Giovedì, 29 Giugno 2017 18:35

Biondi, il tempo delle scelte: iniziate le consultazioni per comporre la Giunta

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Tempo di scelte, per Pierluigi Biondi.

Con la proclamazione dei 32 consiglieri comunali, il primo cittadino - insediatosi ufficialmente il 28 giugno - ha dieci di giorni di tempo (otto, oramai) per indire il primo Consiglio comunale che si dovrà tenere nei 10 giorni successivi. Entro il 18 luglio, insomma.

La prima seduta verrà presieduta dal così detto consigliere 'anziano', il più votato: l'incombenza spetterà ad Emanuela Iorio (Partito Democratico) che ha ottenuto la 'cifra individuale' più alta, intesa come somma dei voti di lista e dei voti di preferenza; l'assise dovrà votare il Presidente del Consiglio comunale, il sindaco terrà poi il giuramento e, con la convalida degli eletti, verrà nominata la Giunta. Dunque, Biondi dovrà arrivare all'appuntamento con una lista di 9 nomi, tra cui almeno tre donne.

Già ieri, sono iniziate le consultazioni con i partiti della coalizione di centrodestra: Forza Italia, Fratelli d'Italia, Noi con Salvini, L'Aquila futura, Rivoluzione cristiana, UDC, Benvenuto Presente. "Chiederò alle forze politiche una Giunta autorevole, fatta di persone capaci, qualificate, operative e concrete", ha spiegato Biondi; "L'Aquila non può perdere tempo e, tra l'altro, il centrodestra, dopo la straordinaria apertura di credito della città, si gioca la credibilità". Ha poi aggiunto che "bisognerà capire se ci sono le figure giuste per alcuni ruoli chiave: altrimenti, le troveremo all'esterno; certo è che se riuscissimo ad individuarle nei partiti sarebbe meglio, avrebbero già la preparazione politica necessaria per stare dentro una macchina complessa come quella amministrativa".

Come anticipato da NewsTown, in Giunta dovrebbero sedere il forzista Guido Quintino Liris che, a quanto si apprende, sarà vice-sindaco con deleghe pesanti e, tra le altre, quella all'urbanistica, Alessandro Piccinini e Carla Mannetti di Fratelli d'Italia; due consiglieri spetteranno a 'Noi con Salvini', e verranno individuati tra gli uscenti Emanuele Imprudente, Luigi D'Eramo e Daniele Ferella, col primo - il più votato - che potrebbe rinunciare per strutturare il movimento in vista delle elezioni politiche e regionali, coltivando importanti ambizioni personali.

E' intorno a loro che verrà completata la Giunta comunale.

Non è detto che un posto spetterà all'Udc: così fosse, nell'esecutivo potrebbe sedere Raffaele Daniele con il coordinatore comunale Luciano Bontempo che entrerebbe in Consiglio comunale; a Daniele, però, potrebbe anche essere assegnata la presidenza di una Commissione. Di sicuro, spetterà un assessorato a L'Aquila futura: la nomina si intreccia, però, con la scelta del presidente della Gran Sasso Acqua; è noto che Salvatore Santangelo, ispiratore della lista civica, punti alla poltrona che è stata per 11 anni di Americo Di Benedetto: ottenesse l'incarico, L'Aquila futura potrebbe rinunciare all'assessorato. Altrimenti, in Giunta entrerebbe Roberto Santangelo o, come si vocifera con una certa insistenza, una personalità politica esterna indicata dalla stessa compagine politica, una donna probabilmente.

Così fosse, il terzo assessorato "in quota rosa" se lo giocherebbero Ersilia Lancia di Fratelli d'Italia e Sabrina Di Cosimo di Forza Italia: a proposito dei forzisti, chiederanno la presidenza del Consiglio e altri due assessorati oltre la nomina, scontata, di Guido Quintino Liris. Per la più alta poltrona dell'assise, si fanno i nomi di Roberto Tinari e Vito Colonna: il frazionista di Coppito ha già dichiarato - in modo chiaro - di volere per sé l'importante incarico, ma Colonna, che ha già svolto la funzione di presidente ai tempi del governo di Biagio Tempesta, potrebbe trovare sostegni importanti nei banchi dell'opposizione; in quel caso, a Tinari verrebbe offerto un assessorato. In gioco, però, c'è anche il coordinatore comunale di Forza Italia, Stefano Morelli.

Questi i nomi: il sindaco Biondi tuttavia - che dovrebbe tenere per sé la delicata delega alla ricostruzione - potrebbe destinare almeno un assessorato ad una personalità cittadina esterna ai partiti della coalizione. Si era fatto il nome di Walter Cavalieri che, in realtà, potrebbe essere nominato a capo del Comitato Perdonanza.

Fatta la giunta, il primo cittadino penserà ai dirigenti comunali e ai presidenti delle società partecipate.

