“Sono abituato alla politica dei fatti e non degli annunci. Ho avuto notizia dei fondi per la realizzazione completa della pista ciclabile Castelvecchio Subequo-L’Aquila-Capitignano a metà luglio, ma giovedì scorso c’è stata l’ufficialità, con lo stanziamento delle risorse necessarie”.
È quanto ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, in risposta a un post pubblicato su Facebook dal predecessore, Massimo Cialente, nel quale l'ex primo cittadino rivendicava, oltre alla paternità del progetto, anche la sua natura di infrastruttura turistica piuttosto che di infrastruttura vocata alla mobilità sostenibile.
“Correttamente – ha proseguito Biondi – solo in quel momento ho ritenuto che si dovesse annunciare alla città e a tutto il territorio l’importante investimento, possibile grazie all’opera di recupero di fondi attuata di concerto con il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Il lavoro che abbiamo portato avanti insieme rappresenta il segnale di una nuova stagione politica, in cui una giovane classe dirigente ha messo da parte obsolete conflittualità in nome di un bene superiore, quello dello sviluppo dell’Aquila e della sua comunità”.
“Contrariamente a quello che afferma via social Cialente – ha aggiunto Biondi - non ho mai inteso negare la valenza turistica della pista ciclabile, tutt’altro: sono perfettamente consapevole che si tratta di un’infrastruttura che può fornire dei ritorni di spessore sotto quel punto di vista. Ma è altrettanto vero che non inquadrare tale intervento anche nel più ampio concetto di mobilità sostenibile significa negarne un aspetto fondamentale di assoluto rilievo”.
“Non mi sembra che la precedente amministrazione abbia fornito un esempio lampante in termini di strategie turistiche – ha concluso Biondi – nonostante le risorse stanziate con i fondi del 4% nell’ambito del Progetto Restart, la cui maldestra gestione ha avuto come unico risultato quello di creare contrapposizioni tra le istituzioni culturali e la macchina amministrativa del Comune”.
Trasporto pubblico: "Sì a bacino unico senza dimentica caratteristiche territorio"
Biondi, con un'altra nota, è intervenuto anche sul tema della mobilità e del Trasporto pubblico locale.
"L’evoluzione del sistema della mobilità nell’area del cratere sismico" si legge "renderà di primaria importanza la programmazione del Trasporto pubblico locale (TPL) e gli enti locali non possono e non vogliono assolutamente essere tagliati fuori da un tema strategico, che incide in modo determinante sulla qualità della vita".
"L’Aquila può farsi promotrice del “Patto per lo sviluppo della mobilità” con il coinvolgimento dei comuni limitrofi. L’obiettivo è quello di lavorare per una città accogliente, vivibile, in cui, tra le altre cose, sia garantito lo spostamento agevole di tutte le persone, attraverso la razionalizzazione dei flussi, delle corse, della qualità e quantità dei mezzi e la diminuzione dell’impatto sull’ambiente".
"L’approvazione della riforma del Tpl porterà alla definizione dei bacini di mobilità così come disciplinati dalla nuova normativa nazionale. Una mini rivoluzione a seguito della quale i Comuni abruzzesi capoluogo di provincia, che sino a oggi sono stati titolari delle funzioni di programmazione dei servizi, vedono venire meno questa prerogativa, trasferita completamente in capo alla Regione Abruzzo".
"Le intese Regioni-Comune rimangono l’unico e l’ultimo elemento determinante per consentire, a chi vive i territori quotidianamente, una pianificazione efficiente del sistema trasporto".
"L’Aquila - fulcro della regione e ideale-reale centro dell’Appennino - deve recuperare e poi tenere saldo il ruolo di primo piano anche nella previsione dei servizi di mobilità e la Regione non può prescindere da un’interlocuzione seria e costante con l’amministrazione del Capoluogo. Perché se è vero che la direzione di molta riforma conduce a un nuovo centralismo, è anche vero che fondamentali sono lo studio, la conoscenza e la vita nel territorio e per il territorio".
"Oltre, dunque, l’ottimizzazione delle risorse e il buon senso del Legislatore, sia privilegiata la condivisione di un progetto con L’Aquila città-territorio, portatrice di una debolezza endemica, superabile solo grazie all’ascolto reale".
"A seguito del sisma, infatti, la fascia di competenza del territorio comunale si è estesa al pari di quella di alcune grandi metropoli italiane, senza che, però, fossero programmati collegamenti efficienti tali da garantire autonomia ai cittadini, a prescindere dal mezzo privato".
"Inoltre, la strategicità della sua posizione, a un’ora da Roma, fa dell’Aquila un’interlocutrice privilegiata nella valutazione delle scelte per i collegamenti da e per la nostra regione. In tal senso non posso nascondere una certa perplessità rispetto all’ipotesi di una deregulation e liberalizzazione dei trasporti sulla tratta che collega le aree interne alla capitale".
"È inaccettabile la possibilità che, in nome dei profitti delle aziende, siano penalizzati lavoratori e pendolari ed è nostro compito fare in modo che a tutti sia garantita la possibilità di usufruire di un servizio minimo essenziale".
"Concordo, dunque, con il bacino unico, con le acquisizioni e l’eliminazione delle sovrapposizioni, ma senza mai perdere di vista il tratto caratteristico di un territorio e, con esso, delle persone che lo vivono".