sua approvazione" si legge nella nota aspettavamo una riforma seria che incidesse sulle criticità emerse nella applicazione della 394 e soprattutto che limitasse l'invasione dei partiti nelle strutture degli enti parco: una presenza ingombrante che ha condizionato in senso negativo la corretta applicazione della 394".

"Al contrario la controriforma in discussione" afferma Rc "introduce nella gestione degli enti parco e delle aree protette una visione "mercatista " dei parchi che ne depotenzia tutto il portato valoriale e storico. In nome dello sviluppo eco-compatibile e con la presenza ingombrante dei partiti, con questa controriforma, il mondo dei parchi e delle aree protette diventa sempre di più marginale e sempre di più terra di conquista".

"Denunciamo" prosegue la nota "l'assoluta dequalificazione degli organi di governo dei parchi: con la nuova legge il presidente basterà che sia un soggetto di generica «comprovata esperienza nelle istituzioni o nelle professioni»; per il consiglio direttivo, fino a oggi composto dai rappresentanti degli interessi generali, si prevede l'ingresso di interessi corporativi, e l'esclusione del mondo scientifico. Se la proposta verrà approvata i Parchi nazionali saranno gestiti esclusivamente in base alle scelte e ai condizionamenti imposti dalla politica locale".

"Abbiamo sempre sostenuto" osservano Acerbo e gli altri esponenti del partito "che i parchi debbono interagire positivamente con le comunità locali, ma altra cosa è consegnarli definitivamente a logiche partitocratiche. Ci associamo a quanto ha scritto Vittorio Emiliani nel suo appello al presidente Gentiloni: «Ciò che non riuscì ad Altero Matteoli e a Stefania Prestigiacomo sta riuscendo al Pd e al governo».  Anche in questo caso si conferma che il PD è la nuova Forza Italia".

"Per l'Abruzzo, "regione verde d'Europa" con oltre un terzo del territorio coperto da parchi e riserve" concluda la nota "si tratta di una pessima controriforma rispetto alla quale la politica tace perchè non vede l'ora di poter fare ancor più danni di quelli che ha già combinato sul piano ambientale e paesaggistico".

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