Pierluigi Biondi è formalmente il nuovo Sindaco dell'Aquila.
La proclamazione è stata effettuata dall'Ufficio Centrale, a seguito del ballottaggio che si è tenuto domenica scorsa, 25 giugno.
Ieri mattina, c'è stato anche il passaggio di consegne con Massimo Cialente, nello studio del Primo Cittadino a Palazzo Fibbioni. In giornata, è attesa la pubblicazione definitiva dei 32 consiglieri eletti.
Biondi, che si è imposto nel ballottaggio su Americo Di Benedetto con il sostegno delle liste Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi con Salvini, L'Aquila Futura, Udc, Rivoluzione Cristiana, Benvenuto Presente. Pierluigi Biondi è il quarto Sindaco dell'Aquila da quando, con la legge 81/1993, è stata istituita l'elezione diretta del Primo Cittadino.
Questi i suoi predecessori: Antonio Centi (1994-1998), Biagio Tempesta (1998-2002 e 2002-2007) e Massimo Cialente (2007-2012 e 2012-2017).
"Lo sapete: io e Massimo Cialente, in passato, ce le siamo date di santa ragione; siamo due 'animali' politici, ma non politici di professione; viviamo la politica con passione, impegno e una visceralità che, magari, a volte va oltre. E' un clima, comunque, che chi fa politica conosce e che non prescinde mai dal rispetto e dal principio della continuità amministrativa, dello stile e del garbo istituzionale".
Sono le prime parole di Pierlugi Biondi, ricevuta dal sindaco uscente la fascia tricolore. "Ci siamo sentiti immediatamente, la notte delle elezioni e l'indomani: ieri, siamo andati a Roma insieme e Cialente mi ha consentito di iniziare ad esercitare le mie funzioni benché non ci fosse ancora l'ufficialità della proclamazione. Credo che in futuro, se avrò bisogno - me l'ha già detto - sarà a disposizione per farmi il riassunto delle puntate precedenti".
L'Aquila è una città complessa - ha aggiunto Biondi - "con tante difficoltà, esigenze e istanze che arrivano dal territorio: ne sto avendo un assaggio in queste prime ore, non ti fermi mai tra telefono, persone che vogliono incontrarti, che ti fermano: spero sia solamente l'inizio ma temo che sarà così per l'intero mandato. Un sindaco avrebbe bisogno di fermarsi a riflettere, studiare, ragionare e immaginare: proverò a fare il sindaco a tutto tondo, studiando e parlando con la gente, confrontandomi e ipotizzando soluzioni con grande laboriosità. Dobbiamo essere tutti, indistintamente, a servizio della nostra comunità, ancora lacerata, che ha bisogno di soluzioni a tante incognite".
Biondi ha ribadito di aver chiesto alle forze politiche "una Giunta autorevole, fatta di persone capaci, qualificate, operative e concrete; è lo stile che cercheremo di applicare anche alla gestione delle aziende partecipate. L'Aquila non può perdere tempo e, tra l'altro, il centrodestra, dopo la straordinaria apertura di credito della città, si gioca la credibilità". In questo senso, "faremo un discorso con l'opposizione, cercheremo la collaborazione: sono consapevole dei ruoli, credo nel rispetto dei ruoli, ma sono anche convinto che su alcune questioni si debba marciare uniti; troppo spesso, in questa città, i nemici sono stati al di fuori delle mura e, quindi, con questa percezione dovremmo continuare ad operare".
"Sarà una sfida bella, entusiasmante ma carica di responsabilità", ha ribadito Biondi.
Cialente ha fatto il suo in bocca al lupo alla Giunta e ai consiglieri eletti e al neo eletto Sindaco che - ha sottolineato - "ha il più grande degli onori, che a me ha cambiato la vita: un onere enorme che pagherà anche la famiglia". L'uscente si è detto disponibile a dare una mano, se servirà, "perché prima viene la città, prima viene la gente e poi veniamo noi".
A margine della cerimonia di proclamazione, Biondi ha raccontato dei primi incontri istituzionali avuti, ieri mattina, con i dirigenti comunali e con i presidenti delle società partecipate. "Ai dirigenti ho chiesto una relazione dei rispettivi settori, chiedendo di indicare criticità e potenzialità, chiedendo di formalizzarmi delle proposte e di segnalarmi i progetti a cui stanno lavorando; ho chiesto anche di sospendere alcune iniziative su cui andrà ricalibrato il tiro, di essere franchi con me, e fedeli alle Istituzioni. Rispetto i ruoli, per certi versi sono puntiglioso e chiedo tanto lavoro a chi riveste figure apicali: e poi, non voglio che si creino zone grigie, centri di potere, altrimenti metterò mano ad una riorganizzazione". Stesse richieste avanzate ai presidenti delle partecipate, sebbene Biondi ritenga sacrosanto il principio dello spoil system, della diretta responsabilità della politica rispetto ad asset municipali così importanti: "ho detto loro che non farò il tagliatore di teste, quando avremo le condizioni per procedere alla sostituzione ci lavoreremo. Nel frattempo, gli ho chiesto di proseguire il lavoro visto che ci sono cose importanti da fare, penso al Ctgs e alla sostituzione delle Fontari".