Mercoledì, 23 Ottobre 2013 17:54

Dottrina Cristiana: maggioranza debole rinvia voto in commissione

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La delibera di Giunta che permetterebbe l'ampliamento del 43% della struttura della Dottrina Cristiana in Via Atri, arriva in seconda commissione comunale alla presenza dell'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano e si blocca. La discussione sulla struttura religiosa scolastica e residenziale si infuoca subito, e anche alcuni consiglieri di maggioranza annunciano l'intenzione di voto d'astensione, come nel caso di Giustino Masciocco (Sel), o di contrarietà, come per Enrico Perilli (Prc).

Vista l'area sarà lo stesso Di Stefano, allora, a chiedere un rinvio della votazione accettato con 14 voti favorevoli e quattro contrari. Rinvio motivato dall'assessore alla ricostruzione attraverso alcuni dubbi sui lavori da svolgere nella fascia verde che intercorre tra la strutture e le mura urbiche, zona da sempre molto trascurata e su cui pure si vorrebbe mettere mano, non si capisce ancora bene in che modo.

Politicamente degno di nota il rimescolamento di posizioni e le trasversalità che il tema ha creato. E sì perché la questione dell'ampliamento della struttura della dottrina cristiana tocca anche il tema delle scuole pubbliche e quelle private, anche se parificate come questa, e della divisione dei poteri tra Stato e Chiesa con altrettanti atteggiamenti più o meno laici da parte dei consiglieri.

Ad esempio, il consigliere di opposizione Raffaele Daniele, di chiara estrazione Cattolica, è favorevole alla delibera di Giunta che permetterebbe l'ampliamento della cubatura, mentre il Presidente della seconda Commissione Perilli, che fa parte della maggioranza, è contrario. Le scintille che si creano tra i due rimandano a quelle tra Don Camillo e Peppone, i due personaggi usciti dalla penna di Guareschi.

"Nella delibera si parla di premio di cubatura per interesse pubblico. E quale sarebbe, dato che per frequentare quella scuola è necessario pagare e quindi potrà andarci solo chi può permetterselo?", si chiedono alcuni consiglieri mentre Antonello Bernardi arriva a chiedere una commissione permanente per chiarire il ruolo della Chiesa nella ricostruzione.

Sotto la lente d'ingrandimento finisce la sala polifunzionale che con la deroga permessa dalla delibera di Giunta passerebbe da 1785metri cubi a 4673. L'ampliamento peraltro, seppur interrato, finirebbe a ridosso delle mura urbiche, sacre evidentemente più per i laici, stando almeno al caso di Porta Barete.

Ultima modifica il Giovedì, 24 Ottobre 2013 00:00

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