"Ai dirigenti ho chiesto una relazione dei rispettivi settori che indichi criticità e potenzialità, di formalizzarmi delle proposte e di segnalarmi i progetti a cui stanno lavorando", ha spiegato Biondi; "ho chiesto anche di sospendere alcune iniziative su cui andrà ricalibrato il tiro, di essere franchi con me, e fedeli alle Istituzioni. Rispetto i ruoli, per certi versi sono puntiglioso e chiedo tanto lavoro a chi riveste figure apicali: e poi, non voglio che si creino zone grigie, centri di potere, altrimenti metterò mano ad una riorganizzazione". Intanto, dovrà mettere mano alla sostituzione di due dirigenti chiave, entrambi in scadenza: Chiara Santoro, del settore Urbanistica e Pianificazione, ed Enrica De Paulis, del settore Ricostruzione pubblica. Inoltre, tra un anno andrà in pensione Vittorio Fabrizi, dirigente della ricostruzione privata e direttore di dipartimento.

Dopo l'estate, invece, il sindaco dell'Aquila si occuperà delle partecipate (Ex Onpi, Asm, Afm, Ama, Ctgs, Sed); Biondi ritiene sacrosanto il principio dello spoils system, della diretta responsabilità della politica rispetto ad asset municipali così importanti: "ho detto ai presidenti in carica che non farò il tagliatore di teste, quando avremo le condizioni per procedere alla sostituzione ci lavoreremo. Nel frattempo, gli ho chiesto di proseguire il lavoro visto che ci sono cose importanti da fare, penso al Ctgs e alla sostituzione delle Fontari".

Discorso diverso per la Gran Sasso Acqua, l'unica partecipata che - per il particolare ruolo svolto - mantiene il Consiglio d'Amministrazione; la GSA è una società totalitaria pubblica che gestisce il Servizio Idrico Integrato nella maggioranza dei trentasei comuni soci (Acciano, Barisciano, Cagnano Amiterno, Caporciano, Carapelle Calvisio, Castelvecchio Calvisio, Collepietro, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, L'Aquila, Lucoli, Montereale, Navelli, Ocre, Ofena, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata D'Ansidonia, Rocca Di Mezzo, San Benedetto in Perillis, San Demetrio Nè Vestini, San Pio delle Camere, Sant'Eusanio Forconese, Santo Stefano di Sessanio, Scoppito, Tione degli Abruzzi, Tornimparte, Villa Sant'Angelo, Villa Santa Lucia).

Il 16 e 17 luglio prossimo l'assemblea dei soci dovrà rinnovare il Cda, votando il presidente e i consiglieri d'amministrazione oltre al collegio sindacale. Come noto, l'indicazione verrà dal Comune dell'Aquila che 'pesa' il 46,15%, con i restanti Comuni che, in percentuale alle utenze, si suddividono il restante 53,75%.

Lo dicevamo, l'attuale vice presidente Salvatore Santangelo - in carica dall'aprile 2015 - punta con decisione alla poltrona di Americo Di Benedetto, considerata la rilevanza del ruolo: la partecipata è stazione appaltante, tra l'altro, della maxi opera dei sottoservizi, l'incarico è di profilo squisitamente politico, essendo il presidente eletto dai sindaci, e - aspetto che non guasta - lo stipendio ammonta a circa 30mila euro lordi l'anno (prendono 18mila euro, invece, i consiglieri). Il problema è che i rapporti con Pierluigi Biondi non sono affatto distesi, sin dai tempi del movimentismo giovanile; anzi, fu proprio Biondi - all'epoca sindaco di Villa Sant'Angelo - a tentare di stoppare la nomina imposta da Massimo Cialente, chiedendo un rinvio dell'assemblea per esaminare i curricula di altri candidati. Senza successo, evidentemente.

Difficile credere che, due anni dopo, proprio Biondi avanzi la candidatura a presidente di Santangelo che, tuttavia, metterà sul tavolo i 1417 voti ottenuti dalla lista L'Aquila futura che ha eletto in Consiglio comunale il fratello Roberto. Come dicevamo, la compagine civica rinuncerebbe volentieri all'assessorato in cambio della nomina alla GSA di Salvatore Santangelo; più probabile, però, che il primo cittadino riesca a convincerli ad entrare in Giunta liberarandosi le mani per l'indicazione del presidente della partecipata.

Staremo a vedere. Andranno eletti anche i consiglieri d'amministrazione, uno in quota centrodestra tra i comuni soci e l'altro in quota centrosinistra, da consuetudine informale; inoltre andrà rinnovato il collegio sindacale, oggi composto dalla presidente Claudia Marotta (stipendio di circa 30mila euro l'anno), figlia di Roberto, sostenitore di Di Benedetto alle elezioni, Nunzio Buzzi, in quota Cialente, ed Ettore Perrotti, in quota centrodestra (per loro, il compenso è stato di 20mila euro l'anno). Con il prossimo esercizio, tuttavia, le cose cambieranno: il decreto Madia, infatti, ha reso obbligatoria la figura del revisore legale la cui indennità verrà detratta dai compensi riconosciuti ai revisori contabili che, fino ad oggi, si occupavano del controllo contabile e del controllo sullo statuto svolgendo, formalmente, due funzioni.

Ieri si è tenuta la prima assemblea, definita "interlocutoria" da alcuni partecipanti; si è deciso di istruire un bando per acquisire le candidature alle cariche in Cda e nel Consiglio sindacale, per quel che servirà. Saranno i sindaci a decidere, evidentemente, fatte le dovute 'valutazioni' politiche.

 

Ultima modifica il Venerdì, 30 Giugno 2017 19:05

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