Venerdì, 14 Aprile 2017 13:07

Biondi, candidato unitario: "Ci giochiamo possibilità di vincere, parlando agli ultimi"

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"Ci giochiamo la possibilità di vincere le elezioni rivolgendoci agli ultimi, agli emarginati".

Pierluigi Biondi, candidato sindaco di un centrodestra che sta ritrovando l'unità, è convinto che "la scommessa sia alla portata, nient'affatto disperata"; d'altra parte, sulla candidatura sta confluendo Forza Italia - l'annuncio ufficiale è atteso tra stasera e domattina - ed è già confluito il movimento Noi con Salvini che, stamane, ha formalizzato l'adesione al percorso politico del candidato di Fratelli d'Italia, con una conferenza stampa che ha regalato anche momenti di commozione.

"Era tempo che il nostro gruppo non teneva una conferenza stampa", ha sottolineato il segretario provinciale Emanuele Imprudente; "farla oggi, rappresenta la chiara espressione della determinazione che metteremo a sostegno di Pierluigi Biondi".

Imprudente ha ripercorso i mesi passati, ricordando come i salviniani siano stati gli unici a chiedere le primarie - "siamo ancora convinti avrebbero rappresentato una straordinaria opportunità" - e sottolineando che "alcuni esponenti e simpatizzanti d'area, che pure erano contrari, sono andati a votare alle consultazioni di centrosinistra, segno che la voglia di partecipazione dell'elettorato aquilano non è stata colta appieno dalle forze civiche e partitiche di centrodestra".

"Avremmo potuto tirare dritto, spaccare la coalizione consegnando le chiavi della città al centrosinistra; al contrario, abbiamo lavorato alla costruzione di un fronte forte, coeso, con idee e programmi chiari, condivisi", ha aggiunto il segretario provinciale di NcS.

Ecco spiegata la scelta di sostenere Pierluigi Biondi, "e debbo ringraziare - a nome mio e del partito - Luigi D'Eramo, che ha compiuto un atto di grande coraggio facendo un passo di lato per il bene della città; in questi mesi - ha ribadito Imprudente - D'Eramo ha messo faccia, cuore, impegno e sacrificio per costruire una alternativa credibile al sistema di potere consolidato e posso permettermi di dire con orgoglio che l'unità della coalizione si è trovata grazie a Noi con Salvini".

Dunque, Imprudente ha chiarito i motivi che hanno portato il movimento a convergere sulla candidatura dell'ex sindaco di Villa Sant'Angelo: "Biondi è persona capace e preparata, che ha amministrato per lunghi anni un Comune importante del territorio, è uomo serio e onesto, è un quarantenne, e ha le caratteristiche giuste per goverare la città"; si è trovata anche una affinità programmatica, evidentemente: "in questi mesi, abbiamo parlato di programmi, di idee per la città, e l'abbiamo fatto con le forze civiche e partitiche d'area: con Biondi, abbiamo condiviso sostanzialmente i punti chiave del nostro programma elettorale. Innanzitutto, la ricostruzione delle frazioni, questione prioritaria, con progetti speciali di riqualificazione per ogni realtà; poi, la ripresa economica che significa lavoro, certo, ma anche benessere per le famiglie, e penso all'idea che abbiamo lanciato di una 'No tax area'; e ancora, il concetto che gli aquilani debbano venire prima per ciò che attiene ai servizi sociali, agli asili nido, all'assegnazione dei progetti Case, al sostegno economico per gli indigenti; infine la sicurezza, degli edifici pubblici e delle scuole in particolare, e della città in generale: L'Aquila non è affatto tranquilla, come si tenta di far credere, sono quotidiane le segnalazioni che ci arrivano ed è quotidiana la rassegnazione che percepiamo".

Il segretario provinciale di Noi con Salvini ha inteso sottolineare, inoltre, "un aspetto politico che può sembrare paradossale, ma evidente nelle ultime ore: oggi, il centrosinistra è diviso e lacerato da battaglie interne durissime: non ha più una posizione forte e coesa; al contrario, il centrodestra - che pure veniva dato per spacciato - ha ritrovato unità, e può giocarsi, così, la possibilità di vincere le elezioni e di strappare la città al centrosinistra. E non si cada nel tranello di pensare ad Americo Di Benedetto come possibilità di rinnovamento", il monito; "l'ex sindaco di Acciano, persona perbene e preparata, è espressione del Partito Democratico, di Matteo Renzi che ha distrutto il Paese con le scelte assunte dal suo Governo, di Luciano D'Alfonso che vorrebbe una Regione a due velocità, con Pescara che vola e L'Aquila che muore, di Giovanni Lolli, Stefania Pezzopane e Massimo Cialente che, in questi anni, hanno distrutto la città".

