Venerdì, 31 Marzo 2017 10:26

Forza Italia e NcS accelerano su Bergamotto, tensione alle stelle nel centrodestra

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Aria di burrasca, in seno al centrodestra.

Col sondaggio commissionato da Forza Italia che sta testando, in queste ore, il gradimento di Guido Quintino Liris, Pierluigi Biondi, Luigi D'Eramo e Giancarlo Silveri, oltre che di alcuni esponenti civici, Roberto Marotta e Annalisa Di Stefano, ai tavoli romani si sta tentando di chiudere sulla candidatura di Luca Bergamotto su cui potrebbe convergere anche il movimento di 'Noi con Salvini'.

A dire il vero, voci qualificate del centrodestra regionale danno l'accordo per fatto; mercoledì notte, si sarebbe arrivati a sintesi: Bergamotto potrebbe scendere in campo col sostegno di Forza Italia, NcS, Alternativa popolare (il movimento nato dalle ceneri del Nuovo Centro Destra), dei cespugli centristi oltre che delle forze futuriste e sovraniste al livello locale, L'Aquila Futura e Movimento per la sovranità. In 48 ore, ci potrebbe essere l'accelerazione decisiva.

E' proprio al livello locale, però, che la sterzata delle ultime ore sta creando sconquassi difficili da sanare a 70 giorni, o poco più, dalle elezioni amministrative. "In questi giorni, vengono fuori varie proposte, più o meno autorevoli, alcune estemporanee, fuori tempo massimo", ha sottolineato ai microfoni di Mente Locale, ospite di Radio L'Aquila 1, Giorgio De Matteis; "A questo punto, auspico si arrivi ad una soluzione il più possibile condivisa, e non parlo di unitarietà: credo sia complicato arrivarci, oramai".

"Si arrivi ad una candidatura che raccolga la convergenza degli elettori, piuttosto", l'invito di De Matteis. "Non so per quale motivo sia uscito il nome di Bergamotto, e chi l'ha fatto uscire, dev'essere qualche genio della lampada che non si è reso conto che le candidature non si lanciano ad un mese dalla presentazione delle liste", l'affondo; "è una scelta che mette in difficoltà anche colui che dovrebbe essere candidato, e immagino che Bergamotto, in questo momento, si trovi in una situazione piuttosto complicata. Coloro che l'hanno proposto, che navigano sott'acqua, forse hanno paura d'esporsi, di dire chiaramente che intendono sostenerlo".

Una stoccata, decisa come abitudine di De Matteis, al capogruppo in Consiglio comunale di Forza Italia, Guido Quintino Liris, e ai sovranisti Salvatore Santangelo e Valerio Di Pasquale che sarebbero i 'registi' dell'ipotesi Bergamotto. "Lo dico con chiarezza: nel tempo, sono emersi i profili di Luigi D'Eramo, Giancarlo Silveri, Pierluigi Biondi e Guido Liris che, tuttavia, mi pare abbia detto si, no, forse, può darsi e che oggi, francamente, non vedo più candidato e candidabile: si tratta di personalità autorevoli; la confusione viene generata da coloro che dovrebbero guidare il percorso verso le elezioni e che, mi sembra, non siano così capaci di farlo. Mi auguro che prima di arrivare a soluzioni raffazzonate, poco adeguate, si scelga la linea migliore".

Una stoccata, forse, anche all'ex pupillo Emanuele Imprudente, oggi segretario provinciale di Noi con Salvini, tra coloro che hanno lavorato all'ipotesi Bergamotto, sebbene il candidato in pectore di NcS, Luigi D'Eramo, non sia affatto tenero con Forza Italia. Anzi. "Avevo detto pubblicamente, e proprio ai vostri microfoni, che se entro la fine della settimana scorsa non si fosse sciolto il nodo sulle primarie, avremmo rinunciato alle consultazioni che, altrimenti, si sarebbero trasformate in una farsa che L'Aquila non merita", ha spiegato a Mente Locale; "ho detto che avremmo iniziato a lavorare alla composizione della coalizione più forte possibile, in termini di programmi, idee e presentabilità dei candidati nelle liste. La più forte, non la più ampia, o la più numerosa".

A dire che anche D'Eramo non crede più all'unità della coalizione, altro che sondaggio: "Siamo all'ennesima farsa cui Forza Italia ha oramai abituato la città; martedì, c'è stata una riunione  a Roma tra le principali forze politiche di centrodestra: Forza Italia, Ncs e Fratelli d'Italia. La sera prima, il coordinamento comunale forzista si era riunito e aveva dato il via libera alla candidatura di Bergamotto, a quanto abbiamo potuto apprendere dalla stampa almeno: sul tavolo romano, però, il nome del giornalista non è stato fatto; piuttosto, si è deciso di commissionare un sondaggio per testare il gradimento mio, di Pierluigi Biondi e Guido Liris. Peccato che qualche ora dopo, abbiamo scoperto che - in realtà - un sondaggio si stava già facendo. Un atteggiamento incomprensibile", ha ribadito D'Eramo. "In questo momento, Forza Italia ha una leadership locale che non ritengo più credibile e capace di gestire una fase così delicata, una leadership che sta collazionando una serie di figuracce, che ha bruciato una quantità industriale di nomi, tutti rispettabili, che potevano concorrere ad una candidatura a sindaco. Perseguono con giochini sciocchi che stanno svergognando la credibilità del centrodestra".

