L'approfondimento è dell'Istituto Cattaneo di Bologna; l'analisi dei risultati del secondo turno delle amministrative, evidenzia che il comportamento degli elettori 5 Stelle, ai ballottaggi, ha finito per giovare soprattutto al centrodestra. In particolare, a Genova e L'Aquila (ma anche a Verona).
Sotto la Lanterna - scrive Rinaldo Vignati che ha condotto la ricerca per il Cattaneo - la maggioranza degli elettori di Luca Pirondini, il candidato pentastellato al primo turno, è "confluito nell'astensione". Tra i due candidati al ballottaggio, Gianni Crivello (Pd) e Marco Bucci (centrodestra), è stato quest'ultimo "ad avvantaggiarsi maggiormente dal voto dei cinquestelle che si sono recati alle urne".
Simile il caso dell'Aquila; si spiega anche un po' così la clamorosa rimonta di Pierluigi Biondi. Oltre all'emorragia di voti per Di Benedetto verso l'astensione - Cattaneo calcola che l'8.1% dei votanti al primo turno per il centrosinistra non si sono recati alle urne per il ballottaggio - la metà dei voti grillini conquistati l'11 giugno dal candidato Fabrizio Righetti sono andati al sindaco eletto.
Parliamo di circa mille voti, poco meno, che rappresentano il 3% dei votanti il 25 giugno. Un dato interessante, non determinante certo, curioso se è vero che l'unica speranza per eleggere Consigliere comunale il candidato sindaco Righetti era la vittoria al ballottaggio di Americo Di Benedetto.