Imprundente ha passato quindi la parola a Luigi D'Eramo, fino a qualche giorno il candidato sindaco di NcS. "Un anno e mezzo fa - ha ricordato - abbiamo iniziato un percorso capace di unire forze, intelligenze ed esperienze politiche diverse, con l'obiettivo di costruire un sogno di città che fosse alternativo al sistema di interessi economici che il Pd ha costruito in questi anni, un sogno di città che potesse liberare gli aquilani dal ricatto sistematico, dalla minaccia costante che quel sistema ha esercitato nei confronti dei più deboli, capace di dare ai giovani - oggi presenti in gran numero - la possibilità di poter rivivere la città come l'abbiamo vissuta noi, alla loro età. Abbiamo condiviso il sogno di vedere al governo, finalmente, e dopo troppo tempo, una classe politica rinnovata, una nuova generazione, non soltanto anagrafica", ha aggiunto D'Eramo.

E un anno e mezzo dopo, "il sogno è oggettivamente più forte, più concreto, e più importante di qualsiasi pur legittima aspirazione personale; con questo spirito, abbiamo contribuito alla costruzione di una coalizione che può e deve andare oltre gli uomini e le donne che la rappresenteranno".

Passando il 'testimone', Luigi D'Eramo non ha saputo trattenere la commozione: "Ognuno di noi ha il dovere morale di garantire un'alternativa credibile al centrosinistra, la possibilità di scegliere tra il vecchio e il nuovo, tra ciò che non ha funzionato e ciò che potrebbe funzionare. Ho 41 anni, Pierluigi ne ha 42: ci siamo appassionati alla politica 25 anni fa e abbiamo percorso un bel pezzo di strada insieme; non ci ha legato soltanto la passione per idee e sistemi politici diversi da quelli che si sono alternati negli anni, ma anche stima personale e una grande rabbia positiva. Per noi, Biondi ha le giuste caratteristiche per realizzare il sogno che perseguiamo da 25 anni".

Infine, la parola al candidato sindaco del centrodestra: "Ringrazio i salviniani perché, con Forza Italia e Fratelli d'Italia, sono stati in grado di trovare una sintesi che, d'altra parte, non era soltanto nelle corde di chi esercita ruoli politici in città, bensì dell'elettorato che ci chiedeva unità. Anche la partecipazione di esponenti e simpatizzanti di centrodestra alle primarie del 9 e 10 aprile, va interpretata come una sveglia: è un voto prestato, che l'11 giugno tornerà a casa", si è detto convinto l'ex sindaco di Villa Sant'Angelo.

Che ha evidenziato un dato politico - "oggi il centrosinistra si mostra spaccato, ne sono manifestazione chiara le dichiarazioni rilasciate in queste ore, la difficoltà nel compilare le liste, la chiusura a Rifondazione comunista e Udc" - un dato personale - "la convergenza di queste ore testimonia che le diverse individualità che avevano legittimamente dichiarato ambizioni personali non lo facevano per calcolo o per egoismo" - anagrafico - "il giovanilismo di per sé non è un valore, lo diventa se si è capaci di rompere gli schemi, di assumersi responsabilità, di emanciparsi da interessi consolidati, e mi sembra non stia accadendo nel centrosinistra" - e programmatico, "il più importante: rappresentiamo una convergenza di idee ben più forte del centrosinistra, basta leggere il manifesto programmatico per le primarie che rappresenta nient'altro che un 'ma anche' veltroniano".

Dunque, la sfida: "Abbiamo la pretesa di andare a rappresentare coloro che non hanno avuto voce, in questi anni; ci rivolgiamo agli abitanti delle frazioni che non sanno di che morte dovranno morire i loro borghi, alle famiglie scavalcate sui servizi sociali, che devono sfogliare la margherita al mattino mandando i figli a scuola, ai commecianti, ai piccoli artigiani cui l'amministrazione non ha saputo dare risposte, ai precari di tutti i lavori per cui la politica non ha speso una parola se non di facciata, agli anziani relegati nei progetti Case di frontiera, agli studenti che non hanno diritto ad una mobilità pubblica di qualità. Ci rivolgiamo agli esclusi, con una comune sensibilità, una comune responsabilità e una comune voglia di combattere una battaglia dall'esito nient'affatto scontato".

L'appello ai moderati

"Un appello a tutti partiti e le forze civiche moderate che si apprestano ad affrontare le elezioni di giugno a unirsi alla nostra coalizione".

Lo ha lanciato Pierluigi Biondi, a margine della conferenza stampa. "Mi rivolgo, in particolare, all’Udc e al movimento Riscatto popolare – ha spiegato – e chiedo loro di riflettere sull'opportunità e la possibilità di aderire a un progetto politico tanto ambizioso quanto alla portata: vincere le elezioni amministrative dell'11 giugno. In questi giorni si sta verificando quello che gli elettori aquilani reclamavano a gran voce: un'intera coalizione si sta ritrovando e riunendo attorno a un'idea di cambiamento e rinnovamento dopo dieci anni di centrosinistra, ha sottolineato.

"Ritengo che l'Udc, per la tradizione cittadina che da sempre ha contraddistinto il partito, e Riscatto popolare, per gli esponenti che ne fanno parte, abbiano la loro collocazione naturale nel centrodestra. È quella la loro casa e la porta è aperta".

Ultima modifica il Venerdì, 14 Aprile 2017 17:44

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