Parole durissime, che lasceranno il segno.

In questo clima, come si potrà arrivare alla costruzione di una coalizione "ampia", come la vorrebbe De Matteis, e "forte più che numerosa" come auspica D'Eramo? "Come abbiamo fatto cinque anni fa", la risposta dell'allora candidato sindaco che ispirò una coalizione di liste civiche e partitiche alternativa a Forza Italia. "Allora, scegliemmo di dar vita ad una coalizione ampia e, come allora, coloro che continuano a fare sciocchezze verranno superati dai fatti. C'è chi si diverte ad alimentare fandonie sui giornali e altri che, con un poco di responsabilità, stanno lavorando ad una soluzione condivisa; purtroppo, ci sono bambini che, in questi cinque anni, non sono cresciuti e, in questi casi, dovrebbero capire che, forse, è meglio occuparsi d'altro".

In tre o quattro giorni, "avremo la soluzione del problema" promette De Matteis che, a quanto si apprende, sebbene non confermi e non smentisca, starebbe lavorando ad una coalizione a sostegno di Pierluigi Biondi.

Anche D'Eramo è convinto si possa arrivare ad una soluzione, sebbene sia difficile credere che potrebbe convergere sul candidato di Fratelli d'Italia; per la prima volta, però, si dice disposto ad un passo indietro. Potrebbe trattarsi di un'apertura a Bergamotto, chissà, che passerebbe, però, per la sfiducia pubblica all'operato di Forza Italia, e delle personalità politiche locali, in particolare: "Non ne ho mai fatto una questione di nomi, piuttosto di metodi: credo, infatti, che i cittadini si rispettino solo se si rendono davvero partecipi di un processo normato da regole chiare, che prevalgano sugli interessi dei singoli, sui giochetti della vecchia politica. Per questo, l'impegno di NcS sarà di costruire la migliore coalizione possibile, anche prendendo in considerazione scenari diversi da quelli cristallizzati fino ad ora. Il bene della città viene prima delle legittime aspirazioni degli uomini e delle donne che intendano candidarsi".

"Mi da fastidio, però, che chi dalla politica ha avuto molto, e in termini non solo politici bensì di soddisfazione personale e professionale, non si renda conto che il momento è delicato, che c'è un malcontento verso questo tipo di politica non chiara, grigia, che l'elettorato non comprende; vorrei sentir parlare il segretario comunale di Forza Italia di programmi, piuttosto", lo schiaffo ai forzisti. "Nei prossimi giorni, porteremo avanti iniziative forti avverso il manager della ASL che sembrerebbe voler penalizzare il nosocomio aquilano privilegiando l'ospedale di Avezzano: vediamo se le forze di una possibile coalizione sottoscriveranno la nostra richiesta di dimissioni", la sfida. "E' su questi grandi temi, e potrei citarne altri, che si dovrebbe trovare la quadra; il nome verrà dopo. Vorremmo un candidato sindaco capace di esprimere al meglio le diverse sfaccettature di una coalizione composita, capace di affrontare a viso aperto il vincitore delle primarie democrat, un sindaco senza scheletri nell'armadio, col coraggio di dire ciò che la città vuol sentirsi dire, in termini di denuncia e di proposta amministrativa. Se c'è un uomo o una donna migliore di Luigi D'Eramo, sarò il primo a fare un passo indietro, ma debbono dimostrarlo con i fatti. Non voglio mezzi sindaci, mezze figure, e mezzi partiti".

"Credo che qualcuno stia clamorosamente fallendo", gli fa eco Giorgio De Matteis; "stiamo cercando pacatamente di farglielo capire, ma non è detto che l'errore debba perpetuarsi. In politica, bisogna mostrare intelligenza, dignità e capacità di interpretare ciò che accade, agendo di conseguenza: chi non ha certe capacità, dovrebbe fare un passo indietro, e non dovrebbero essere altri a chiederlo. Noi, dobbiamo curarci di una città che è stata portata al macello". E sul suo futuro politico, De Matteis è altrettanto chiaro: "In questo momento, sono un soldato semplice; mi sono candidato a sindaco nel momento più complicato possibile, quando c'era da dimostrare che una parte importante della città non si lasciava soffocare dal giogo cui voleva costringerla il centrosinistra. Ora, sono un semplice candidato consigliere: ma non è detto che un soldato non possa far male ugualmente. E con qualche fenomeno, ci rivedremo più avanti". Chiaro il riferimento a Liris, e alla sfida per l'elezione in Regione che li vedrà contrapposti.

Questo, il quadro; si fa concreta la candidatura di Bergamotto, silente, nelle retrovie, Silveri starebbe ragionando sugli ultimi accadimenti e Biondi, invece, tira dritto per la sua strada: "Mi arriva questa indicazione, da Fratelli d'Italia e dalle persone che mi stanno aiutando, e se ne stanno aggiungendo altre", ha spiegato a NewsTown. "Non mi curo di questo disdicevole teatrino - ha aggiunto - non tanto per il centrodestra, che mi sembra esploso, bensì per la città. La mia preoccupazione principale è continuare a parlare di programmi, come farò lunedì mattina, in conferenza stampa, affrontando i temi della crescita, del bonus famiglia e degli incentivi per il commercio". E sul possibile sostegno di De Matteis si limita a dire che "stiamo discutendo con tante persone".

Aria di burrasca, come detto.

Ultima modifica il Venerdì, 31 Marzo 2017 23:24

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